Il gioco uscì nel 1987 in Italia e nel 1986 in Giappone e ne furono pubblicate due versioni, prima una su cartuccia e poi una contenuta all’interno della console Sega Master System 2. Le due versioni sono sostanzialmente identiche ad eccezione del fatto che nella versione per cartuccia alla fine di ogni livello Alex troverà una tartina di riso (o palla di riso), nell’altra versione Alex troverà un hamburger. Un’altra differenza fu che i tasti salto e pugno vennero invertiti.
Anche la trama presenta due versioni leggermente differenti, a seconda che si abbia una copia Italiana o una copia Giapponese/Americana. Nella versione italiana Alex Kidd è un bambino che vive sul pianeta Aries. Dopo aver vissuto per 7 anni sul monte Eterno per imparare l’arte della Shellcore, una disciplina che rende capaci di spaccare le pietre, decide di lasciare il monte e tornare nella sua patria spirituale. Nel corso del viaggio Alex incontra un vecchio morente che lo informa che la città di Radactian è in serio pericolo minacciata dal potente e malvagio Janken il Grande! Il vecchio dona ad Alex una mappa e la Pietra del Sole. Cosa succede dopo? Per scoprirlo finitevi Alex Kidd in Miracle World….(fonte: libretto di istruzioni italiano). Nell’altra versione Alex intraprende il viaggio per salvare suo fratello (effettivamente nel gioco si salva anche il fratello di Alex).
Questa produzione SEGA è sostanzialmente un gioco di piattaforme, single player, in cui si salta da una piattaforma all’altra uccidendo nemici e raccogliendo bonus. A confronto con altri platform del periodo, Miracle World era dotato di una giocabilità molto varia, grazie al fatto che i programmatori inserirono alcuni elementi puzzle e alcuni elementi rompicapo. Questi ultimi sono introdotti in modo leggero e senza mai essere troppo difficili o intrusivi, quindi, senza mai tradire la natura di gioco di piattaforme e aggiungendo interessanti varianti al gameplay per non annoiare il giocatore. Esempio: ci sono schemi in cui bisogna capire quale roccia è meglio rompere e quale no per poter raggiungere un determinato bonus, altri in cui bisogna capire quale è il miglior percorso da fare; ci sono poi oggetti nascosti, oggetti da comprare, pietre che agiscono da interruttori, insomma tutti elementi che donano un pizzico di strategia.
A questo aggiungiamo che ci sono livelli che propongono uno scorrimento orizzontale, altri verticale e altri come i castelli, sono strutturati a schermate fisse. Alcuni livelli poi, oltre che camminando e saltando, possono essere percorsi in diversi modi e con diversi "mezzi". I diversi modi sono: in sella a una moto, a bordo di un motoscafo, nuotando sott'acqua e per finire, a bordo di un elicottero a pedali! Il motoscafo e l'elicottero sono in grado di lanciare missili!
L’elicottero a pedali è molto interessante perché trasforma il gioco in uno spara e fuggi decisamente piacevole. Le sezioni subacquee sono delle interessanti varianti, mentre ho apprezzato decisamente meno i livelli con la moto e quelli col motoscafo; in ogni caso questi ultimi posso anche essere affrontati a piedi (quando si rompe la moto) o a nuoto (quando si rompe il motoscafo).
I nemici vanno uccisi con i megapugni di Alex o con i missili dell’elicottero o del motoscafo.
Tra i molti bonus che si possono trovare o comprare ci sono: Bracciali che consentono di lanciare delle onde di distruzione che uccidono i nemici e frantumano le rocce, Soldi da spendere nei negozietti, vite supplementari, bastoni che permettono temporaneamente di volare, barriere di protezione, pietre che permettono di leggere il pensiero dei boss di fine livello, e purtroppo anche un fantasma che tenterà di ucciderci e delle “scatole cranio” che renderanno temporaneamente immobile il nostro eroe.
Peculiarità di questo gioco è che i boss di fine livello vanno affrontati anche a colpi del gioco “carta, sasso, forbice”. Per sconfiggere i primi tre boss sarà sufficiente vincere a questo gioco per gli altri ci sarà un successivo scontro corpo a corpo. Consiglio vivamente di trovare la pietra che permette di leggere il pensiero dei boss in fretta, in questo modo infatti si potrà vedere se il boss intende giocare la forbice, il sasso o la carta e anticiparlo per tempo!
Le sezioni classiche, ovvero quelle a piedi sono realizzate magnificamente, merito di un ottimo level design, della risposta ai comandi decisamente buona e del controllo che si ha su Alex sempre perfetto. Direi che sono queste le fasi meglio realizzate del gioco che insieme alle varianti sopra descritte fanno di Alex Kidd in Miracle World un grande classico, un gioco molto divertente, che avrebbe meritato più successo di quello che ha avuto.
La grafica del gioco è ben definita e esente da difetti come rallentamenti o flickerio degli sprite, difetto di cui molti giochi per sega master system sono affetti.
Lo stile della grafica è ottimo e ben caratterizzato, rimanendo sul carino tondeggiante e colorato.
Detto questo però bisogna ammettere che il gioco Sega non sfrutta al massimo le risorse della console su cui gira, basta vedere altri giochi usciti in seguito per accorgersene. Sicuramente il fatto che fu uno dei primi giochi per il Master System ha contribuito, ma non si può ignorare che gli sprite sono tutti piccoli e non sono mai presenti in numero elevato. Le ambientazioni e i nemici godono di una buona varietà ma forse si poteva fare di più.
Il reparto sonoro è di ottima fattura con musichette orecchiabili e varie ed effetti sonori adeguati al gioco
Pur essendo un gran gioco, immediato e capace di dispensare stile, giocabilità e varietà da tutti i livelli, non riesce a raggiungere l'eccellenza. I principali problemi sono in primis il fatto che il gioco non concede salvataggi ne password di sorta, quindi ogni volta che si perdono tutte le vite bisogna ricominciare da zero e, per finire, il gioco è forse troppo corto ed una volta che lo avrete terminato non lo rigiocherete più tanto facilmente, non gode infatti di una buona rigiocabilità.
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