La trama di Asterix è questa: nel 50 a.C. i Romani hanno ormai occupato la Gallia per intero. Tuttavia, un piccolissimo villaggio riesce a resistere ed il motivo di ciò sembra essere un intruglio magico preparato da un certo Panoramix. Gli invasori pensano bene di rapire questo Panoramix e di portarlo a Roma ma gli abitanti del villaggi, che non si danno per vinti, inviano Asterix e Obelix in missione di salvataggio/recupero del potente creatore della pozione.
Dopo aver preso visione della storia del gioco (che avevo letto solo perché ero rimasto deluso, altrimenti il libretto di istruzioni è sempre stato l’ultima cosa che prendevo in considerazione) cominciai a giocare…
Pad alla mano, le prime sensazioni che questo platform mi diede furono un senso di solidità dei comandi e di prontezza della risposta. Associando a tutto ciò una grafica ben oltre gli standard medi del Master System e un design dei livelli ispirato e studiato nei minimi particolari capii che, forse, non era proprio il caso di essere delusi anche se i miei desideri erano ricaduti su un genere totalmente diverso. E poi l’acquisto di Golden Axe Warrior era solo rimandato.
Storie di incompetenza ludica dei genitori a parte, Asterix è un gran titolo. Iniziando dalla parte grafica si può menzionare subito l’ottimo lavoro svolto dai programmatori inteso a creare sprites ben animati e colorati, ambientazioni dettagliate e molto varie. Durante le peripezie di Asterix e Obelix avremo modo di ammirare la foresta vicino al villaggio, la Grecia, l’Egitto, Roma e poi mari, grotte, monti, per finire persino dentro una piovra!
Il tutto è condito da una buona dose di ironia sempre tesa a prendere un po’ in giro i romani. Questi ultimi tentano sempre di mimetizzarsi con l’ambiente ma raggiungono risultati scarsi. Qualche raro rallentamento sminuisce un tantino l’eccellenza raggiunta dalla grafica ma si rimane comunque su alti livelli.
La stessa cosa non può dirsi per la parte sonora anche se il gioco può contare comunque su buoni effetti. Le musiche di accompagnamento alternano motivi decenti a motivi poco orecchiabili.
Il divertimento che il titolo elargisce è assicurato da più aspetti. In primo luogo, come già accennato, i controlli sono perfetti ed il level design sa elevarsi dalla qualità media con professionalità. Oltre a ciò, il titolo vanta una varietà notevole e tutto quello che c’è è stato realizzato con cura: piattaforme mobili o girevoli, livelli a scorrimento automatico, zone che richiedono un minimo di ragionamento, sezioni subacquee, passaggi segreti o locazioni difficili da raggiungere e altro..
In più, ogni schema, tranne i primi due che sono preimpostati, può essere affrontato a scelta del giocatore con Asterix o con Obelix. Ora, i due hanno abilità differenti: il primo è piccolo e veloce ma non molto forte, il secondo è forte ma lento e più grosso. Le diverse peculiarità dei due protagonisti vanno a modificare, di fatto, l’impatto di gioco inducendo il giocatore esperto a preferirne uno per le ambientazioni piene di salti e di trabocchetti (esempio: spuntoni) e l’altro in quei passaggi carichi di combattimenti o comunque più lineari. Ma non è tutto: molti schemi cambiano la propria struttura a seconda del personaggio scelto per affrontarli il che aumenta di molto la rigiocabilità.
Il player, poi, può avvalersi di alcuni “bonus” tra cui i classici soldi (punti), il cuore (aumenta l’energia massima) e cibarie o pozioni (ripristinano l’energia). Tutti “aiuti” abbastanza classici, ma Asterix viene incontro al giocatore anche con oggetti più originali i quali sono per lo più pozioni che di volta in volta permettono di: creare ponti sopra acqua o lava, sciogliere i blocchi di ghiaccio e illuminare i posti bui - far esplodere i “blocchi” (solo Asterix, al contrario Obelix rompe i “blocchi” senza bisogno di pozioni), lanciare massi (solo Obelix).
La longevità di questa produzione videoludica è prolungata, oltre che dalle caratteristiche di rigiocabilità sopra descritte, anche da un buon numero di schemi e da una difficoltà non esagerata ma nemmeno troppo lieve.
E’ anche possibile giocare in due ma non contemporaneamente. Prima un giocatore e poi l’altro, alternandosi i livelli.
Per finire, una breve menzione alla zona bonus a cui si accede dopo aver recuperato almeno 50 ossa e in cui si controlla il cane Idefix. Lo scopo è saltare su bolle colorate e farle scoppiare.
Un grande videogioco che però non è privo di “disattenzioni” da parte dei programmatori. Oltre ai pochi rallentamenti già descritti, bisogna segnalare una “gittata” un po’ troppo corta del pugno di Asterix. Alcuni passaggi, poi, non sono proprio adatti a Obelix (esempio quelli a bordo della piattaforma semovente in passaggi angusti e pieni di trabocchetti) ma una volta scelto il personaggio non è più possibile cambiarlo e questo genera frustrazione.
Ultima “disattenzione”: i boss di fine livello sono pochissimi e fatta eccezione per i primi si somigliano tutti e cambia solo il loro modo di attaccare.
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