Cambia la storia: questa volta Lara è impegnata a recuperare il mitico Vaso di Pandora, che è stato nascosto da Alessandro Magno in un luogo rimasto celato all’umanità intera per moltissimi anni.
A guastare le feste alla signorina Croft questa volta ci pensano Jhonatan Reiss (un bioterrorista) e un’organizzazione malavitosa Cinese.
Per trovare la collocazione del Vaso di Pandora sul globo terrestre è necessario trovare prima una sfera che ne contiene la mappa ed è proprio dal ritrovamento di questo oggetto che cominciano le avventure di questo secondo film.
Non voglio svelarvi troppo sulla trama di questo lavoro cinematografico quindi passo subito a farvi notare i suoi pregi e i suoi difetti.
Innanzi tutto si nota ancora maggiore cura, rispetto a “Lara Croft Tomb Raider” nelle movenze di Lara: assolutamente perfetta la scena in cui Lara si arrampica su una statua antica, collocata in un tempio di Alessandro Magno sprofondato nel mare. Incredibilmente riprodotte le esatte movenze contenute nel videogioco!
Gradevole è anche la presenza di alcuni mezzi tipici come i famosi “mezzi subacquei”, e la presenza di tanti oggetti, vestiti, armi provenienti dal videogioco, eccone alcuni tra i più interessanti: i bengala luminosi, la muta subacquea e le famosissime e affezionatissime 2 pistole; senza dimenticare “la casa di Lara”.
Esattamente come nel capitolo precedente anche qui, il film è decisamente incentrato sulla figura di Lara (interpretata da Angelina Jolie), questa volta però la protagonista è diventata leggermente più femminile ed aggraziata. Meno ostentata, esagerata e anche meno volgare di prima, con meno inquadrature alle parti basse, ora la ragazza avventuriera appare anche più brava a recitare: più convincenti e meglio realizzate, rispetto al passato, le varie emozioni come gioia, dolore, amore, sospetto. Insomma Lara, questa volta, appare più “vera” nei limiti di un film che di “reale” non ha nulla.
Oltre a ciò, alla bella ragazza dal prepotente seno, si è affiancato Terry Sheridan (Gerard Butler), un coprotagonista maschile che ben interpreta il suo ruolo.
Questa novità ha permesso al regista di aggiungere al film una divertente ma anche sofferta “mini” storia d’amore.
Anche la sceneggiatura appare generalmente migliore di quella del film che vedeva Lara alle prese con “gli Illuminati”. Nonostante l’azione, con qualche componente avventuroso, sia ancora dominante, lo svolgimento della trama appare ora meno confuso, più dinamico e vario, introducendo anche qualche elemento “romantico” e qualche elemento “pauroso”.
La “paura” emerge soprattutto nella scena in cui i protagonisti attraversano un bosco per raggiungere la “culla della Vita”. Codesta zona boschiva è custodita da antichi guardiani che uccidono chiunque osi passare da li…
Poteva essere realizzata meglio e i mostri non hanno un aspetto molto “mitologico” ma sembrano più degli alieni, tutto sommato però la scena da quel tocco in più al film che certo non guasta.
Quindi azione, avventura, momenti paurosi e momenti romantici appaiono ben amalgamati anche se, secondo me, trattandosi di Tomb Raider, il regista avrebbe dovuto insistere molto di più sul tema avventuroso.
Veniamo ora alle caratteristiche che non convincono.
Ancora una volta la storia non ha alcun legame col mondo dei videogiochi ma è stata completamente inventata. Esattamente come ho scritto nella recensione del primo film dedicato a Tomb raider, questa non è una cosa negativa, ma a mio avviso sarebbe stato meglio creare un film con la stessa trama di uno qualsiasi degli episodi videoludici, magari adattandola all’ambiente cinematografico. Questo avrebbe creato ancora maggiore interesse in tutti quelli che hanno “videogiocato” le avventure digitali.
Per qualche strana ragione gli ambienti che caratterizzano questa opera cinematografica sono generalmente meno “archeologici” e d’atmosfera che in passato e trattandosi di un film sulle avventure di una “razziatrice di tombe” la cosa appare alquanto strana.
Nel film è presente una scena che a dire la verità poteva essere risparmiata. Ad un certo punto Miss Croft è costretta a farsi dare un passaggio da uno squalo!! Per convincere il malcapitato ad aiutarla, la stessa le da un pugno sul muso… Mah, va bene che non è un film che fa della realtà un punto di forza ma qua hanno veramente esagerato.
Non è di certo il miglior film d’azione mai concepito, non è un capolavoro e non ha pretese filosofiche. È un buon film di intrattenimento che prende notevoli spunti dal videogioco omonimo.
Peccato che a me non sia piaciuto nemmeno questo secondo capitolo.
Titolo originale: Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life
Durata: 117
Anno: 2003
Genere: Avventura
Regia: Jan de Bont
Interpreti e personaggi:
Angelina Jolie: Lara Croft
Gerard Butler: Terry Sheridan
Ciarán Hinds: Jonathan Reiss
Chris Barrie: Hillary
Noah Taylor: Bryce
Djimon Hounsou: Kosa
Til Schweiger: Sean
Simon Yam: Chen Lo
Terence Yin: Xien
Daniel Caltagirone: Nicholas Petraki
Fabiano Martell: Jimmy Petraki
Jonathan Coyne: Gus Petraki
Robert Cavanah: Agente-MI6 Stevens
Ronan Vibert: Agente-MI6 Calloway
Lenny Juma: Capo del villaggio
Dario "Dariolino78" Lanzetti