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Sol-Deace - Mega Drive

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  • Sol-Deace

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ID: 241019Nei primi anni '90 la Wolfteam, etichetta consociata della Telenet Japan, firmò 8 titoli per Mega Drive / Genesis e 12 per Mega CD / Sega CD. Alcuni dei suddetti vg sono conversioni da Sharp X68000, home computer a 16 bit confinato al solo mercato giapponese e uno di questi porting è stato anche tra i primissimi esponenti della line-up Mega CD: lo shoot 'em up Sol-Feace.
    La Sega lanciò sul mercato giapponese il suo add-on nel dicembre del 1991 all'impegnativo prezzo di 49800 Yen ($ 380, corrispondenti al tempo a £ 500000) e i primi titoli disponibili furono, appunto, Sol-Feace e Heavy Nova. In seguito, nel 1992, lo sparatutto firmato Wolfteam era compreso, insieme a Sherlock Holmes I e a due CD+G musicali, nel set "Sega Classic 4-in-1 CD" incluso nel pacchetto di lancio del Sega CD ($ 299, equivalenti a circa 390000 lire). Nello stesso anno, un'altra consociata Telenet, la Renovation, distribuì la versione Sega Genesis, rinominata Sol-Deace, di questo shoot 'em up.

    Sol-Deace, dunque, è uno sparatutto a scorrimento orizzontale e ambientazione spaziale che si colloca sulla falsariga di Thunder Force II (relativamente agli stages side-view) e, soprattutto, del III° celebre capitolo della serie firmata Tecno Soft (senza dimenticare l’influenza del coin-op della Namco / Kaneko Air Buster): abbandono dei restart point in favore di un blastaggio no-stop, livelli di medio-breve respiro, ritmo decisamente serrato, moltiplicazione dei boss, azione veloce, frenetica e incalzante. Non a caso, se si eccettua Thunder Force II (1988/89), tutti questi sparatutto sono datati 1990 e testimoniano una progressiva evoluzione del genere improntata ad una decisa accentuazione del dinamismo.

    Questo shoot ‘em up Wolfteam si articola in 7 livelli che rispettano fedelmente i leitmotiv del genere: banchi di asteroidi, stazioni e fortezze spaziali, complessi iper-tecnologici e super-robotizzati, prossimità del sole, superfici desolate di pianeti ecc.. Struttura e design dei vari stage, fra l’altro, non introducono particolari novità nei già consolidati canoni della categoria e non rinunciano a citazioni esplicite, come la rapida sezione in volo radente sul sole che riprende la “Zone A - Sun” di Darius II, reinteprentandola in senso ipercinetico, e l’inevitabile livello “huge-battleship-R-Type”.

    Al di là delle generiche ambientazioni spaziali che, anche per il tendenzialmente limitato livello di dettaglio dei fondali, non beneficiano di una rappresentazione particolarmente vivida (fa eccezione il suggestivo Stage 3), in Sol-Deace si fanno maggiormente notare i nemici: rapidi, aggressivi, molto articolati nei movimenti e, in alcuni casi, dotati di pattern complessi quanto insidiosi.
    L’influenza di Darius II, peraltro, non si limita al già citato “livello solare”, ma si manifesta anche con la presenza dei middle boss. Gli sviluppatori, infatti, non lesinano certo in avversari “di peso” da affrontare prima di quello finale e non mancano di includere delle fasi in cui se ne fronteggiano in sequenza o nel classico “due tempi” reso famoso da Thunder Force III.

    Sol-Deace si caratterizza per un’assoluta immediatezza di puro stampo arcade che lo avvicina molto al già menzionato coin-op Air Buster. Il sistema di comando, infatti, è particolarmente intuitivo e, a conti fatti, molto ben congegnato.
    La vostra navicella inizia la battaglia con la sola “scocca centrale” equipaggiata di single vulcan cui, in seguito, si affiancheranno due moduli extra collocati al di sopra e al di sotto del “corpo base”.
    I vari power-up, infatti, consentiranno di dotarsi immediatamente delle due integrazioni sopra descritte, triplicando il fuoco standard, oppure di aggiungere alla scocca base delle sezioni “custom” che consentono fire mode particolari come: double vulcan, laser e bomb.
    I suddetti potenziamenti specifici possono essere applicati indifferentemente alla parte centrale della navicella, come a quelle superiori e inferiori (se già presenti), a seconda del punto del caccia spaziale dove avviene il contatto con l’item. Ovviamente è sempre possibile modificare la tipologia di fuoco di una qualsiasi delle tre sezioni, tenuto conto che i custom power-up integrano la base “nuda” di un solo modulo extra, collocandolo nel punto in cui il bonus viene in contatto con essa.
    Una caratteristica molto interessante dello shoot ‘em up Wolfteam è la possibilità di modificare le direzioni di fuoco delle sezioni anteriore e posteriore, normalmente parallele a quella centrale.
    I moduli di cui sopra, infatti, mantengono sì inalterata la direttrice finché la navicella continua a sparare, ma consentono anche di selezionare diversi angoli d’incidenza rispetto alla scocca base tramite minimi movimenti del caccia spaziale. In pratica, dal momento che la navicella cessa il fuoco e si muove in avanti o indietro, le estremità destre delle sezioni superiori e inferiori si allontanano da quella centrale o vi si avvicinano rispettivamente. Inoltre, è possibile modificare separatamente la direzione dei moduli variando la quota del caccia senza sparare: salendo si agisce sul modulo inferiore che aumenta l’incidenza rispetto alla sezione centrale e scendendo lo si fa su quello superiore.
    Questo sistema di comando, estremamente intuitivo quanto shooter-friendly, consente di utilizzare un solo pulsante e variare la modalità di fuoco con notevole rapidità senza particolari controindicazioni.
    Sol-Deace punta a ricreare su home computer (Sharp X68000) e console (Genesis, Mega CD e Sega CD) un feeling molto vicino a quello di un coin-op del periodo e le sue caratteristiche strutturali sono assolutamente adatte a soddisfare gli amanti dell’arcade shooting action di fine anni ’80 - inizio ’90.
    Resta da verificare se la qualità della realizzazione tecnica sia adeguata ad un titolo con tali ambizioni.

    Se si considera la prima versione dello sparatutto firmato Wolfteam, quella per Sharp X68000, la risposta al suddetto quesito è sostanzialmente positiva. Sul potente X68K, famoso per le sue conversioni arcade-perfect, la grafica di questo shoot ‘em up non presenta la minima sbavatura: molto colorata (anche se non dettagliatissima), veloce, fluida, ricca di animazioni multi-sprite e priva di particolari rallentamenti.
    Musiche ed effetti sonori, poi, non sono certo da meno, anzi! La colonna sonora, classica sintesi sostenuta da una base ritmica campionata è, infatti, di ottimo livello e gli FX sono più che adeguati al blastaggio di massa che caratterizza questo titolo.
    Se, tuttavia, si paragona lo sparatutto Wolfteam alle conversioni su X68K dei classici Konami sarà quanto meno probabile accordare la preferenza a questi ultimi, pur senza metterne in discussione l’effettiva validità.

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    La realizzazione tecnica della versione Sega Genesis di questo shoot ‘em up è caratterizzata da luci e ombre.
    La grafica è nitida e ben disegnata, ma risente di una definizione inferiore agli standard del 16 bit Sega, essendosi adottata la 256X224 in luogo della più comune 320X224. Il numero dei colori è stato ridotto rispetto alla versione X68000 e i fondali risultano impoveriti nel dettaglio.
    Il coding, pur avendo mantenuto le piacevoli animazioni modulari (movimenti sincronizzati di numerosi sprite giustapposti), ha introdotto in questa versione diversi rallentamenti e una spiccata tendenza al flickerìo che, in alcuni casi (ad esempio nel frenetico Stage 3), causa anche la scomparsa temporanea di alcuni proiettili nemici.
    Interessante notare che le animazioni più complesse sembrerebbero simili alle rotazioni di sprite e background consentite dal Mode 7 del Super Nintendo o dal chip ASIC del Mega CD. In realtà tale tecnica grafica è frutto di una scaltra programmazione ed è riscontrabile, sia pur in misura più contenuta, anche in altri titoli Wolfteam per X68000, MCD e Mega Drive, come Granada X, Earnest Evans e El Viento.

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    Le BGM sono senza dubbio uno degli aspetti migliori di Sol-Deace: epiche, enfatiche, incalzanti e orecchiabilissime. Il musicista della Wolfteam, Motoi Sakuraba, realizza una pregevole colonna sonora che si sposa perfettamente con l’azione e contribuisce in modo rilevante all’appeal di questo shoot ‘em up. Tecnicamente, poi, si rileva un’efficace valorizzazione dei chip audio risolta in un sound brillante e sostenuto da ritmiche complesse quanto incisive. Peccato per qualche concessione di troppo a sintesi poco limate, con conseguenti “inasprimenti metallici” non particolarmente amichevoli per l’orecchio.
    Gli effetti sonori, invece, sono più in linea con gli standard del 16 bit Sega, tendenzialmente grezzi quando non fiacchi e abbastanza ridicoli o bizzarri.

    Sol-Deace, pur offrendo meno in termini di grafica, varietà e numero di livelli di quanto ci si aspetterebbe dalla sua “taglia” di 8 Mbit (1 MB, formato analogo a quello delle cart di Gaiares e Thunder Force IV), non delude affatto sul piano di giocabilità e divertimento.
    Lo shoot ‘em up firmato Wolfteam, infatti, offre già una sfida sufficientemente impegnativa allo skill level standard (“NORMAL”), non manca di includere un livello pensato per gli hardcore shooters (“ADVANCED”; “MANIA” nelle versioni Mega CD / Sega CD) e, se si chiude un occhio su slowdowns e sprite flickering, garantisce un’azione blastatoria di buona caratura che non può che tradursi validamente in una breve ma stimolante sfida per gli amanti del genere.


    Sol-Feace - Mega CD / Sega CD

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    L’originale Sol-Feace per Sharp X68000, datato 1990, è convertito dagli stessi sviluppatori su Mega CD (Euro / JAP) e Sega CD (USA) nel 1991.
    La Wolfteam utilizza la maggior capienza del supporto ottico per riprodurre l’introduzione anime-style e l’end sequence che impreziosivano la versione X68K (memorizzata su 3 dischi da 5.25 per un totale di 3,7 MB) e ripropone gli stessi brani della colonna sonora di Motoi Sakuraba in una serie di brillanti RedBook CD arrangement che costituiscono un eccezionale accompagnamento musicale.
    La localizzazione giapponese (Mega CD) dello shoot ‘em up beneficia, inoltre, di una serie di effetti sonori extra (utilizzati per enfatizzare l’entrata in scena di alcuni middle e final boss e come introduzione ad alcuni livelli) che valorizzano i PCM channels dell’add-on. Per qualche incomprensibile motivo questa feature è assente nelle versioni per Mega CD europeo e Sega CD.
    Se si escludono le caratteristiche sopra descritte, Sol-Feace per MCD / SCD è assolutamente identico al successivo Sol-Deace per Genesis, flickerii e rallentamenti compresi.
    La valorizzazione dell’add-on ottico Sega da parte dei programmatori della Wolfteam, dunque, non va oltre il minimo sindacale.



    COMMENTO FINALE


    Sol-Deace per Sega Genesis è senz'altro un valido shoot ‘em up di spiccato stampo arcade. La notevole immediatezza, basata anche sull’ottimamente implementato weapon system, contribuisce in modo significativo all'appeal di questo sparatutto che non manca di offrire sfida e divertimento agli amanti dei titoli ad alto tasso blastatorio. Gli indubbi pregi inerenti a struttura e gameplay di questo prodotto non si estendono, tuttavia, alla realizzazione tecnica che, pur proponendo un serratissimo ritmo di gioco, gradevoli animazioni multi-sprite e una pregevole colonna sonora, risente di una programmazione non ottimizzata con conseguenti flickerii e slowdowns. I 7 livelli di Sol-Deace e la brevità di alcuni di essi, infine, implicano una longevità di corto respiro che, tuttavia, non inficia la sostanziale validità di un’arcade shooting experience breve ma intensa.

    Alessio "AlextheLioNet" Bianchi





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    • Avatar ospiti
      #1
      Ospite ha commentato
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      ..è un signor shooter per mega cd jap.

    • Bert
      #2
      Bert ha commentato
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      Ma sapete che io ho trovato più riuscita la versione per Sharp X68000 su floppy piuttosto che quella per Mega CD su CD-Rom? boh... De gustibus... Ad ogni modo, un buon shmup, senza lode ne infamia.

    • AlextheLioNet
      #3
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Bert
      Ma sapete che io ho trovato più riuscita la versione per Sharp X68000 su floppy piuttosto che quella per Mega CD su CD-Rom?
      Anch'io... se ci fai caso nella recensione c'è anche un confronto tra la versione X68000 (Sol-Feace) e quella Genesis, Mega CD / Sega CD ... e non è a favore dei porting per console Sega (Sol-Deace) e relativo add-on (Sol-Feace)...

    • Robbey
      #4
      Robbey ha commentato
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      Sol feace, provato la versione Sega cd, l'intro ha un design giapponese ma va a scatti e ha pochi colori. Il gioco non è male comunque il voto 7.5 è più che giusto. Il Wolfteam poteva corregerli i rallentamenti ereditati dalla versione per Mega Drive.
      Il gioco, non assomiglia a View Point per Neo Geo, solo che invece di essere uno shoot em up orizzontale è isometrico?
      Ultima modifica di Robbey; 18-07-2010, 18:28.

    • Avatar ospiti
      #5
      Ospite ha commentato
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      Originariamente inviato da Robbey
      Sol feace, provato la versione Sega cd, l'intro ha un design giapponese ma va a scatti e ha pochi colori. Il gioco non è male comunque il voto 7.5 è più che giusto. Il Wolfteam poteva corregerli i rallentamenti ereditati dalla versione per Mega Drive.
      Il gioco, non assomiglia a View Point per Neo Geo, solo che invece di essere uno shoot em up orizzontale è isometrico?
      vero..è una buona osservazione

    • AlextheLioNet
      #6
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Robbey
      Il gioco, non assomiglia a View Point per Neo Geo, solo che invece di essere uno shoot em up orizzontale è isometrico?
      Sinceramente non ho notato punti in comune con Viewpoint... se c'è una "parentela" sia pur alla lontana con lo shoot 'em up della Sammy non riesco proprio a vederla...

    • musehead
      #7
      musehead ha commentato
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      Neanch'io capisco in cosa si assomiglino...

    • Robbey
      #8
      Robbey ha commentato
      Modifica di un commento
      La versione europea e americana di Sol feace meglio evitarle hanno un brutto sonoro nelle sequenze video e sono lente, invece la versione jap ha un sonoro più curato e video più fluidi. Comunque il gioco vale la candela se si è appassionati di Shoot em up anche brevi.

      Spoiler:
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