Bio Hazard Battle - Mega Drive.jpgE' uno dei titoli per Mega Drive che ebbi modo di provare solo saltuariamente su "real hardware", salvo poi noleggiarlo un fine settimana. Decisamente poco per uno shoot'em up di questa caratura (e assolutamente insufficiente per poterne scrivere una "vera" recensione... ma abbanstanza per un "ricordino" come questo)... a maggior ragione per un aficionado del genere come il sottoscritto. E d'altra parte non si poteva comprare tutto... proprio nello stesso anno che vide il lancio di titoli come Sonic 2, Thunder Force IV e Streets of Rage 2...

Poi ovviamente ho avuto modo di recuperarlo e giocarlo in modo abbastanza approfondito grazie all'emulazione su PC (in effetti avrei potuto anche farlo su Wii, visto che Bio-Hazard Battle è incluso nel catalogo Virtual Console).

Che dire se non... è all'altezza della sua fama!

Bio-Hazard Battle / Crying: Aseimei Sensou / Crying (Sega, 1992) è un horizontal shooter a tema organico che vanta un'atmosfera quanto mai straniante. L'impressione è di trovarsi su un pianeta devastato dove regna la più assoluta desolazione e il tutto è infestato da parassiti mutanti e creature abominevoli dalle forme più disparate. In un certo senso il mondo in cui le nostre organic ships si troveranno a combattere sembra uno sterminato corpo in decomposizione che brulica di letali esseri da incubo annidati ovunque.

Insomma, giocare a Bio-Hazard Battle instilla un particolarissimo senso di disagio. Sarà appunto per le ambientazioni desolate, per le creature caratterizzate da un design tanto ricercato quanto atavicamente repulsivo, nonché da animazioni sorprendentemente fluide per un titolo memorizzato in una cart di 8 Mbit, per certi connubi tra organico ed inorganico, per determinate intuizioni visive e, last but not least, per la sofisticata, ipnotica e ricercatissima colonna sonora, OST che calza davvero come un guanto alla peculiare atmosfera di questo eccellente shoot'em up Sega.

Tecnicamente Bio-Hazard Battle risulta piuttosto solido: fluido, ben animato, impreziosito da un'ampio e sofisticato utilizzo della tecnica modulare (multi-sprite), integrata a tratti con minimali ma ottimamente collocate prerenderizzazioni, azzeccato nelle scelte cromatiche, pulito e definito. Lascia viceversa un po' a desiderare la "tenuta" dell'engine in situazioni di "stress", ovvero nelle frequenti fasi di "affollamento" dello schermo. Bio-Hazard Battle, infatti, soffre di una certa inclinazione ai rallentamenti e di qualche flickerio che fa capolino qua e la. Va da sé poi che questi slowdowns si fanno particolarmente pesanti nel 2-player co-op mode, cosa che, per quanto non arrivi ad inficiare il divertimento, riduce comunque significativamente l'altrimenti arcigna difficolta di questo sparatutto.

In conclusione un titolo assolutamente da recuperare... anche solo per pura e semplice curiosità nei confronti di un Bio Hazard senza zombi...