Nella classifica delle giornate più indigeste dell'anno, il primo settembre si colloca senza dubbio sul podio, preceduto soltanto, a mio parere, dal primo gennaio e dal 25 dicembre (mi spiace per tutti gli aficionados del Natale). Per sopportare meglio questa data infausta, ho deciso di rivolgere lo sguardo al mio agosto (retro)videoludico, che si è rivelato particolarmente proficuo, se non altro perché l'ho trascorso per due settimane nella terra del Sol Levante, dove mi sono dedicato, oltre che alla visita di templi buddisti, parchi, ristoranti e quant'altro, alle seguenti attività: lo shopping, portandomi a casa diverse cartucce per Famicom (che da quelle parti è ancora popolarissimo), prese, più che ad Akihabara, nei convenienti Book-Off presenti un po' ovunque, e soprattutto un Famiclone portatile chiamato FC-Mobile 88 (come il numero di giochi precaricati), che legge le cartucce originali e che quindi mi sarà fondamentale per ampliare i miei orizzonti dal NES italiano alla ben più ampia e variegata ludoteca giapponese; le scorribande in sala giochi, luoghi mitici da noi (purtroppo) in via di estinzione che però, dopo 15 ore di aereo, si possono riscoprire in piena forma, spesso disposte su più piani, frequentatissime e fornite di cabinati con titoli vecchi e nuovi, fra cui l'immortale Street Fighter 2 (nei suoi innumerevoli aggiornamenti). Inutile dire che i giapponesi, avvezzi molto più di noi a maneggiare i joystick dei cabinati (visto che probabilmente passano la vita in sala giochi), e forse dotati fin dalla nascita di qualità a noi precluse, si rivelano degli ossi duri, e li ho visti arrivare come se nulla fosse a livelli avanzati di Bubble Bobble, di non so quale episodio di Darius e di molti altri titoli, mentre io continuavo a inserire monete da 100 yen morendo dopo 5 minuti. Vabbé... In qualche occasione ho provato a sfidarli a Mario Kart (eravamo in quattro, due italiani e due giapponesi, e indovinate chi ha vinto) nonché a Street Fighter, venendo umiliato clamorosamente. Per fortuna di solito, contrariamente ai cabinati di una volta, i due avversari non si vedono in faccia: il giocatore 1 si siede a un cabinato, il giocatore 2 a un altro, per cui, perlomeno, non ho fatto la figura dell'occidentale alle prime armi. Certo ho evitato, a Kyoto, la partita a Street Fighter con due cabinati uno di fianco all'altro con tanto di maxischermo per gli spettatori: non me la sono proprio sentita.
In ogni caso, a mo' di classifica, ecco i cinque titoli principali che mi hanno accompagnato questo mese (escludendo la versione on flight di Street Fighter 2 che ho provato sul volo Emirates e che faceva pietà per la lentezza):

1. Blue Shadow (Natsume), NES 1991
Ho scoperto che negli anni 90, in Europa, la parola "ninja" era tabù. Infatti, se ci fate caso, il famoso Ninja Gaiden della Tecmo è diventato da noi Shadow Warrior, mentre questo Shadow of the Ninja è passato a chiamarsi Blue Shadow. Dovrò indagare. Comunque, ho apprezzato molto questo gioco, forse non memorabilissimo, ma fatto bene e con una difficoltà calibrata in maniera umana (cosa che non sempre avviene su NES). L'ho anche finito un paio di giorni fa.

2. Plok (Software Creations/Nintendo), Super Nintendo 1993
Su questo gioco, con cui ho passato piacevoli momenti giungendo anche a portarlo a termine, rinvio al mio post dell'altro giorno.

3. Shinobi III: Return of the Ninja Master (Sega), Mega Drive 1993
Quando non ne potevo più di giocare alla versione Emirates di Street Fighter 2, tiravo fuori la mia consolina portatile della AT Games dedicandomi a Shinobi III, che mi ha reso più gradevole il lungo viaggio. Decisamente per me è stato il mese dei ninja: a Tokyo, ai mercatini davanti al Senso-ji, mi sono pure preso una t-shirt a tema. Favolosa.

4. Galaxy 5000 (Activision), NES 1991
Continuo a giocarci assiduamente, e non smetterò finché non sarò riuscito a dominare il difficilissimo tracciato di Plutone.

5. Top Gun: Second Mission (Konami), NES 1991
Per la verità, per questa quinta posizione avrei avuto molti titoli ex-aequo, ma ho deciso di optare per questo, in quanto la vociona digitalizzata che dice "Game Over" mi è rimasta in testa. Questo gioco non è male, avevo voglia di qualcosa del genere, ma ho l'impressione di essere negato.
Galleria immagini