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*** Yamato *** Arcade Coin-Operated LaserDiscGame (Taito,1985)

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    *** Yamato *** Arcade Coin-Operated LaserDiscGame (Taito,1985)

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    *** Yamato *** Arcade Coin-Operated LaserDiscGame (Taito,1985)
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    ***** INTRODUZIONE *****

    Pensate a tutti quei videogames a cui avete avuto la possibilità di giocare nelle sale o nei bar, a quelli stessi titoli che avete posseduto o che ancora possedete “convertiti” per poter essere giocati sulle vostre console e home computers… e poi pensate anche a tutti i giochi che ora avete nelle cartelle dei vostri innumerevoli emulatori…
    Ebbene, oltre a questi, vi sono alcuni (pochi, fortunatamente) titoli che, per un motivo o per l’altro, voi come anche tanti altri vidoegiocatori non avete MAI avuto l’opportunità di provare, NEMMENO SUGLI EMULATORI !!!

    Ma il caso di “Yamato” và anche oltre tutto ciò, identificando questo gioco come una delle pochissime “singolarità videoludiche” della storia ! Così come pochissimi sono anche coloro che hanno avuto l’occasione di vederlo, e addirittura ancora meno quelli che hanno potuto giocarci ! In pratica, solo chi ha vissuto in Giappone nel 1985 e ha visitato i “Taito Game Centers”, le sale giochi più grandi del paese del “Sol Levante”, ha “beneficiato di tale privilegio”, se mi consentite il termine.




    Innanzitutto, stiamo parlando di un LaserDiscGame “ibrido”, contraddistinto da peculiarità mutuate da giochi come “Astron Belt” (Sega, 1983) o “FireFox” (Atari, 1984) “miscelate” con altre, tipiche dei giochi come “Dragon’s Lair” (Starcom/Magicom,1983) o “Super Don-Quix Ote” (Universal,1984).
    Nello specifico, vi sono alcune sezioni o fasi in cui il giocatore si mette al controllo di una navetta spaziale, utilizzando i controlli per mirare e sparare ad alcuni nemici sia “computerizzati” che NON computerizzati, facenti parte integrante delle immagini riprodotte dal LaserDisc (un dispositivo chiamato “Genlock” si occupa della “sincronizzazione” del programma su computer con il filmato su LaserDisc, rendendo possibile l’interazione con alcuni degli elementi in esso visualizzati), mentre in altre scene il giocatore deve “studiarsi” il modo in cui può far proseguire il filmato, opportunamente realizzato, agendo sui comandi per effettuare le giuste “mosse decisionali”.

    ***** CARATTERISTICHE DEI LASERDISCGAMES *****

    Per descrivere ciò che si conosce di questo gioco non è necessario illustrare tutta la storia dei LaserDisc-Arcade-VideoGame perché questo consisterebbe nel “tediarvi” con una lunghissima paginata, peraltro sicuramente “farcita” di numerosi post di discussione successivi… questa, se volete, la si può senz’altro raccontare in un altro thread, ma per ora ci si può limitare a pensare di “suddividere” questi particolari videogiochi in QUATTRO categorie principali :

    >CATEGORIA 1: giochi come “Bega’s Battle” (DataEast,1983) o “Cube Quest” (Simutrek,1984), shoot’em up in cui le immagini di sfondo, in questo caso dei veri e propri filmati, provengono da LaserDisc, mentre tutto ciò che compete al vero e proprio gameplay ( il “protagonista” controllato dal giocatore, contatori di punteggio, vite, tempo e quant’altro, i nemici veri e propri o comunque gli oggetti da colpire ) è generato da un computer.
    >CATEGORIA 2: giochi come “Astron Belt” (Sega, 1983) o “FireFox” (Atari, 1984) che hanno le caratteristiche dei giochi di “CAT.1” a cui si aggiunge l’interazione con elementi del filmato. Astronavi, aerei, o più in generale una buona parte degli obiettivi da colpire fanno quindi parte integrante delle immagini provenienti dal LaserDisc, mentre tutto il resto è generato dal computer. Il sistema di interazione tra questi elementi è reso possibile grazie al particolare sistema di “sincronizzazione” tramite l’utilizzo di dispositivi “GenLock”. Fanno parte di questa categoria anche tutti i giochi della American Laser Games come “Mad Dog McCree” e “derivati”.
    >CATEGORIA 3: nei giochi come “Dragon’s Lair” (Starcom/Magicom,1983) o “Super Don-Quix Ote” (Universal,1984), il computer viene principalmente utilizzato per gestire il programma di interazione tra uomo e gioco: in questo caso si parla di “filmato interattivo a partecipazione”, in cui un individuo può controllare, mediante l’utilizzo di un sistema di controllo che il più delle volte è costituito dai “classici” Joystick e tasti, il prosieguo del filmato realizzato “su misura” ed inciso sul LaserDisc.
    >CATEGORIA 4: è proprio questo il genere di lasergame di cui fa parte “Yamato”: nello specifico, vengono sfruttate entrambe le peculiarità dei lasergame di “CATEGORIA 1” e di “CATEGORIA 3”, utilizzando sezioni contraddistinte da “pura” azione shoot’em up con altre caratterizzate invece da scene a filmato interattivo alla Dragon’s Lair.

    ***** YAMATO *****

    E ' stato il secondo Arcade LaserDiscGame della Taito, sviluppato e commercializzato, come detto solo in Giappone ed in pochissimi esemplari, appena dopo Ninja Hayate, ed ancor oggi l’ UNICO videogioco basato sul “buon nome” della notissima saga di “Yamato”, più conosciuta da noi con il nome di “Star Blazers”.
    Il piano iniziale di Taito era quello di produrre un gioco basato sulla prima serie TV, ma questo si è poi rivelato scoraggiante quando divenne evidente che su un LaserDisc con peculiarità interattive (CAV , 30 minuti per lato) sarebbe stato altamente improbabile “ficcar dentro” una sorta di “pot-pourri” di scene di suddetta serie, peraltro datata 1974 e, a detta di chi ci doveva “lavorare sopra”, con una qualità “non idonea” al progetto. Ma quando debuttò nelle sale cinematografiche “Final Yamato” ( qui in Italia con il titolo “Yamato – L’ Ultima Battaglia” ) , caratterizzato da animazioni dettagliate e con una storia in un qual modo “tagliente e moderna”, gli sviluppatori di Taito ebbero finalmente a loro disposizione un buon punto di partenza per la loro idea.
    [ Era il 1983, data ai più conosciuta come anno di debutto de, guarda caso, IL LaserDiscGame “per eccellenza” : Dragon’s Lair . ]
    L’ estrazione degli scenari del film, comprese scene all’origine “tagliate” e non incluse nella versione cinematografica, per poterne fare un “qualcosa” di interattivo è stata un’operazione piuttosto semplice, ma per l’intero gameplay vero e proprio è stato necessario “andare oltre” ciò che era stato previsto per il lungometraggio in questione… infatti nel gioco sono state inserite scene “extra”, completamente nuove e realizzate “ad hoc” proprio per il gioco, per un totale di circa 20 minuti, corrispondenti a circa l'80% del “footage” presente nel LaserDisc Taito.

    ***** CONSIDERAZIONI / CONCLUSIONE *****

    Tamite una ristrettissima “catena” di amici e conoscenti, mi sono finalmente pervenuti un “capture” del LaserDisc ed un filmato contenente le riprese di una partita giocata proprio su uno degli esemplari di coin-operated esistenti nelle già citate “Taito Center”.
    A dire la verità, in qualità di “Daphne/Singe LaserDiscGame Emulators Team Member “ avevo collaborato e CONTRIBUITO alla realizzazione dell’ emulazione di tale gioco, diverso tempo addietro…
    Purtroppo, per ragioni a mio avviso futili ed estremamente controverse, il gioco non è MAI stato rilasciato ufficialmente.
    Ad oggi, ci sono solamente DUE persone di mia conoscenza che possono giocare alla versione COMPLETA in emulazione, e sino allo “scadere” della versione rilasciata per il solo beta-testing, io ero la TERZA persona…

    Nessuno mi vieta, però, di postarvi, oltre ad un paio di foto del "cabinato" tratte dal sito "Cosmo DNA", il filmato del gameplay, in cui un ragazzo giapponese gioca sino ad arrivare QUASI alla fine del gioco… purtroppo non ne sono disponibili altri, anche perchè non esiste NULLA del genere pubblicato sul web.



    ***** BUONA VISIONE ! *****
    Marco"MacDLSA"Marabelli

    RetrogamingHistory Staff
    Daphne Team www[dot]daphne-emu[dot]com
    IRC[dot]yossman[dot]net, channels #Daphne, #Lasergames

    #2
    Grazie della chicca

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