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Giornalismo videoludico: che ne pensate?

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    Giornalismo videoludico: che ne pensate?

    Sinceramente trovo che ogni volta che si debba fare una critica per un'opera di qualsivoglia genere (cinematografica, musicale, videoludica ecc) il peso da sopportare sia enorme... Siccome l'obiettività non esiste (non siamo robot) a mio avviso si finisce sempre per "giudicare" qualcosa che è frutto delle fantasie e sforzi altrui, una cosa diversa magari dal nostro modo di pensare e sentire e che quindi fatichiamo a capire. Ovvio che non si può essere nella testa dei vari programmatori, designer ecc. però non so... ad esempio far notare che un gioco presenta qualche pop-up secondo me è come indicare una sbavatura in qualche quadro di Picasso (che quindi può essere voluta, magari per lui significava qualcosa e così via...).

    Insomma, mi sto facendo tante seghe mentali o forse in qualcosa ho ragione?

    #2
    Originariamente inviato da sawyerlost Visualizza il messaggio
    ... ad esempio far notare che un gioco presenta qualche pop-up secondo me è come indicare una sbavatura in qualche quadro di Picasso (che quindi può essere voluta, magari per lui significava qualcosa e così via...).

    Proprio il pop-up direi di no... in questo caso si tratta proprio di un difetto grafico dovuto o ai limiti dell'hardware oppure al motore poco efficiente... o magari al fatto che i programmatori abbiano esagerato con il dettaglio e con le architetture complesse e, in alcuni punti, si siano ritrovati costretti a "tagliare".

    Il pop-up può essere voluto solo ne caso in cui si accompagni all'effetto nebbia (fogging) per motivi di sceneggiatura mirati ad ottenere determinate reazioni emotive dal videogiocatore (oppressione, angoscia, tensione, solitudine...).

    Se, invece il fogging serve solo a mascherare il pop-up (come spesso capitava con i titoli per Nintendo 64) "saltano" le motivazioni "scenografiche" e tornano in scena quelle prettamente "tecniche".
    Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
    __________________________________________________ _______________________________________

    "The game will never be over. Because we're keeping the dream alive." (Freiheit, "Keeping the Dream Alive")

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      #3
      Beh... una recensione serve giusto per farsi un'idea, per questo, secondo me, dovrebbe essere più oggettiva possibile. Poi, ovviamente, conviene sempre dare un'occhiata ad un prodotto che ci interessa, magari tramite una demo o uno dei tanti flimati su youtube. Per quanto riguarda, la stampa specializzata odierna, così come i siti, non ho una buona opinione. Fossi un recensore di nuovi titoli, ben pochi prenderebbero la sufficienza poichè oggigiorno si sopravvaluta l'apparenza a scapito della sostanza.

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        #4
        Originariamente inviato da sawyerlost Visualizza il messaggio
        Sinceramente trovo che ogni volta che si debba fare una critica per un'opera di qualsivoglia genere (cinematografica, musicale, videoludica ecc) il peso da sopportare sia enorme... Siccome l'obiettività non esiste (non siamo robot) a mio avviso si finisce sempre per "giudicare" qualcosa che è frutto delle fantasie e sforzi altrui, una cosa diversa magari dal nostro modo di pensare e sentire e che quindi fatichiamo a capire. Ovvio che non si può essere nella testa dei vari programmatori, designer ecc. però non so... ad esempio far notare che un gioco presenta qualche pop-up secondo me è come indicare una sbavatura in qualche quadro di Picasso (che quindi può essere voluta, magari per lui significava qualcosa e così via...).

        Insomma, mi sto facendo tante seghe mentali o forse in qualcosa ho ragione?
        la prima che hai detto.
        pop up?
        Gore_Soprano su PSN

        contro lo strategggismo culturale,che ci ha enormemente rallentato, leggi rebit, è bellissimo!

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          #5
          Il giornalismo videoludico ha altre piaghe, purtroppo, in primis una depressione economica che porta molte testare "a vendersi". Difficile trovare giudizi oggettivi, il peso del publisher e delle amicizie pesa molto ed alla fine sembra che tutto quanto esca sul mercato sia fantastico. Tutti schiavi di qualcuno, in primis delle mode ma spesso dei produttori stessi, tant'è che negli anni ne abbiamo viste di testate supportate da Sony o Nintendo...

          In Italia abbiamo visto giornali che copiavano articoli da altri stranieri a volte nemmeno ufficialmente, editori che si fanno scrivere i pezzi da altri e tanti anni fa esempi di giornalismo da spazzatura in riviste che andavano per la maggiore (come dimenticare le recensioni basate su immagini di CVG?). Chi giudica un videogioco, a differenza di un critico di cinema, non ha mai in Italia uno studio alle spalle, sono spesso persone che le ossa se le sono fatte sul campo, che a volte sembra che tirino avanti sempre con meno passione e sempre più servilismo.

          Per giudicare un videogioco, che spesso, secondo me a ragione, viene considerato un'espressione d'arte, ci vorrebbero conoscenze specifiche ed osservazioni che l'impostazione amatoriale tradizionale della stampa nostrana sembra non potere permettersi. Ovviamente nemmeno RH può, ci mancherebbe... ma almeno lavoriamo aggratis e per sola passione...
          videoludik.blogspot.com

          il mio blog di notizie sulla nuova generazione!

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            #6
            Originariamente inviato da musehead Visualizza il messaggio
            Il giornalismo videoludico ha altre piaghe, purtroppo, in primis una depressione economica che porta molte testare "a vendersi". Difficile trovare giudizi oggettivi, il peso del publisher e delle amicizie pesa molto ed alla fine sembra che tutto quanto esca sul mercato sia fantastico. Tutti schiavi di qualcuno, in primis delle mode ma spesso dei produttori stessi, tant'è che negli anni ne abbiamo viste di testate supportate da Sony o Nintendo...

            In Italia abbiamo visto giornali che copiavano articoli da altri stranieri a volte nemmeno ufficialmente, editori che si fanno scrivere i pezzi da altri e tanti anni fa esempi di giornalismo da spazzatura in riviste che andavano per la maggiore (come dimenticare le recensioni basate su immagini di CVG?). Chi giudica un videogioco, a differenza di un critico di cinema, non ha mai in Italia uno studio alle spalle, sono spesso persone che le ossa se le sono fatte sul campo, che a volte sembra che tirino avanti sempre con meno passione e sempre più servilismo.

            Per giudicare un videogioco, che spesso, secondo me a ragione, viene considerato un'espressione d'arte, ci vorrebbero conoscenze specifiche ed osservazioni che l'impostazione amatoriale tradizionale della stampa nostrana sembra non potere permettersi. Ovviamente nemmeno RH può, ci mancherebbe... ma almeno lavoriamo aggratis e per sola passione...

            Sinceramente RH mi pare più competente di tante riviste del settore... Le recensioni sono magnifiche veramente Comunque va be', su RH i punti di vista personali ci possono stare, mentre sulle sopracitate cartacee odio quando un giornalista scrive:"Io, io... secondo me, a mio avviso..." perché l'oggettività va a farsi benedire. Ho questo pensiero anche per gli altri tipi di giornalismo, dalla cronaca bianca alla politica. Ultimamente i giornalisti pare si sentano legittimati a sentirsi opinionisti e quindi dicono la loro anche al di fuori dei commenti e degli articoli d'opinione...

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              #7
              Da oggi faccio ufficialmente parte dello staff di CVG. Comunque lavorerò da mercenario, postando anche qui su RH le news che mi trasmettono dalla redazione

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