Quante volte abbiamo visto videogames tratti dalla più grande azienda cinematografica, la Disney animation studios? sicuramente molti, i produttori usano licenze della grande azienda cinematografica per portare sui videogames personaggi del mondo disney, in vista dell'arrivo di Epic Mickey sul wii, mi sembra ovvio stilare una classifica di 10 videogiochi disney da ricordare.
DECIMA POSIZIONE
Tron 2.0 (Buena Vista Games, 2003)
Su, non fate quelle facce. Tron 2.0 non sarà stato esattamente un capolavoro, aveva un multiplayer penoso, la CPU barava di brutto, e commercialmente il titolo di Monolith Productions si è rivelato un tonfo nell'acqua di proporzioni COLOSSALI. Ok. Questo non gli ha impedito tuttavia di ritagliarsi un posticino nel cuore di tanti appassionati di uno dei primi film sci-fi legati all'immaginario del mondo dei computer. Del resto, prima di allora, gli unici tie-in di Tron in circolazione a) risalivano a due decenni prima, b) erano i primitivi Tron e Discs of Tron di Bally Midway. In più, Tron 2.0 rappresentava per il film quello che il recente Ghostbusters ha rappresentato per gli Acchiappafantasmi: un sequel in piena regola, con le voci di alcuni suoi protagonisti e una trama che prendeva le mosse proprio dalla fine della pellicola. E poi, beh, c'erano le corse su light cycle, e se una cosa l'hai aspettata per ventun'anni, poi finisce che te la fai piacere per forza, ecco.
NONA POSIZIONE
Goof Troop (Capcom, 1993)
Per quanto sia stranamente arrivato in Giappone un anno dopo la sua uscita in Occidente, Goof Troop era un gioco giapponese nell'animo. Sviluppato da Capcom per Super Nintendo, questo titolo portava la firma di Shinji Mikami, giovane game designer all'epoca ancora non consegnato al mito dal fenomeno Resident Evil. Il bello di Goof Troop è soprattutto che il gioco Capcom non si limita al compitino. Trattandosi del tie-in dell'omonima serie animata (in Italia "Ecco Pippo!"), Mikami si sarebbe potuto limitare a un semplice platform con i due protagonisti, Pippo e il figlio (!) Max. Invece il gameplay è piacevolmente incentrato su una serie di puzzle e sull'impiego di item e interruttori, che conferiscono al gioco i tratti di un action-adventure in tutto e per tutto. Ah, la trama vede Pippo e Max partire al salvataggio… di Gambadilegno e di suo figlio PJ!
OTTAVA POSIZIONE
Chip 'n Dale Rescue Rangers (Capcom, 1990)
Altro gioco Capcom, e non sarà evidentemente l'ultimo di questa top 10. Anche qui il punto di partenza è l'omonima serie animata (da noi "Cip & Ciop Agenti Speciali"), che vede per l'appunto i due famosi/famigerati scoiattoli alle prese con un'agenzia investigativa. Il gioco che Capcom ne tira fuori per NES è un platform a scorrimento orizzontale con una serie di livelli accessibili nell'ordine che si preferisce e, soprattutto, affrontabili anche in compagnia di un secondo giocatore. Proprio sul co-op faceva leva il seguito, Chip 'n Dale Rescue Rangers 2, uscito tre anni dopo e forte di diversi minigiochi fruibili esclusivamente in doppio.
SETTIMA POSIZIONE
Magical Tetris Challenge (Capcom, 1998)
Una variazione (ufficiale) sul tema del vecchio Tetris, prodotta a fine anni 90 per Nintendo 64, Game Boy Color e PlayStation - quest'ultima versione è uscita solo per il mercato europeo e quello giapponese, il che ne ha fatto un titolo un minimo richiesto sul mercato collezionistico. Oltre a una versione classica dell'immortale puzzle game di Aleksej Pažitnov e a un puzzle mode (Target Tetris), Magical Tetris Challenge presentava la divertente modalità versus che dava il titolo al gioco, con cui subissare di blocchi e pentamini la CPU o un altro giocatore. Come in tanti altri figli più o meno legittimi del Tetris, è vero, ma farlo alla guida di Topolino, Minnie, Paperino o Pippo dava molta più soddisfazione.
SESTA POSIZIONE
Mickey Mania: The Timeless Adventures of Mickey Mouse (Sony Imagesoft, 1994)
Belle le sequenze in bianco e nero di Epic Mickey, vero? Beh, l'omaggio allo stile grafico e all'ambientazione di uno dei primi cortometraggi di Topolino, "Steamboat Willie" del 1928, non è una novità assoluta nel mondo dei videogiochi. C'era infatti chi ci aveva pensato la bellezza di sedici anni fa (quel qualcuno era Traveller's Tales), in un platform per Mega Drive e Super Nintendo, portato in seguito anche su Mega-CD e PSone, che ripercorreva appunto la carriera cinematografica del topo più famoso di tutti i tempi, da "Steamboat Willie" fino a "Il Principe e il Povero" del 1990. Un gustoso omaggio videoludico ai suoi 65 anni di carriera, allora appena compiuti.
Continua.....
DECIMA POSIZIONE
Tron 2.0 (Buena Vista Games, 2003)
Su, non fate quelle facce. Tron 2.0 non sarà stato esattamente un capolavoro, aveva un multiplayer penoso, la CPU barava di brutto, e commercialmente il titolo di Monolith Productions si è rivelato un tonfo nell'acqua di proporzioni COLOSSALI. Ok. Questo non gli ha impedito tuttavia di ritagliarsi un posticino nel cuore di tanti appassionati di uno dei primi film sci-fi legati all'immaginario del mondo dei computer. Del resto, prima di allora, gli unici tie-in di Tron in circolazione a) risalivano a due decenni prima, b) erano i primitivi Tron e Discs of Tron di Bally Midway. In più, Tron 2.0 rappresentava per il film quello che il recente Ghostbusters ha rappresentato per gli Acchiappafantasmi: un sequel in piena regola, con le voci di alcuni suoi protagonisti e una trama che prendeva le mosse proprio dalla fine della pellicola. E poi, beh, c'erano le corse su light cycle, e se una cosa l'hai aspettata per ventun'anni, poi finisce che te la fai piacere per forza, ecco.
NONA POSIZIONE
Goof Troop (Capcom, 1993)
Per quanto sia stranamente arrivato in Giappone un anno dopo la sua uscita in Occidente, Goof Troop era un gioco giapponese nell'animo. Sviluppato da Capcom per Super Nintendo, questo titolo portava la firma di Shinji Mikami, giovane game designer all'epoca ancora non consegnato al mito dal fenomeno Resident Evil. Il bello di Goof Troop è soprattutto che il gioco Capcom non si limita al compitino. Trattandosi del tie-in dell'omonima serie animata (in Italia "Ecco Pippo!"), Mikami si sarebbe potuto limitare a un semplice platform con i due protagonisti, Pippo e il figlio (!) Max. Invece il gameplay è piacevolmente incentrato su una serie di puzzle e sull'impiego di item e interruttori, che conferiscono al gioco i tratti di un action-adventure in tutto e per tutto. Ah, la trama vede Pippo e Max partire al salvataggio… di Gambadilegno e di suo figlio PJ!
OTTAVA POSIZIONE
Chip 'n Dale Rescue Rangers (Capcom, 1990)
Altro gioco Capcom, e non sarà evidentemente l'ultimo di questa top 10. Anche qui il punto di partenza è l'omonima serie animata (da noi "Cip & Ciop Agenti Speciali"), che vede per l'appunto i due famosi/famigerati scoiattoli alle prese con un'agenzia investigativa. Il gioco che Capcom ne tira fuori per NES è un platform a scorrimento orizzontale con una serie di livelli accessibili nell'ordine che si preferisce e, soprattutto, affrontabili anche in compagnia di un secondo giocatore. Proprio sul co-op faceva leva il seguito, Chip 'n Dale Rescue Rangers 2, uscito tre anni dopo e forte di diversi minigiochi fruibili esclusivamente in doppio.
SETTIMA POSIZIONE
Magical Tetris Challenge (Capcom, 1998)
Una variazione (ufficiale) sul tema del vecchio Tetris, prodotta a fine anni 90 per Nintendo 64, Game Boy Color e PlayStation - quest'ultima versione è uscita solo per il mercato europeo e quello giapponese, il che ne ha fatto un titolo un minimo richiesto sul mercato collezionistico. Oltre a una versione classica dell'immortale puzzle game di Aleksej Pažitnov e a un puzzle mode (Target Tetris), Magical Tetris Challenge presentava la divertente modalità versus che dava il titolo al gioco, con cui subissare di blocchi e pentamini la CPU o un altro giocatore. Come in tanti altri figli più o meno legittimi del Tetris, è vero, ma farlo alla guida di Topolino, Minnie, Paperino o Pippo dava molta più soddisfazione.
SESTA POSIZIONE
Mickey Mania: The Timeless Adventures of Mickey Mouse (Sony Imagesoft, 1994)
Belle le sequenze in bianco e nero di Epic Mickey, vero? Beh, l'omaggio allo stile grafico e all'ambientazione di uno dei primi cortometraggi di Topolino, "Steamboat Willie" del 1928, non è una novità assoluta nel mondo dei videogiochi. C'era infatti chi ci aveva pensato la bellezza di sedici anni fa (quel qualcuno era Traveller's Tales), in un platform per Mega Drive e Super Nintendo, portato in seguito anche su Mega-CD e PSone, che ripercorreva appunto la carriera cinematografica del topo più famoso di tutti i tempi, da "Steamboat Willie" fino a "Il Principe e il Povero" del 1990. Un gustoso omaggio videoludico ai suoi 65 anni di carriera, allora appena compiuti.
Continua.....
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