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Il presidente della Square Enix preoccupato per "l'umiliante declino" del videogame nipponico

Il presidente della Square Enix preoccupato per "l'umiliante declino" del videogame nipponico

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  • Il presidente della Square Enix preoccupato per "l'umiliante declino" del videogame nipponico


    L'Ovest ha superato l'Est in termini di vendite, sviluppatori, giocatori e... creatività. Dal Giappone arriva poco di nuovo e molti prodotti sono pensati esclusivamente per il mercato interno dato che, una volta solcati i mari, sembrano perdere tutto il loro appeal.

    E' un quadro contraddittorio, considerando che le redini di quasi l'intero mercato le mantiene comunque il Giappone con Sony e Nintendo, ma il software non tira più, l'inventiva sembra esaurita.

    Simbolico il commento del presidente di una delle più famose compagnie nipponiche, la Square Enix di Kouji Taguchi, che ammette anche le colpe della propria azienda, da anni criticata per la mancata evoluzione della sua bandiera Final Fantasy, per la banalità dei suoi recenti RPG e per l'incapacità di confrontarsi in altri generi.

    Quest'anno la Square ha fatto comunque un figurone, ma secondo Taguchi solamente perché ha furbamente acquisito la Eidos, ereditando IP di immenso valore come Tomb Raider e Deus Ex che hanno rivitalizzato l'interesse verso il publisher.

    LINK

    • Robbey
      #1
      Robbey ha commentato
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      Forse il giappone ha perso l'originalità

    • AlextheLioNet
      #2
      AlextheLioNet ha commentato
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      Ormai siamo tornati ad una situazione non troppo dissimile da quella dei tempi d'oro della Atari... nel senso che, per quanto riguarda il software, l'occidente gode di un "traino" e di una vivacità maggiore rispetto all'oriente che, in ogni modo (e quì sta la differenza con la prima metà degli anni '80), continua ad essere un polo nevralgico per lo sviluppo degli hardware.

    • maxtex74
      #3
      maxtex74 ha commentato
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      I programmatori giapponesi hanno perso il lo stile e originalità ,copiando lo stile occidentale ,vedi gli ultimi Final Fantasy ...comunque mi sembra una cosa ciclica ,negli anni 90 e inizio 2000 ,era il loro stile a dominare il mondo ,ora c'è lo stile e i titoli occidentali a fare da padrone nel mercato ,come avvenne negli anni 80 ...

    • Super Fabio Bros
      #4
      Super Fabio Bros ha commentato
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      Vado forse controcorrente, ma tuttora i titoli made in Japan mi danno molta più soddisfazione di quelli occidentali, per quanto la maggior parte di essi sia influenzato dai modelli euroamericani, nel nippo titolo c'è sempre quel tocco speciale inconfondibile...

    • wish
      #5
      wish ha commentato
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      che l'ovest abbia superato l'est in termini di vendite e assodato. ma, per favore, non venitemi a parlare di creatività. ma soprattutto creatività applicata allo stile (termine assente in un dizionario americano). per quanto riguarda l'originalità penso che in occidente siano propensi al suo annullamento. non è da tutti riuscire ad esaurire dell'arco di una generazione tre quarti dei brand di nuova generazione (si pensi ad assassin's creed o call of duty, ma anche uncharted), anzi direi che un netto paradosso...o no? elencatemi 10 giochi occidentali a dimostrazione della creatività occidentale?

    • musehead
      #6
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      1- Braid
      2- Machinarium
      3- Portal
      4- Guitar Hero/Rock Band e simili
      5- LA Noire
      6- Zeno Clash
      7- GRID
      8- Heavy Rain
      9- LittleBigPlanet
      10- Spore

      Ho preso roba di successo non più vecchia di massimo due-tre anni, di generi diversi, senza contare che, a mio avviso, anche Mass Effect brilla per creatività in quanto è stato il primo a portare l'RPG su un certo binario. Non so, piuttosto, quanta creatività abbia mostrato nello stesso intervallo di tempo il Giappone. Semmai è proprio nel Sol Levante che hanno portato ad esaurimento i loro brand, Nintendo in primis. Occidente propenso all'annullamento della creatività... ma dove sono nate le avventure grafiche, i giochi di ruolo, gli FPS, gli RTS, le vere simulazioni di guida e tutti quei generi che oggi tirano mentre altri no? Il Giappone ha avuto il top di platform, shooter e JRPG, poi, incapace di rinnovarsi, si è bloccato. Beffardamente, l'Ovest ha rivitalizzato il genere arcade reso grande dai nipponici, con una prova di estrema creatività.

    • AlextheLioNet
      #7
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da musehead
      Non so, piuttosto, quanta creatività abbia mostrato nello stesso intervallo di tempo il Giappone. Semmai è proprio nel Sol Levante che hanno portato ad esaurimento i loro brand, Nintendo in primis.

      Sono assolutamente d'accordo! Se globalmente non c'è un gran fermento di idee nuove in ordine a struttura e contenuto dei vg, quelle che è dato di trovare riguardano generalmente la produzione occidentale. Semmai in in Giappone si tende a porgere in modo nuovo dei contenuti ampiamente collaudati. Le "innovazioni" proposte, infatti, riguardano più il "contorno" e le modalità di fruizione del prodotto videoludico che non le caratteristiche dello stesso.

      Secondo me, uno dei possibili sintomi "collaterali" della minore vivacità nipponica sta nel fatto che grandi nomi come Capcom, Square Enix e Konami "appaltino" titoli legati a serie storiche (Resident Evil, Ridge Racer, Castlevania) a team occidentali come Slant Six Games, Bugbear Entertainment e MercurySteam Entertainment.

      D'altra parte il primo grande sviluppo di "massa" dei videogiochi è stato principalmente americano... per poi attraversare l'Europa, stabilirsi a lungo in Giappone... e infine tornare negli States...

    • wish
      #8
      wish ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da musehead
      1- Braid (quoto)
      2- Machinarium (certo bello artisticamente, ma siccome non ci ho giocato devi spiegarmi tu in che modo ha rinnovato il genere delle avventure grafiche)
      3- Portal (quoto)
      4- Guitar Hero/Rock Band e simili (non nego che mi piacciono, ma in quanto a originalità latita in due aspetti: 1) in giappone esistevano i bemani già qualche anno prima; 2) il repertorio è preesistente e, quindi, non originale)
      5- LA Noire (in cosa si discosta da un qualsiasi free-roaming rockstar e company?)
      6- Zeno Clash (ne ignoro l'esistenza)
      7- GRID (idem)
      8- Heavy Rain (quoto, anche se non ci ho ancora giocato)
      9- LittleBigPlanet (quoto, pur considerandolo platformisticamente mediocre)
      10- Spore (quoto anche se, come ogni genialata by molyneaux, la noia dilaga...ma qui sono di parte)

      Ho preso roba di successo non più vecchia di massimo due-tre anni, di generi diversi, senza contare che, a mio avviso, anche Mass Effect brilla per creatività in quanto è stato il primo a portare l'RPG su un certo binario. Non so, piuttosto, quanta creatività abbia mostrato nello stesso intervallo di tempo il Giappone. Semmai è proprio nel Sol Levante che hanno portato ad esaurimento i loro brand, Nintendo in primis. Occidente propenso all'annullamento della creatività... ma dove sono nate le avventure grafiche, i giochi di ruolo, gli FPS, gli RTS, le vere simulazioni di guida e tutti quei generi che oggi tirano mentre altri no? Il Giappone ha avuto il top di platform, shooter e JRPG, poi, incapace di rinnovarsi, si è bloccato. Beffardamente, l'Ovest ha rivitalizzato il genere arcade reso grande dai nipponici, con una prova di estrema creatività.
      Dissento su Nintendo in parte. E ti spiego perchè. A differenza di quasi tutti gli altri brand, la nintendo sa rivisitare le sue creature. Se da una parte incassa uno sproposito con abomini del calibro di new super mario bros wii, dall'altra sforna capolavori come i due galaxy. Propone una visione artistica ed estetica ad ogni nuovo zelda, mescola le carte con metroid. Consuetudini non americane, in quanto la ci si limita a riproporre sempre lo stesso gioco (vedi i soliti noti, call of duty su tutti). Il Giappone, se vogliamo mettere la lista dei 10 al tuo livello, ha proposto quasi altrettanto. Con la differenza che lo si deride, mentre si consacra un nonsisaqualpreciso operato occidentale (i giochi occidentali che vendono non sono, in fondo, i classici giochi copia-incolla, giochi fatti con lo stampino ecc,ecc?). E in questo senso intendevo annullamento dell'orignalità. Lo so anch'io che e lì che sono nati i generi monopolizzati dai pc di mezzo mondo. Il giappone soffre un blocco in alcuni generi come gli rpg, certo. Ma non succede lo stesso per gli fps? Ma di quello non si parla. Ma non è il giappone che sta rivitalizzando i picchiaduro dopo lo sviluppo di SFIV, rianimando anche suoi avversari storici come Mortal Kombat? Ma il touchscreen in funzione videoludica non è merito nintendo? Ora però il multitouch e periferiche a distanza non sono più viste come l'anticristo. Ma solo dopo anni di sputtamento, più che legittimo aggiungo, wii e ds. Solo dopo che l'occidente ha cominciato a imitare per accaparrarsi anch'esso lo stesso target. Solo adesso si comincia a giusticare queste strategie.
      Potrei continuare, ma per ora aspetto di leggere cosa ne pensi.
      Ultima modifica di wish; 11-06-2011, 18:35.

    • musehead
      #9
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      Riparto dai precedenti post:

      5- tra LA Noire e GTA c'è un abisso: uno è un'avventura investigativa, l'altro quasi uno shooter. Che poi vi sia in comune l'elemento free-roaming non vuol dire nulla, pure The Nomad Soul ce l'aveva eppure è un gioco ancora diverso

      6- è un picchiaduro 3D in prima persona, ne ho già pronta la recensione, tra qualche tempo, appena finiti i lavori del sito, sarà su RH

      7- un gioco di guida, coi campionati e le solite auto da corsa, eppure ha soluzioni visive tutt'altro che scontate; trovo che sia un notevole esempio di creatività in un genere dove innovare è quasi impossibile

      10- Spore è di Will Wright, ma non piace nemmeno a me, tuttavia ha meriti oggettivi

      Io non ce l'ho col motion controller o col touchscreen, anzi, guarda cosa scrivevo a Maggio 2008 sulla Wii (LINK). Poi le mie illusioni sono cadute una ad una, in virtù delle tante possibilità offerte dalla piattaforma che non sono state nemmeno esplorate. Questo è un problema di creatività! Sull'ingegno nell'hardware mostrato in Giappone non s'è mai parlato di crisi, difatti oggi giochiamo coi telecomandi col touchscreen con giochi su dischi Blu-Ray, tutta roba nipponica. E' l'industria del software in crisi.

      Mi dispiace, non si può parlare di Giappone che rivitalizza i picchiaduro e di Mario e Zelda che si rinnovano e poi puntare il dito contro gli FPS, come se questo genere fosse rimasto come agli albori. Io penso che ci sia creatività in ognuno, perché se Call of Duty è un FPS standard (in realtà quello che si è imposto come riferimento), Half-Life 2 di certo non lo è, come New Super Mario Bros è un platform standard (stesso discorso di CoD) e Super Mario Galaxy non lo è. Ciononostante, non trovo difettino di creatività.

      SSF4 penso sia molto creativo a livello visivo, ma in tutto il resto è semplicemente evolutivo, migliorando quanto possibile in meccaniche classiche come quelle di SF2. E certe volte di questo ci si deve accontentare: non si può sempre inventare un gameplay nuovo e la creatività va misurata all'interno di strutture consolidate.

      Mi permetto di fare una precisazione sugli FPS/TPS, il mio genere preferito: la mia opinione è che il successo della categoria derivi da un equilibrio conquistato che permette di offrire al giocatore alte dosi di coinvolgimento, di azione, talvolta di interattività, di tensione che si uniscono ad una componente narrativa spesso molto sviluppata. Dire che gli FPS siano tutti uguali è come dire che tutti gli Zelda lo siano, solo perché tutti sono action adventure, ma tra System Shock e Duke Nukem, Metroid Prime e Serious Sam c'è un netto divario, sicuramente più ampio di quello fra Ocarina of Time e Twilight Princess, Mario 64 e Galaxy 2.

      Io sono d'accordo quando dici che l'Occidente "imita" l'Oriente, ma è andato avanti quando poi l'Oriente si è fermato. E' stato protagonista prima di una rincorsa, poi di un sorpasso realizzato in questa generazione. Si sono affermati più prodotti occidentali recentemente, che poi alcune aziende ci vadano molto pesante sullo sfruttamento (tipo Ubisoft con Assassin's Creed) è vero ma anche normale, del resto Nintendo non so quanti giochi con Mario ha lanciato con la Wii.

    • Phoenix
      #10
      Phoenix ha commentato
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      bello il poste di full metal alchemist,ah già la discussione,per me il declino dervia dal fatto che il mercato videoludico era prima qusi assente in occidente quindi il fatto che fosse tanto fiorente era quasi inevitabile mentre ora è più diffuso e c'è più competizione

    • wish
      #11
      wish ha commentato
      Modifica di un commento
      5- tra LA Noire e GTA c'è un abisso: uno è un'avventura investigativa, l'altro quasi uno shooter. Che poi vi sia in comune l'elemento free-roaming non vuol dire nulla, pure The Nomad Soul ce l'aveva eppure è un gioco ancora diverso
      Ok, ma cos'ha di così innovativo da entrare nella rosa dei 10? E' la prima avventura investigativa?

      10- Spore è di Will Wright, ma non piace nemmeno a me, tuttavia ha meriti oggettivi
      Ci avrei giurato di cannare qualcosa

      Io non ce l'ho col motion controller o col touchscreen, anzi, guarda cosa scrivevo a Maggio 2008 sulla Wii (LINK). Poi le mie illusioni sono cadute una ad una, in virtù delle tante possibilità offerte dalla piattaforma che non sono state nemmeno esplorate. Questo è un problema di creatività! Sull'ingegno nell'hardware mostrato in Giappone non s'è mai parlato di crisi, difatti oggi giochiamo coi telecomandi col touchscreen con giochi su dischi Blu-Ray, tutta roba nipponica. E' l'industria del software in crisi.
      Il mio discorso nasceva per constatare come la stessa, ma più evoluta, tecnologia in funzione di una console occidentale (mi riferisco al 360) giustifichi il tutto. Non ho quasi mai letto parola di scherno nei confronti del kinect (periferica molto meno adattabile alle meccaniche di un videogioco "tradizionale" rispetto al controller wii). Eppure dovrebbe essere un aggravante. Insomma, forse mi sbaglio, ma c'è stato un accanimento esagerato nei confronti delle produzione hardware giapponese (ovviamente mi riferisco ai soli wii e ds). Questo in proporzione a quella che sarebbe poi stata la reazione abbastanza accogliente ai psmove e kinect.

      Mi dispiace, non si può parlare di Giappone che rivitalizza i picchiaduro e di Mario e Zelda che si rinnovano e poi puntare il dito contro gli FPS, come se questo genere fosse rimasto come agli albori. Io penso che ci sia creatività in ognuno, perché se Call of Duty è un FPS standard (in realtà quello che si è imposto come riferimento), Half-Life 2 di certo non lo è, come New Super Mario Bros è un platform standard (stesso discorso di CoD) e Super Mario Galaxy non lo è. Ciononostante, non trovo difettino di creatività.
      Hal Life 2 ha i suoi anni ormai. Un esempio più recente? Forse ho torto marcio ma io la crisi la vedo e la trovo fisiologica (come poteva esserla quella dei platform 2d alla fine del ciclo vitale dei 16-bit). Il mercato è saturo da anni e ,in un questa produzione sterminata, i titoli che superano la prova originalità si contano sulle dita di una mano. Per me questa è crisi. Sarebbe stato come negare la crisi dei platform 2d perchè uscivano ancora capolavori come Yoshi's Island o DK Country.

      SSF4 penso sia molto creativo a livello visivo, ma in tutto il resto è semplicemente evolutivo, migliorando quanto possibile in meccaniche classiche come quelle di SF2. E certe volte di questo ci si deve accontentare: non si può sempre inventare un gameplay nuovo e la creatività va misurata all'interno di strutture consolidate.
      Esattamente. Ed è per questo che, nel suo piccolo, SF4 ha rivitalizzato un genere ormai inerte da anni. In realtà, a una visione da purista del picchiaduro, SF4 potrebbe anche esserne l'involuzione o lo snaturamento del genere (il trucchetto del focus, il ritmo di gioco spesso interrotto).

      Mi permetto di fare una precisazione sugli FPS/TPS, il mio genere preferito: la mia opinione è che il successo della categoria derivi da un equilibrio conquistato che permette di offrire al giocatore alte dosi di coinvolgimento, di azione, talvolta di interattività, di tensione che si uniscono ad una componente narrativa spesso molto sviluppata. Dire che gli FPS siano tutti uguali è come dire che tutti gli Zelda lo siano, solo perché tutti sono action adventure, ma tra System Shock e Duke Nukem, Metroid Prime e Serious Sam c'è un netto divario, sicuramente più ampio di quello fra Ocarina of Time e Twilight Princess, Mario 64 e Galaxy 2.
      Senz'altro. Ma è un paragone sproporzionato. Mi paragoni l'evoluzione all'interno di un brand con l'evoluzione all'interno di un genere. Ma dubito che brand di fps possano vantare, durante il loro ciclo vitale, le continue rivisitazioni, reinterpretazioni e evoluzioni di brand nintendo. Ogni fps resta, spesso e volentieri, uguale a se stesso. Mostri ormai sacri del calibro di halo non sono cambiati di una virgola. Senza contare poi la mancanza di una direzione artistica degna di questo nome, per quanto riguarda gli fps (nella maggioranza dei casi). Da un punto di vista grafico si vive la più completa omologazione: sempre più realistica (anche nella rappresentazione di universi sci-fi) e sempre più anonima. Ma qui, lo ammetto, sono due scuole di pensiero e basta. Solo che la scuola occidentale non rischia mai perchè non propone variazioni stilistiche.

      Io sono d'accordo quando dici che l'Occidente "imita" l'Oriente, ma è andato avanti quando poi l'Oriente si è fermato. E' stato protagonista prima di una rincorsa, poi di un sorpasso realizzato in questa generazione. Si sono affermati più prodotti occidentali recentemente, che poi alcune aziende ci vadano molto pesante sullo sfruttamento (tipo Ubisoft con Assassin's Creed) è vero ma anche normale, del resto Nintendo non so quanti giochi con Mario ha lanciato con la Wii.
      Ma anch'io sono d'accordo nel dire che l'oriente vive una stasi in confronto all'occidente. Soltanto che per quanto riguarda creatività e stile in funzione di puro e sano divertimento, il giappone è ancora distante dall'essere raggiunto. E a differenza di assassin's creed, il cui destino è segnato, mario continuerà a perdurare nel tempo (non che questo sia un bene). Perchè, molto semplicemente, fa divertire. Mentre il primo è moda vacua ed effimera senza stile, che si ripete di volta in volta in un contesto differente.

    • musehead
      #12
      musehead ha commentato
      Modifica di un commento
      In LA Noire hai un'avventura investigativa free-roaming: esisteva il free-roaming, esistevano le avventure investigative ma mi sembra che questa si giochi in maniera palesemente diversa. O meglio, io non me lo ricordo un gioco in cui avevi grande libertà di muoverti in città, entrare in scene del delitto, esaminarle a modo tuo (senza pixel hunting), manipolare oggetti e prelevare campioni. Anche se ognuna di queste singole azioni c'è pure in Still Life (per citarne una), direi che l'approccio è antipodale, pur trattandosi di avventure investigative.

      Per quanto riguarda il Kinect, su RH di parole di scherno ne ho viste pure tante, e se non sono state quante col Wiimote è stato dovuto all'esaurimento delle forze individuali in materia. Personalmente, 'gna faccio più di dire che uno è un accessorio potenzialmente ottimo e che l'altro è una valida introduzione fra i controller, ma che entrambi hanno fatto vedere molto meno di quanto credessi. Per colpa degli sviluppatori, per carità.

      Su SSF4, non trovo che il Focus abbia rivoluzionato il genere più di quanto abbia fatto SF3 col Parry: sono due cose diverse per prodotti nati in contesti differenti, e la splendida grafica di SF4 è certamente più seducente di un SF3 in tempi di 3D a tutti i costi. Forse risiede anche in questo, nella tempistica nella realizzazione tecnica, il maggiore successo di uno, ma entrambi hanno proposto approcci creativi alla lotta, nei limiti di un genere molto simile a sè stesso nella sua evoluzione, come dovrebbe essere.

      Riguardo a FPS vs Mario/Zelda, ti ho citato giochi dello stesso brand perché tu ci facevi riferimento come grande esempio di rinnovamento, così come ho citato HL2 per citare un gioco ben noto. Del resto l'evoluzione degli Zelda/Mario 3D è avvenuta in dieci anni, non pochi. Di FPS nuovi e originali ci sono Prey, Bioshock, Mirror's Edge, Bulletstorm... i platform e gli action-adventure, invece, quanto sono cambiati da Mario 64 e Ocarina of Time? I primi sono stati "ampliati" dall'occidente e dalla PS2, che con Jak&Daxter, Ratchet&Clank e Sly Cooper, tutti occidentali che hanno proposto delle varianti contaminate rispettivamente da elementi da picchiaduro, shooter e stealth. Zelda poi fa un po' storia a sé, dato che non ci sono molti esempi validi che si sovrappongono, per meriti oggettivi di Nintendo che ha tenuto elevatissima (più nell'homegaming che fra gli handheld) la qualità e seguendo una linea molto personale.

      Comunque, davvero, lascia perdere i vari Halo o Call of Duty, le cui evoluzioni stanno come Wii Sports a Wii Sports Resort. Se vuoi un esempio di direzione artistica prendi un Bioshock a caso, un Mirror's Edge o un Metroid Prime (che è occidentale), non brand che hanno altri obiettivi. Anzi, a mio avviso è molto da apprezzare il fatto che prodotti dai grandi numeri ma sicuramente generici come CoD siano fatti così bene, perché sarebbe impietoso affermare il contrario, a prescindere dai gusti personali.

      Ad ogni modo ci sono state eccome variazioni stilistiche nel campo dei FPS, addirittura ricordo il coraggioso esperimento della Ubisoft (chi l'avrebbe detto?) con XIII, che purtroppo non fu premiato dalle vendite. In generale, però, è ovvio che si tratta di una categoria di giochi che vira più sul verosimile, che passa dalla Seconda Guerra Mondiale allo sci-fi, dal fantasy al western, però non può permettersi le evoluzioni artistiche di un Mario Galaxy in fatto di scenari.

      Piuttosto, tra i platform io mi sono sempre ritrovato col solito ciclo di ambientazioni ghiaccio-fuoco-acqua. OVUNQUE!

      a differenza di assassin's creed, il cui destino è segnato, mario continuerà a perdurare nel tempo (non che questo sia un bene). Perchè, molto semplicemente, fa divertire. Mentre il primo è moda vacua ed effimera senza stile, che si ripete di volta in volta in un contesto differente.
      Questo non lo sappiamo e forse ne riparleremo, ma pur non ammirandola, so che la Ubisoft la sa molto lunga (e che i suoi Assassin's Creed hanno conosciuto un'apprezzabile evoluzione a fronte di un sopravvalutatissimo debutto; inoltre, se c'è una cosa che questo gioco ha è proprio lo stile) e sa essere coraggiosa (Red Steel), al momento giusto mette anche in pausa i suoi eroi (Sam Fisher anyone?). Allo stesso modo so che Nintendo non ha mai avuto la mano così pesante coi Mario, i quali prima dell'esplosione della Wii, in era Gamecube, non avevano un futuro così roseo. Mario fa divertire... Boh! A me il 64 ha fatto impazzire, il Sunshine nemmeno un po' e non l'ho venduto solo per amor di collezione. Dopo questa superesposizione dell'idraulico, il suo appeal potrebbe essere mutato. Oggi un suo gioco è una consuetudine più che un evento.

      Affermare che Mario sia divertente a prescindere e gli altri giochi no è presunzione (in senso esclusivamente stretto, nulla di personale), non abbiamo la sfera di vetro per conoscere il futuro, ma il recente passato (New Super Mario, Mario Sports Mix, Mario Party, Mario & Sonic) forse ci suggerisce che la media qualitativa dei giochi col nome dell'idraulico sta scendendo.

    • wish
      #13
      wish ha commentato
      Modifica di un commento
      Su LA Noire, finalmente mi rendo conto di cosa si tratta. Ho letto molte lodi, ma non mi sono mai degnato di leggerne i contenuti. Questo perchè ormai i tentativi rockstar di assimilare sempre più inisistentemente uno sviluppo narrativo cinematografico al medium videoludico non li approvo più. Finiscono per non essere ne carne ne pesce. Premesso che io ho giocato al solo GTA 3, pur avendo visto giocare un pò tutta la produzione rockstar.
      Ma mi sembra sempre di vedere gente che ammazza il tempo a fare niente girovagando ore. Almeno GTA 3 era più pragmatico nelle meccaniche.

      In SSF4 il focus è il chiaro tentativo di capcom di dare la possibilità anche ai dilettanti di giocare senza troppo impegno, una volta appresi i tempismi si può ultimare il gioco utilizzando unicamente il focus attack. E' un'introduzione antitetica al parry system, che è padroneggiabile quasi unicamente dai professionisti. Il maggior successo di SSF4 è dettato dalla spettacolarizzazione della super, che da spazio alla regia dinamica predefinita. Insomma, è il tentativo di importare nei picchiaduro un'alternativa al QTE che tanto ha fruttato agli action dopo God of War. E ha funzionato...questo perchè alla massa del gameplay interessa poco o nulla, a differenza della elite.

      Del resto l'evoluzione degli Zelda/Mario 3D è avvenuta in dieci anni, non pochi.
      Ed è questa la via da seguire se si vuole lasciare un impronta nella storia dei videogiochi. Prendersi del tempo e distribuire un prodotto che sappia reinventarsi un attimino senza bisogno di sconvolgerne il format. E Nintendo lo ha dimostrato con i Galaxy e forse lo dimostrerà con il prossimo Zelda.

      Di FPS nuovi e originali ci sono Prey, Bioshock, Mirror's Edge, Bulletstorm... i platform e gli action-adventure, invece, quanto sono cambiati da Mario 64 e Ocarina of Time? I primi sono stati "ampliati" dall'occidente e dalla PS2, che con Jak&Daxter, Ratchet&Clank e Sly Cooper, tutti occidentali che hanno proposto delle varianti contaminate rispettivamente da elementi da picchiaduro, shooter e stealth.
      Proseguendo con il discorso precedente. Perchè gli sviluppatori di Bioshock stanno consumando di già il suo prodotto? Perchè sfornare nel giro di tre anni tre Bioshock? Nintendo non sforna tre zelda nel giro di tre anni ed e forse per questo che sopravvive, nonostante la naturale usura del brand. Per quanto riguarda l'evoluzione del platform hai perfettamente ragione. Serviva di nuovo Nintendo per correggere il tiro ed individuare che il limite del platform 3d stava proprio nella tridimensionalità, nella gestione dello spazio da sempre scriteriata. La soluzione era il ritorno ad una visione dello spazio tridimensionale incrociato con lo spazio bidimensionale.

      Se vuoi un esempio di direzione artistica prendi un Bioshock a caso, un Mirror's Edge o un Metroid Prime (che è occidentale), non brand che hanno altri obiettivi. Anzi, a mio avviso è molto da apprezzare il fatto che prodotti dai grandi numeri ma sicuramente generici come CoD siano fatti così bene, perché sarebbe impietoso affermare il contrario, a prescindere dai gusti personali.
      Ottimi esempi, su cui condivido la tua posizione. Ma perchè i prodotti dai grandi numeri devono porsi questi benedetti grandi numeri come unico obiettivo. Una buona direzione artistica, nella scena contemporenea, deve essere una necessità, un pilastro fondamentale. Altrimenti scendiamo nella sfera ideologica da tie-in, completamente dedita all'incasso sicuro nell'offerta di contenuti banali e prevedibili. E i CoD rientrano in questa sfera, per quanto ben fatti.

      Piuttosto, tra i platform io mi sono sempre ritrovato col solito ciclo di ambientazioni ghiaccio-fuoco-acqua. OVUNQUE!
      E' vero, non si discute su questo.

      i suoi Assassin's Creed hanno conosciuto un'apprezzabile evoluzione a fronte di un sopravvalutatissimo debutto; inoltre, se c'è una cosa che questo gioco ha è proprio lo stile
      Dipende dalla nostra concezione di stile. Per quanto mi riguarda, io il termine stile lo associo alla grafica. Penso a un Okami come ad un Another World. O ad un Mirror's Edge come ad un Doom. Qualcosa che sia individuabile a livello stilistico appunto, oltre che iconografico. Assassin's Creed lo inserisco nella lista dei giochi volontariamente senz'anima.

      Per finire.
      Che oggi Mario sia una consuetudine e non più un evento è vero. Ma purtroppo la formula intrapresa con mario bros ds e wii (quindi non quella degli spin-off, sia ben chiaro), pur inaccettabile già dai tempi di mario all-star, è incrollabile. Perchè, per quanto abusata, rimane collaudatissima nel gameplay. Quindi affermare che mario sia divertente a priori non è una mia presunzione, perchè è una valutazione che va oltre il mio giudizio. Come per tetris, pac man e compagnia bella.

      p.s. che poi non ho scritto che mario diverte e gli altri no. mi ero limitatio al confronto con il solo assassin's creed.
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