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Turbo Outrun - Arcade

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  • Turbo Outrun

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Nome:   turbo_out_run_cockpit_fd1094_317-0109.flyer.jpg 
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ID: 243129I coin-op che SEGA produsse tra la metà degli anni '80 ed i primissimi anni '90 sono passati alla storia dei videogiochi ed unanimamente ritenuti delle vere e proprie pietre miliari dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista del divertimento che erano in grado di offrire a noi videogiocatori dell'epoca.
    In quest'ottica Turbo Outrun rappresenta il tentativo (perfettamente riuscito) effettuato da Sega di dare un seguito al celeberrimo Out Run, capolavoro assoluto di Yu Suzuki, che ottenne nelle sale giochi un successo straordinario pochi anni prima.
    La struttura del gioco originale era molto semplice: una pazza e spensierata corsa contro il tempo a bordo di una sfavillante Ferrari Testarossa. Sembrerebbe ben poco (soprattutto agli occhi dei videogiocatori contemporanei) ma la realizzazione grafico/sonora eccezionale (siamo nel 1986!) e la perfetta calibratura e la curata raffinatezza del tutto trasformarono un semplicissimo concept di base in uno dei giochi più memorabili e divertenti del panorama videoludico mondiale e del quale ancora oggi, a quasi venti anni di distanza, se ne ricordano i pregi!
    Ora, date queste premesse già all'epoca riconosciute, non fu certo facile per Sega realizzare un seguito di tale fenomeno ma ci riuscì in modo egregio proprio con Turbo Outrun.
    In pratica il concept di fondo è sempre lo stesso, ovvero la corsa folle contro il tempo ma sono state fatte delle aggiunte e dei ritocchi tentando di donare alla formula originale una profondità maggiore ed introducendo ulteriori e molteplici livelli di sfida oltre a quello rappresentato dal cronometro (ed ovviamente dal traffico presente sulle strade).
    Sega, con un'idea semplice ma "geniale", pensò infatti di sfruttare uno dei personaggi del gioco (NPC diremmo oggi), la biondina seduta accanto a noi sulla scintillante Ferrari F40 Spider, utilizzandolo come appagante "premio" per un tratto di strada percorso nel modo più veloce e spericolato possibile! La "splendida" (ricordo siamo sempre a cavallo tra gli anni '80 e '90!) ragazza, infatti, è contesa tra noi ed un terzo incomodo (impersonato dalla CPU) a bordo di una rombante Porsche 911 bianca anch'essa spider.
    A questo proposito anche la scelta del mezzo del nostro avversario rappresenta un tocco di classe da parte di Sega, infatti la competizione tra marchi automobilistici storicamente da sempre rivali come Ferrari e Porsche rappresenta un'ulteriore stimolo alla gara serrata e quindi al divertimento. In pratica, il primo a sfrecciare sulla linea del check-point si aggiudicherà l'onore di avere accanto a sè la bella bionda oltre ad un cospicuo bonus di un milione di punti (!) nel caso in cui, anziché cambiare auto, la ragazza non decida di rimanerci accanto nel corso della tratta successiva!
    Tuttavia i programmatori Sega non si limitarono solo a ciò ma con Turbo Outrun introdussero tante e tali varianti al gameplay rispetto al prequel che ne fecero un gioco quasi completamente diverso!
    Se infatti nell'originale il segreto del successo risiedeva nel "pennellare" le traiettorie nel modo più pulito e veloce possibile (diciamo che si doveva adottare uno stile di guida da Formula 1...), nel sequel la guida risulta molto più sporca ed accidentata (potremo quasi dire di tipo rallystico...) grazie alla presenza di condizioni ambientali e climatiche avverse (pioggia, neve, olio e detriti vari sulle strade lungo le quali ci troveremo a gareggiare) che influiranno sulle prestazioni della nostra Ferrari in modo sensibile. Inoltre è stata introdotta oltre alla normale presenza di "traffico" anche quella della polizia che tenterà in tutti i modi di porre fine alla nostra galoppata trionfale verso il successo e le belle donne, inseguendoci lungo il percorso e tentando di speronarci per ricondurci alla ragione e ai limiti di velocità imposti dalla legge! C'è da dire che questo provocherà facilmente scontri ed incidenti spettacolari che potranno coinvolgere sia la nostra Ferrari, sia la Porsche dell'avversario (il quale ci invierà gli insulti del caso!) ma soprattutto anche tutte le macchine dei malcapitati automobilisti presenti oltre a noi sulla strada, creando ulteriore confusione (i relitti delle auto restano in pista!) e conseguente godimento del giocatore.
    Per fortuna però ci è stata data anche una possibilità facile facile di sbarazzarci degli sbirri, dell'impiastro che tenta di rubarci la ragazza e delle altre vetture-lumaca in generale: si tratta del turbo (da cui il nome del gioco) attivabile a comando e che per un breve periodo di tempo (rappresentato a video da una barra di surriscaldamento della turbina) concederà ulteriore potenza al nostro motore facendo schizzare la Ferrari ad una velocità pazzesca per alcuni istanti. In questo modo potremo letteralmente far mangiare la polvere ai nostri avversari e goderci un'inebriante iniezione d'adrenalina e divertimento.
    Per quanto riguarda l'aspetto puramente tecnico, invece, anche in questo caso Turbo Outrun riprende in maniera egregia tutti gli aspetti positivi del predecessore, ovvero grandissima velocità e fluidità e pittoresca bellezza dei paesaggi e dei fondali di gioco, ampliandoli e migliorandoli ulteriormente. La grafica è infatti bellissima, coloratissima e piena di dettagli e tocchi di classe, di una varietà incredibile ed appagante (ulteriore stimolo a giocare ancora ed ancora per apprezzarne a pieno tutta la sgargiante bellezza) e tutto ciò senza inficiare minimamente la sensazione di altissima velocità e fluidità con il quale il tutto scorre via davanti ai nostri occhi. Insomma, anche dal punto di vista tecnico, Turbo Outrun è una vera e propria gioia per i giocatori i quali ricompensarono Sega per tutti gli sforzi compiuti garantendogli una grande accoglienza in sala giochi.


    ALTRE VERSIONI

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ID: 243132C64
    L'adattamento sul "piccolo" di casa Commodore è una tra le migliori se non la migliore in assoluto. Sul C64, infatti, nonostante le limitazioni tecniche della macchina e fatte le ovvie e dovute proporzioni col coin-op, Turbo Outrun risulta essere un buon gioco di corse, ma soprattutto un conversione davvero fedele del gioco originale persino a livello grafico (!). Certo ci sono alcune imperfezioni quali ad esempio la dimensioni della Ferrari che risulta sproporzionata nei confronti delle macchine avversarie (quasi giocattolini in confronto) od il fatto che queste ultime si presentano soltanto una alla volta lungo la strada inficiando l'adrenalica sensazione di caos negli incidenti. Tuttavia questi particolari sono secondari e, ripetiamolo, questa versione mantiene le promesse di divertimento del gioco originale.


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Nome:   TurboOutrunSPECTRUM.jpg 
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ID: 243133ZX Spectrum
    Anche questa versione rappresenta un buon porting del coin-op originale e, nonostante i soli 48 K di ram e i 4 colori contemporaneamente a video, rappresenta davvero un "miracolo" di programmazione! In pratica sono presenti davvero TUTTI i particolari del coin-op compresi i detriti lungo le strade e gli incidenti con le auto avversarie. Lo scotto da pagare per cotanta meraviglia è però rappresentato dalla velocità con la quale il tutto scrolla via, non eccelsa. Resta comunque una conversione competente, giocabile e molto curata fin nei dettagli.


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ID: 243134Amstrad CPC
    Come moltissimi giochi dell'epoca, anche Turbo Outrun si basa sul codice sorgente scritto per la versione Spectrum ed in seguito adattata alle caratteristiche tecniche della macchina Amstrad. Tuttavia, nel corso di questo "arraggiamento" qualcosa è andato storto e non soltanto il gioco è pressochè ingiocabile a causa di difetti macroscopici, ma anche stavolta la Ferrari è sproporzionata e troppo grande rispetto al traffico, con la differenza rispetto al C64 che in questo caso ciò costituisce un serio problema in quanto c'è molto più traffico e la strada ha un orizzonte davvero limitatissimo. In pratica ci si ritrova spesso a non vedere dove si stà andando e CONTRO di chi o cosa. Inoltre sembra che aver "ricolorato" gli sprite ed i fondali rispetto alla versione Spectrum, abbia ulteriormente appesantito il motore di gioco facendo crollare in modo vistoso il frame-rate (già basso). In pratica il gioco è lento e scattoso e pertanto rappresenta una pessima conversione.


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ID: 243130Amiga / Atari ST
    Il Commodore Amiga all'epoca era considerato come il sistema casalingo in teoria più potente e dalle caratteristiche tecniche più adatte per garantire una certa fedeltà nelle riproduzioni dei giochi da sala. Purtroppo le sue interessantissime caratteristiche tecniche non vennero sempre pienamente sfruttate soprattutto a causa dell'iniziale massiccia diffusione (soprattutto sul mercato americano) del diretto rivale di casa Atari. Infatti, pur essendo un 16 bit, il computer della casa americana non aveva le potenzialità tecniche di Amiga; c'è da dire anche che la principale software house che si aggiudicò i diritti per la conversione di molti dei giochi da sala era americana (tale U.S. Gold). L'insieme di questi fattori portò con immenso rammarico dei possessori europei di Amiga a conversioni che non ne sfruttavano le migliori caratteristiche poiché il codice sorgente era preso letteralmente "di peso" da quello per Atari ST, tanto che le due versioni molto spesso erano perfettamente identiche! Ciò non sarebbe stato un male se i giochi fossero stati ben programmati su ST, ma purtroppo sovente non lo erano e le conversioni dei giochi da sala, in particolare, erano affidate per lo più a team incompetenti (come i famigerati e tristissimi Tiertex, o gli stessi I.C.E. autori di Turbo Outrun) che mandarono completamente in fumo le speranze dei videogiocatori di avere versioni casalinghe adeguate e divertenti dei successi da sala. Turbo Outrun non fa eccezione. Sebbene abbastanza ben realizzato a livello grafico, il gioco difetta in maniera evidente in velocità e fruibilità, risultando non coinvolgente e globalmente non riuscito. Insomma sui due home computer a 16 bit, Turbo Outrun rappresenta soltanto una pallida imitazione del gioco originale.


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ID: 243131Megadrive
    Anche sul Megadrive (console a 16 bit di Sega stessa) il porting non risultò adeguato. Ciò stupisce dato che qui si sono avute forse le conversioni più fedeli e riuscite in assoluto (per l'epoca, ovviamente) dei giochi Sega in particolare e arcade in generale, almeno da noi in occidente. In Giappone invece c'era un certo Sharp X68000, ma questa è un'altra storia... . Purtroppo (e non se ne capisce ancora il motivo) Turbo Outrun rappresenta un'eccezione: pur essendo abbastanza ben realizzato tecnicamente (con buona velocità e fluidità), a livello grafico appare molto diverso non solo dalla versione originale da sala, ma anche rispetto alle altre conversioni uscite per gli altri sistemi casalinghi. Nella versione Megadrive molti dei fondali e dei particolari grafici del coin-op originale sono andati perduti o sono stati re-interpretati, questo appare ancora più assurdo se si prende in considerazione la versione su C64, ad esempio, dove i dettagli grafici ci sono eccome, dando al tutto una sensazione di "estraneità" e di non adeguatezza in generale.
    COMMENTO FINALE


    "Automobili da sogno, donne bellissime, corse selvagge attraverso panorami mozzafiato...negli anni '90 davvero non si poteva pretendere di più da un videogioco, specie se il tutto veniva “tradotto” in termini videoludici utilizzando il meglio della tecnologia.Turbo Outrun non solo è un videogioco tuttora godibilissimo e divertente, ma rappresenta un emblema del successo stratosferico di Sega (e del geniale Yu Suzuki) nei tempi d'oro."

    Arblu





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    • Robbey
      #1
      Robbey ha commentato
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      L'arcade mi ha sempre affascinato, provai la versione Mega drive e devo dire che non è il massimo

    • Bert
      #2
      Bert ha commentato
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      Grandissima conversione per il mitico CBM ad 8 bit che, al pari di Power Drift, è stata la massima espressione del genere, anche se in realtà ci sarebbero Turbo Charge e OutRun Europa. Comunque, grandissima la soundtrack, soprattutto la musica nello schermo dei titoli che vanta persino dei capionamenti.

    • Avatar ospiti
      #3
      Ospite ha commentato
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      Originariamente inviato da Robbey
      L'arcade mi ha sempre affascinato, provai la versione Mega drive e devo dire che non è il massimo
      quoto sull'arcade.

    • Gedeone de Infortunis
      #4
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      Originariamente inviato da Bert
      Grandissima conversione per il mitico CBM ad 8 bit che, al pari di Power Drift, è stata la massima espressione del genere, anche se in realtà ci sarebbero Turbo Charge e OutRun Europa. Comunque, grandissima la soundtrack, soprattutto la musica nello schermo dei titoli che vanta persino dei capionamenti.

      ...oppure Chase HQ 2 e S.Monaco GP, credo sempre degli stessi programmatori (con risultati ancora più eccelsi...leggasi più macchine contemporaneamente)

      Non ho visto quella Amstrad, ma quella Spectrum ricordo che zoppica da far paura...

    • Amy-Mor
      #5
      Amy-Mor ha commentato
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      Turbo OutRun lo snobbai in sala giochi al suo tempo...Ma ultra giocato in versione C-64, che trovavo personalmete fantastica!Su Amiga non l'ho mai provato, ma già sapevo che non mi sarei perso granchè.Sulla macchina Commodore a 16bit ricordo sia più carino e riuscito il seguito OutRun Europa, vero?
      PeaceZ!

    • Bert
      #6
      Bert ha commentato
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      Sulla macchina Commodore a 16bit ricordo sia più carino e riuscito il seguito OutRun Europa, vero?
      Si, carino, se non fosse per la profondità della scena troppo ravvicinata. Gli oggetti, infatti, sembrano apparire all'improviso.

    • gekido_ken
      #7
      gekido_ken ha commentato
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      La versione C64 è risultata ottima non tanto per le prestazioni della macchina quanto per le "furbate" dei programmatori.
      La più evidente è quella della falsa prospettiva 3D che consiste nell'impostare una prospettiva centrale fissa e farla poi semplicemente scrollare a destra e a sinistra nel momento in cui spostiamo la macchina...al contrario di quando invece succede in Power Drift e Turbo Charge che usano lo stesso sistema. Infatti nel "motore grafico" di TOR le strisce della strada sono evidenti e si muovono in velocità ma non cambiano mai angolazione...fateci caso. Lo stesso sistema è stato usato in OR Europa e SCI 2. Nel sistema grafico di PD e di TC invece, la strada assume una vera prospettiva 3D nello spostare la macchina ma la zona di schermo destinata alla strada stessa è vuota e senza strisce che danno 'limpressione di movimento...per risolvere questo problema vengono posti oggetti ai bordi della strada che velocemente vengono animati opportunamente per dare la sensazione di velocità e prospettiva.

      Sullo Spectrum e Amstrad purtroppo la scelta della vera prospettiva 3D non è stata proprio a favore delle due conversioni, in particolare per l'Amstrad...e dire che queste macchine hanno sempre dato ottimi risultati in questo genere di giochi, vedi Enduro racer per Spectrum e Burning Rubber per Amstrad.


      Amiga e Atari ST? Visti di persona ai tempi che furono...mi sarei vergognato di presentare a qualcuno una conversione del genere dopo alcuni giochi spettacolari come i vari Lotus Turbo Esprit e F17.

      La Versione Mega Drive sicuramente merita punti in più rispetto all'Amiga e Atari ST...ma sinceramente preferisco il primo Out Run realizzato sulla console SEGA a 16 bit.

    • Gedeone de Infortunis
      #8
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      Burning Rubber è uscito solo su GX4000, il modello 464/6128, nel filone corsistico aveva invece come rappresentante di spicco l'ottima conversione di Chase HQ (un mezzo disastro le altre versioni casalinghe)

    • gekido_ken
      #9
      gekido_ken ha commentato
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      Originariamente inviato da Gedeone de Infortunis
      Burning Rubber è uscito solo su GX4000, il modello 464/6128, nel filone corsistico aveva invece come rappresentante di spicco l'ottima conversione di Chase HQ (un mezzo disastro le altre versioni casalinghe)
      Si infatti Burning Rubber Era integrata nella GX4000 ma fu pubblicata anche una versione cartuccia che girava benissimo sul CPC464...visto che l'hardware era quello!
      Chase HQ è un po' piu' veloce su Spectrum.

    • Gedeone de Infortunis
      #10
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      Originariamente inviato da gekido_ken
      Si infatti Burning Rubber Era integrata nella GX4000 ma fu pubblicata anche una versione cartuccia che girava benissimo sul CPC464...visto che l'hardware era quello!
      Chase HQ è un po' piu' veloce su Spectrum.

      ti sbagli, i modelli 464/6128 plus e il gx 4000(che di fatto era una console) avevano un hw differente, palette aggiornata a 4096 colori, scroll & sprites hw....e non mi risulta che esista una versione di Burning Rubber dedicata ai modelli "vecchi" (cpc 464/6128).
      Trovi una piccola recensione qua:


    • musehead
      #11
      musehead ha commentato
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      Ho Burnin Rubber per GX4000 e NON è integrato nella console, è piuttosto una cartuccia che veniva venduta assieme alla console. L'hardware dei GX4000 era uguale non al 464 standard ma la 464 Plus, uscito nel 1990.

      Detto per inciso: Burnin Rubber è un PESSIMO esempio di pseudo 3D, il gioco fa pena.

    • Ricki
      #12
      Ricki ha commentato
      Modifica di un commento
      Su youtube ho visto che turbo out run è stato convertito anche su FM town marty. domanda, che console è? se è una console

    • Bert
      #13
      Bert ha commentato
      Modifica di un commento
      FM town marty. domanda, che console è? se è una console
      E' una console derivata dall'hardware dei Fujitsu FM-Towns, una serie di computer giapponesi progettati espressamente per i videogiochi. Erano basati sulle cpu x86, il Marty mi pare solo sul 386, grafica simil VGA, sprite e scrolling hardware, nonché su un comparto audio incentrato sull'impiego del cd-rom. Nonostante le similitudini non erano dei pc compatibili perchè utilizzavano delle soluzioni hardware custom, anche se potevano girarci il DOS e Windows 95, oltre che una serie di sistemi operativi nativi basati su GUI. Ci sono molte valide conversioni provenienti dagli arcade, dai micro occidentali, in particolare: pc compatibili (MS-DOS) ed Amiga, ma anche da quelli propriamente più giapponesi come lo Sharp X68000 e il Nec PC-98. Hanno anche dei buoni titoli autoctoni. Per quanto riguarda il Marty, aveva anche un lettore floppy, oltre a quello cd-rom, giusto per garantire la compatibilità con i giochi pubblicati sui dischetti delle versioni desktop, ma anche per salvare semplicemente lo stato delle partite. Mi sembra che sia uscito in due modelli che differiscono solamente per la frequenza della CPU e la quantità di memoria. Diciamo che il discorso è analogo a quello dell'Amiga CD32, un'altra console basata sul cd-rom che mutuava l'hardware dei cugini Amiga 1200/4000.
      Ultima modifica di Bert; 31-08-2010, 19:32.

    • Avatar ospiti
      #14
      Ospite ha commentato
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      Originariamente inviato da Ricki
      Su youtube ho visto che turbo out run è stato convertito anche su FM town marty. domanda, che console è? se è una console
      quotando anche l'eccellente intervento di Bert molto competente, il marty è un pezzo di storia..nessun collezionista può esimersi a non averla

    • gekido_ken
      #15
      gekido_ken ha commentato
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      Originariamente inviato da musehead
      Ho Burnin Rubber per GX4000 e NON è integrato nella console, è piuttosto una cartuccia che veniva venduta assieme alla console. L'hardware dei GX4000 era uguale non al 464 standard ma la 464 Plus, uscito nel 1990.

      Detto per inciso: Burnin Rubber è un PESSIMO esempio di pseudo 3D, il gioco fa pena.
      Si infatti mi sono sbagliato...anche perché non ho mai avuto un amstrad ma solo visto da qualche amico e in occasioni promozionali.
      In ogni caso a mio parere non è per nulla pessimo se si considera che tutta quella animazione software (nonostante i 4096 colori) pesava gravemente sullo Z80. Le macchine avversarie avevano molti frames a seconda della posizione in prospettiva in cui si trovavano e ne venivano gestite parecchie contemporaneamente sullo schermo. Penso che la velocità di gioco ottenuta sia davvero ottimale visto la mole grafica da supportare. Anche se come ho potuto documentarmi vi erano delle migliorie handware queste non erano tali da fare la differenza estrema nei giochi , figuriamoci un gioco di corsa di quella mole grafica. La strada, gli oggetti a bordo schermo che erano animati benissimo, i dettagli del fumo che fuoriesce da qualche vettura in panne o dalle nostre gomme che stridono in curva...sono tutti dettagli bellissimi in un piccolo hardware come quello.
      Ultima modifica di gekido_ken; 31-08-2010, 20:13.

    • cino77
      #16
      cino77 ha commentato
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      solo 8.5????????????per un classico immortale!!!!!!!!!!!!!!

    • Gedeone de Infortunis
      #17
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      Burning Rubber non era poi cosi' male...certo, non velocissimo e graficamente piuttosto ripetitivo (anche se il passaggio giorno/notte, pur non essendo come lo avremmo visto su un Snes, sfoggiava in una lentissima sequenza un numero di gradienti cromatici che macchine come il Pc Engine o il Megadrive, per limiti delle rispettive palette non sarebbero riusciti a riproporre), ma la fluidità era più che buona considerando il numero di elementi sullo schermo e il fatto che il GX4000 non disponeva di zoom HW.

    • MacDLSA
      #18
      MacDLSA ha commentato
      Modifica di un commento
      OTTIMA recensione per un coin-op "storico" ! Unico neo, se così si può chiamare, del gioco è proprio il fatto di essere il seguito di un titolo ancora più storico... fatto che lo fa indubbiamente "vivere" un filo "nell'ombra" del suo predecessore...

      La conversione su C=64 è un capolavoro !
      E il SID sfoggia qui una grinta, una verve e, in generale, delle prestazioni il cui risultato resterà per sempre nella storia degli home computers !

      Burning Rubber su GX4000 ?
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Nome:   BurninRubber_GX4000.png 
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ID: 197018

      Puah !


      QUESTO è il vero Burnin'Rubber...
      Spoiler:
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Nome:   BRUBBER.jpg 
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    • arblu
      #19
      arblu ha commentato
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      OTTIMA recensione per un coin-op "storico" ! Unico neo, se così si può chiamare, del gioco è proprio il fatto di essere il seguito di un titolo ancora più storico...
      Ti ringrazio MacDLSA.
      E' esattamente questa la ragione per cui ho dato "solo" 8.5 al gioco non certo per sminuirlo.
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