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R-Type - Amiga

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  • R-Type

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ID: 238671Il brand R-Type è visto dalla maggioranza dei videogiocatori come anello di congiunzione tra la pura essenza shoot’em up e la clonazione della stessa. R-Type è un titolo storico, non ci sono dubbi in merito. Convertito per la stragrande maggioranza dei sistemi esistenti è riconosciuto anche come uno dei più imitati della propria specie. Questo perché ha lasciato ai posteri diversi tasselli divenuti poi fondamentali per qualsiasi shoot’em up che si rispetti. Non voglio comunque dilungarmi nel parlare di R-Type in modo generico, poiché su questo stesso sito troverete diversi approfondimenti fatti da colleghi per svariati sistemi (nonché per il coin-op originale), ma solo soffermarmi sulla conversione Amiga avvenuta nel 1989 per merito dei Factor-5.

    Questo talentuoso gruppo di coders tedesco, che di lì a poco avrebbe convertito su Amiga il mitico Turrican che spopolava su C-64, si affermò prima con questa degna conversione di R-Type, non certo perfetta, ma con la quale misero subito in mostra buone doti di programmazione.

    Come dicevo, R-Type versione Amiga non è un prodotto impeccabile, anche se, a ben vedere, l’imperfezione andrebbe ricercata più nella fedeltà della conversione che in una cattiva programmazione. I difetti di questo videogioco, infatti, non sono altro che semplici e (lasciatemelo dire) stupide dimenticanze rispetto all’originale da sala giochi, ma anche in confronto ad altre trasposizioni per sistemi molto meno performanti di Amiga. Mancanze perlopiù grafiche che lasceranno solo l’amaro in bocca, soprattutto in relazione ad una più che possibile conversione perfetta, facilmente ottenibile grazie alle caratteristiche della macchina ospitante.

    Nella versione Amiga di R-Type manca qualsiasi tipo di parallasse presente nella versione originale. L’effetto risucchio della nostra arma speciale chiamata “beam” è qui magicamente sparito. Tanti fondali sono stati rimossi, tipo quello del terzo livello che fa da contorno alla mega astronave nemica che tentiamo di abbattere. Quest’ultima presenta meno parti da distruggere con una marcata semplificazione della sua eliminazione, del resto, è tutto il gioco in generale ad essere stato oltremodo semplificato. R-Type coin-op non è certo impossibile da domare, ma richiede buona esperienza da videogiocatore navigato e minuziosa padronanza del nostro caccia in movimento. La versione qui testata ne mantiene in parte le soluzioni scenografiche, ma ne dimezza drasticamente il contenuto. Altro esempio esplicativo: il verme meccanico che affronteremo nel secondo livello è notevolmente più corto anche se confrontato con la versione Atari ST. Tutta la grafica si mantiene e non supera i sedici colori contemporanei in video, altra nota dolente che ne afferma lo status di conversione discutibile. Queste appena descritte sono tra le mancanze più evidenti della conversione Amiga ma, purtroppo, non le uniche. L’occhio attento del giocatore più esperto, difatti, non tarderà a trovare tutte le piccole differenze dalla controparte originale.
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    Ma R-Type è sempre R-Type, ed anche questa conversione ne ingloba l’indubbia qualità. Impugnate uno joystick e cominciate una partita, solo cosi potrete percepirne l’estrema giocabilità. Giocabilità che vi delizierà mentre distruggerete orde nemiche con l’armamentario al massimo, ma che ugualmente colpirà allo stomaco una volta persa una delle vite a disposizione, fiondandovi direttamente all’ultimo checkpoint raggiunto, perlopiù indifesi e spogli di qualsiasi power-up in precedenza raccolto. Per fortuna, come già accennato, il gioco è stato abbastanza semplificato, quindi recuperare il nostro “force pod” (l’arma che oltre ad attaccare può farci da scudo) e relativi potenziamenti non sarà mai arduo e frustrante come potrebbe sembrare. La giocabilità pur rivelandosi sin da subito alta, cammina di pari passo con l’evoluzione dell’arsenale di attacco. Una volta potenziati a dovere e assimilate le giuste meccaniche di gioco, avremo l’impressione di essere pressoché indistruttibili, con la reale conseguenza di poter portare a termine l’intera missione senza mai perdere una delle vite a diposizione, ma basterà una piccola distrazione nei livelli avanzati per ritrovarsi spogli di tale potenza di fuoco, facendoci sudare, di lì in poi, le proverbiali sette camicie pur di restare in vita e cercare di recuperare le armi perse dopo la dipartita.

    Tecnicamente, i Factor-5 hanno svolto un egregio lavoro donando al gioco uno scrolling sempre fluido (seppur minato da sporadici rallentamenti), grafica ben definita e stranamente tondeggiante (pur se limitata a soli sedici colori), nonché sonoro di qualità. Il lato musicale prende le distanze lasciando dietro tutte le altre conversioni, deliziando il nostro udito con un brano iniziale ad opera di Chris Huelsbeck altamente d’impatto. Anche durante la partita potremmo ascoltare varie tracce ben riproposte delle song originali che, pur non essendo nulla di sconvolgente, ben si prestano all’azione e sono di quelle che restano impresse nella mente portandoci a fischiettarle spesso e volentieri.

    Nota:
    • Una stramba disavventura ha preceduto il lancio di R-Type nel mercato degli home computer a sedici e otto bit. I diritti di conversione furono acquistati inizialmente dalla Activision, ma quest’ultima fu battuta sul tempo dalla Rainbow Arts che, intanto, lanciò sul mercato un clone spudorato di R-Type dal nome di Katakis. Dopo un’accesa disputa tra i due marchi, Katakis fu giustamente ritirato dal mercato, ma fu la stessa Rainbow Arts a produrre il porting della versione Amiga di R-Type e non più Activision. Quest’ultima si sarebbe comunque accaparrata in seguito i diritti di conversione per il secondo capitolo. Mah!


    COMMENTO FINALE


    Nel 1989, sulla bocca degli Amighisti era cucito un solo nome: Menace. Quando nel 1992 usci Project-X, questi prese di sana pianta il trono di re degli shoot’em up del mondo Amiga. Nel mezzo c’è R-Type. Capolavoro partorito originariamente dalla Irem, cui si deve gran parte di tutto ciò che conosciamo in materia di shooter a scorrimento orizzontale. Bistrattato nella sua conversione Amiga, mantiene tutt’oggi una fresca e genuina giocabilità, uno stuzzicante e intelligente gameplay e una sufficiente esposizione tecnica. Da sottolineare la stupenda intro music creata da Chris Huelsbeck, che da sola riesce ad innalzare il livello dell’intera produzione. Titolo d’indubbio valore storico di cui consiglio il ripescaggio, soprattutto a chi possiede la voglia e l'interesse giusto nel percorrere un corretto viaggio a ritroso nel tempo a bordo del retrogaming più puro.


    Maurizio"Amy-Mor"Tirone




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    • Avatar ospiti
      #1
      Ospite ha commentato
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      Sono d'accordo con la review...ritornare a scoprire il retrogaming più puro, soprattutto negli shumps

    • Bert
      #2
      Bert ha commentato
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      Mah... R-Type per Amiga non è ricordato come una delle conversioni migliori... Facendo le debite proporzioni, la versione per Commodore 64 è molto più impressionante: parallasse, scandalosamente assente sull'Amiga, in generale più effetti grafici ed una soundtrack migliore. 6,5 giusto perchè in fondo il gioco è pur sempre quello.

    • AlextheLioNet
      #3
      AlextheLioNet ha commentato
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      Sono d'accordo con il voto... una discreta conversione SE si tiene conto che nel 1989 erano ancora comuni i porting diretti da Atari ST... in particolar modo se si parlava di arcade (e quindi poteva andare, molto, ma MOLTO peggio... basti pensare alla conversione di Double Dragon -realizzato nello stesso anno di R-Type-).
      Se non altro è tutto apprezzabilmente fluido, BGM e FX sono ben realizzati e la giocabilità è sostanzialmente in linea con il coin-op.
      Per avere al tempo un porting dotato di una resa grafica molto più vicina all'originale non si poteva fare a meno di rivolgersi alle DUE Hu-Card del notevole R-Type su PC Engine o al dischetto del capolavoro Irem nella sua praticamente perfetta "reinpixellazione" su Sharp X68000.
      Fantastica in ogni modo la musica dei titoli firmata dal grande Chris Huelsbeck (brano esclusivo della versione per il 16 bit Commodore... un po' come la title music di R-Type su C64 -Huelsbeck / Vaca-)... la ricordo come la principale "responsabile" della mia passione per la chip music: tutto nacque dall'ascolto di quel brano (in stereo -monitor Commodore-) sul nuovo home computer beige di un mio "amigo"...

    • musehead
      #4
      musehead ha commentato
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      Per il voto è tutto relativo al peso che si vuol dare al valore dell'originale. Anche nella rece viene ben evidenziato che è tutt'altro che un arcade perfect. Tuttavia, è decentemente fluido, la grafica somiglia abbastanza all'originale... ci possiamo (anzi, ci potevamo) accontentare

      Piuttosto quello che è un po' traumatizzante è la differenza qualitativa della colonna sonora tra intro e ingame, quest'ultima per me abbastanza insulsa.

    • gORE70hp
      #5
      gORE70hp ha commentato
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      cosa intendi con la prima frase?

    • Winze
      #6
      Winze ha commentato
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      A proposito shmup, colonne sonore e 1989: nello stesso anno i Bitmap Brothers pubblicavano Xenon 2 Megablast con BGM di Bomb the Bass!

    • maxtex74
      #7
      maxtex74 ha commentato
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      Anche io ricordo che non fu una delle migliori conversioni,comunque passabile ,anche perchè derivava dalla Atari ST.

    • Avatar ospiti
      #8
      Ospite ha commentato
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      Originariamente inviato da Winze
      A proposito shmup, colonne sonore e 1989: nello stesso anno i Bitmap Brothers pubblicavano Xenon 2 Megablast con BGM di Bomb the Bass!
      grande Xenon 2 con i Bitmap Bros

    • AlextheLioNet
      #9
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da maxtex74
      Anche io ricordo che non fu una delle migliori conversioni,comunque passabile ,anche perchè derivava dalla Atari ST.
      Senz'altro il coder Amiga Holger Schmidt (lo stesso di Turrican) utilizzò il codice della versione Atari ST come riferimento ( http://www.atarilegend.com/games/gam...hp?game_id=242 ... vedi commenti...), ma R-Type su Amiga è stato in ogni modo riprogrammato per valorizzare sia pur parzialmente le specifiche del 16 bit Commodore (si vede dalla generale fluidità di scrolling e sprites -latitante su Atari ST-).
      Fra l'alto i team sono diversi: Images Design su Atari ST e Factor 5 su Amiga.

    • AlextheLioNet
      #10
      AlextheLioNet ha commentato
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      Chi volesse giocare a questa versione Amiga di R-Type può scaricarla legalmente dal sito della Factor 5 ( sezione "downloads": http://www.factor5.de/downloads.shtml ) che lo ha ufficialmente "declassato" (commercialmente parlando) ad abandonware
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 26-07-2010, 11:05.

    • Avatar ospiti
      #11
      Ospite ha commentato
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      bene, grazie dell'info

    • daryuss
      #12
      daryuss ha commentato
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      Lo recensirete Hybris Amiga? Era uno di quei pochi giochi che meritava di essere riconvertito al contrario: da versione casa a versione coin-op! Strano che non è stato inserito (ai tempi) nella lista dei giochi dell' Arcadia System!

    • Amy-Mor
      #13
      Amy-Mor ha commentato
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      Originariamente inviato da daryuss
      Lo recensirete Hybris Amiga? Era uno di quei pochi giochi che meritava di essere riconvertito al contrario: da versione casa a versione coin-op! Strano che non è stato inserito (ai tempi) nella lista dei giochi dell' Arcadia System!
      http://www.amigahistory.co.uk/arcadia.html
      Gran shooter Hybris, cui, però, ho sempre preferito Battle Squadron. Quindi da parte mia c'è poco approfondimento verso il titolo da te richiesto per farne una recensione.
      Chissà, potrei metterci le mani su in un futuro proximo...
      Peacez!

    • AmigaMagic
      #14
      AmigaMagic ha commentato
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      Strano che ad alcuni non vada a genio la versione Amiga della colonna sonora di R-Type, specie del primo livello. Io, viceversa, trovo che sia in assoluto la migliore interpretazione della versione originale... Una colonna sonora ben ritmata e perfettamente integrata con l'azione e gli effetti sonori del gioco (quanto adoravo gli fx delle esplosioni).
      Per quanto riguarda il gioco in sé, probabilmente se i Factor 5 l'avessero realizzato un paio d'anni più tardi, avendo molta più esperienza alle spalle, e potendo dedicare maggior cura alla versione Amiga nel suo complesso, ne sarebbe venuta fuori una conversione quasi pixel-perfect. Tutto sommato, però, devo dire che, pur non essendo una conversione eccellente, lo scrolling e le animazioni erano fluidissime (cosa rara, a quei tempi, perché si tendeva a fare porting diretti da ST), la grafica decente, e tutto lo spirito del coin-op era rimasto inalterato in questa sua incarnazione su Amiga.
      Sicuramente era programmato molto meglio questo che il suo seguito, R-Type II, il quale aveva mantenuto il parallattico in alcune occasioni, ma a discapito di un framerate altalenante ed animazioni più approssimative (nonché una grafica un po' più dozzinale rispetto al predecessore).

      Ad ogni modo, per me, il miglior shoot'em up orizzontale su Amiga non era rappresentato certo da Project-X (tipico esempio di tutta grafica e poca sostanza) ma dall'incredibile Apydia... Un gioco, quest'ultimo, che sfruttava ottimamente i chipset custom dell'Amiga ma, soprattutto, che era dotato di una giocabilità (oltre che una grafica) da console, grande varietà ed ottimo level design. E non dimentichiamo la bellissima colonna sonora ad opera del sommo: Chris Hulsbeck...
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