Forte di un gameplay prossimo alla perfezione e di un “roster” particolarmente ampio ed azzeccato, l’originale KOF98 dispone a tutt’oggi di un nutrito stuolo di fan, tanto da essere considerato da molti come il miglior esponente di questa lunghissima serie.
Andare a mettere mano su di un simile mostro sacro rappresenta, ovviamente, un terreno ricco d’insidie, capace di garantire a priori un buon dato di vendite, ma anche di prestare il fianco a tutta una sequela di critiche da parte di quell’utenza più tradizionalista ed intransigente.
Nel voler rassicurare quest’ultima tipologia di giocatori, diciamo subito che il tanto temuto tradimento non ha avuto luogo, dato che il qui presente remake va a toccare quasi esclusivamente i contenuti dell’opera originale, lasciandone praticamente inalterate le più che consolidate meccaniche.
Una volta caricato il dischetto sulla nostra fida PS2 verremo immediatamente accolti da un rinnovato filmato introduttivo, il quale, grazie ad una galvanizzante musica d’accompagnamento, traghetterà un ben disposto giocatore verso un menù delle opzioni particolarmente ricco. Oltre alle ormai canoniche modalità arcade, singolo, VS e training, potremo infatti accedere all’originale versione AES/MVS, partecipare ad una serie di sfide in grado di svolgere anche la funzione di tutorial, impostare un nostro personalissimo stile di combattimento denominato “Ultimate” e, cosa assai più interessante, modificare a nostro piacimento la colorazione di qualsivoglia personaggio sulla falsariga di quanto già visto nell’ottimo Capcom Vs SNK 2. Una volta arrivati nella schermata di selezione avremo inoltre un’altra graditissima sorpresa. L’ottimo cast di partenza composto dalla bellezza di 51 elementi schizza infatti per l’occasione all’incredibile cifra di 64. Numero, quest’ultimo, che pur includendo ben 19 versioni alternative di altrettanti lottatori rimane ugualmente impressionante.
Oltre ad una discreta opera di limatura, indispensabile per bilanciare il rinnovato parco combattenti, l’unica vera novità all’interno del gameplay risiede nell’inserimento in un terzo stile di combattimento, che si andrà ad affiancare ai canonici “advance” ed “extra”. Come già accennato in precedenza, tale sistema denominato “Ultimate” potrà essere settato liberamente dal giocatore, andando a miscelare a proprio piacimento qualsiasi caratteristica dei restanti due. Sarà così possibile accumulare più super come nell’”advance” effettuando al contempo la schivata sul posto dell’”extra” e così via. Si tratta, come potete ben vedere, di accorgimenti apprezzabili quasi esclusivamente dai patiti della serie, categoria alla quale il gioco appare chiaramente indirizzato.
Una cosa che invece non potrà non far piacere a tutti è sicuramente il leggero miglioramento dell’intelligenza artificiale. Sebbene su questo fronte il titolo si attesti ancora ad anni luce di distanza dai migliori esponenti del genere, denotando sempre un’eccessiva facilità della modalità single-player, il sensibile passo in avanti compiuto in tale direzione saprà ora offrire diverse ore di sano intrattenimento al giocatore meno esigente. Segnaliamo infine la totale mancanza di una story-line in grado di dare senso al continuo susseguirsi di combattimenti. Come l’edizione originale, anche il qui presente remake risulta infatti strutturato come una sorta di dream-match del tutto svincolato dalla normale “continuity” della serie. Una volta terminato il gioco ad attenderci ci sarà pertanto solo una lunga carrellata di immagini raffiguranti i diversi lottatori. Aspetto, quest’ultimo, sul quale ci saremmo aspettati a distanza di dieci anni una cura sicuramente maggiore.
Tecnicamente parlando non c’è molto da dire. Il titolo appare infatti come l’esatta riproposizione della versione datata 1998, eccezion fatta per i fondali, ai quali sono stati aggiunti alcuni elementi in 3D che non aggiungono poi molto dal punto di vista qualitativo. Un vero peccato se si pensa allo splendido lavoro svolto in questo campo sul precedente KOF94 Re-Bout, il quale proponeva una grafica interamente ridisegnata in una risoluzione nettamente maggiore.
Complessivamente mi sento di promuovere, anche se non a pieni voti, il qui presente rifacimento operato dalla SNK/Playmore, il quale ha il doppio merito di rappresentare sia un acquisto obbligato per i tanti patiti della serie che il miglior titolo d’ingresso per qualunque neofita. Il non aver saputo valorizzare al 100% una così apprezzata base di partenza lascia comunque adito a più di qualche recriminazione in quanto un comparto tecnico più vicino agli standard odierni ed una IA ulteriormente migliorata ne avrebbero sicuramente fatto un campione nel suo genere.
Emiliano "MasterGen" Valori