Continua la marcia di avvicinamento al Natale, che dopo un frizzante Settembre propone un'altra mensilità appetitosa e particolarmente influente per il futuro.

Partendo al solito dai cari personal computer, troviamo Zax: the Alien Hunter, vagamente ispirato ai titoli Origin della serie Crusader, in cui, in una rappresentazione totalmente bidimensionale, dobbiamo trovare la nostra strada su un pianeta sul quale siamo precipitati e l'esperienza non si rivelerà malaccio, anche se tecnicamente ed artisticamente non c'è da esultare. Trade Empires è un gestionale della Eidos che non avrebbe nulla di particolare se non fosse per la notevole escursione temporale dei suoi scenari, che spaziano dalla Londra ottocentesca alla Cina di oltre due millenni fa, anche se le meccaniche sono poi piuttosto fedeli a quelle classiche del genere. Dopo tredici anni ritorna Pool of Radiance, un tempo un gioco di ruolo della SSI che viene qui riproposto in forma isometrica (e con uno storyboard differente) dalla Ubisoft, la quale non riesce però ad accontentare molti a causa di una giocabilità precaria. Graficamente molto simile è Throne of Darkness, che come gameplay è invece più riconducibile a Diablo, del quale sembra davvero una variante in salsa nipponica e non è un caso che il designer principale sia un ex-Blizzard, il quale non è purtroppo stato capace di riproporne lo straordinario carisma. Molto di nicchia è Sub Command della Sonalysts per conto della Strategy First, un simulatore di sottomarino molto complesso ed esteticamente grezzo che richiede molta dedizione per essere padroneggiato e apprezzato. Si dimostra molto longeva la serie di The Incredible Machine, che con Even More Contraptions raggiunge la sua quinta installazione, portando con sé la possibilità di condividere su internet i livelli personalizzati tramite un sistema che purtroppo oggi non è più funzionante, ma il gameplay rimane comunque quello di sempre. Partendo dal remake del film originale, viene programmato il tie-in di Planet of the Apes, titolo di azione in terza persona con alcuni elementi di stealth ed avventura, ma ripercorrere le gesta viste al cinema secondo il lavoro della Visiware non è proprio un granché.
Arriva anche su PC uno dei titoli più bizzarri conosciuti sulla Dreamcast: Typing of the Dead, in cui dobbiamo affrontare i livelli di House of the Dead ammazzando i nemici scrivendone il nome sulla tastiera! Originalissimo ed utile per impratichirsi con la digitazione, in pratica un piccolo cult.
Torna Red Alert 2 con l'espansione Yuri's Revenge, come sempre molto godibile e focalizzata sul cattivone della serie. Per uno strategico in tempo reale inedito bisogna invece rivolgersi a Real War: Air-Land-Sea, prodotto di successo ma forse solo per il nome accattivante, dato che tecnica e giocabilità sono banali come pochi.
Jack Orlando è un'avventura grafica dal forte sapore di budget a causa di una grafica a tratti molto umile ed anche sceneggiatura ed enigmi non sono irresistibili, tuttavia rappresenta un'uscita significativa per una categoria in affanno. The Weakest Link, invece, interessa davvero a pochi, dato che è basato su un TV quiz anglofono, ma non c'è da disperarsi dato che l'adattamento videoludico non è trascendentale. Graditissimo, invece, il ritorno dei Mythos Games, gli autori di UFO: Enemy Unknown, che non potendo lavorare su un nuovo episodio della serie ripiegano sul fantasy con Art and Magic, ma nonostante la qualità rimanga più che buona, non raggiungono i fasti del passato. Apprezzabile lo sforzo della Core Design di “uscire dal tunnel” di Lara, infatti provano a cambiare aria inventandosi Project Eden, action-adventure futuristico in cui risolvere alcune situazioni sfruttando le gesta di quattro character, ma non viene certo considerato un capolavoro. Da citare anche Ballistics del team GRIN AB, che viene considerato da molti il racing game più veloce di sempre, così veloce che non ci sono gare da vincere ma solo tubi da attraversare come fulmini: un'esperienza da provare.
Fenomenale è invece Civilization III, ma anche Dark Age of Camelot è stato un MMORPG dei più importanti che ha fatto storia ed è risultato uno dei titoli più influenti fra i giochi di ruolo di massa.


In Giappone circola già il GameCube, ma la Nintendo occidentale pensa ancora al vecchio 64 che con Madden NFL '02, ottimo prodotto, segna almeno la presenza.

La Dreamcast, nel frattempo, continua a proporre i suoi titoli di commiato, ma che giochi! NBA 2K2 è una simulazione cestistica della Visual Concepts di primissima qualità, tra le migliori in assoluto dell'intera generazione e non a caso convertita poi anche su console concorrenti, e medesimo destino c'è per Virtua Tennis 2, splendido prodotto di successo anche in sala giochi. Di una certa importanza è anche Bomberman Online, non tanto per la popolarità del character in sé quanto piuttosto per la possibilità di sfidarsi in locale quanto su internet.

Dopo un esaltante Settembre, la Playstation 2 non intende riposarsi visto l'arrivo di nuova concorrenza e con GTA 3 archivia uno dei successi commerciali più importanti della storia, ma Devil May Cry e Soul Reaver 2 non è che vadano male. Time Crisis 2 è lo stesso rail shooter visto in sala giochi, convertito perfettamente ma senza spremere il nuovo hardware e con i limiti soliti per un genere poco longevo fra le mura domestiche. Dagli arcade c'è anche l'arrivo di Arctic Thunder della Midway che ci permette di correre con motoslitte sulle neve, ma è corto e neppure troppo esaltante. Okage: Shadow King è un tentativo della Sony di rinfoltire le file dei JRPG, ancora piuttosto sguarnite, con un prodotto che punta molto sull'aspetto umoristico e poco sul gameplay, ed alla fine può risultare simpatico e poco più. Kessen 2 segna il ritorno della strategia bellica di uno dei titoli di lancio della PS2, ma stavolta si dedica ai conflitti cinesi e si distacca maggiormente dalla fedeltà storica, arrivando ad includere persino le magie. F1 2002 è l'annuale appuntamento della Electronic Arts con Ferrari e compagnia che, pur non soffrendo di particolari difetti, rimane a debita distanza dai migliori simulatori di queste celebri competizioni. Batman: Vengeance della Ubisoft si basa sui cartoni animati dedicati all'eroe mascherato ed è il solito beat'em up, ma l'uomo-pipistrello stavolta non trasuda molto carisma. Uno dei film più famosi del momento riceve il suo doveroso tie-in ma The Mummy Returns è una pessima copia delle avventure di Lara, carente tanto tecnicamente quanto ludicamente. Davvero poco interessante è anche Paris-Dakar Rally con il quale la Acclaim fallisce miseramente nel tentativo di riproporre in maniera decente la famosa gara intercontinentale. Bass Strike è un gioco di pesca, e neppure eccezionale, come al solito per appassionati dell'ittica, ma quanti ce ne saranno? Kinetica è un racing game, ma è interessante soprattutto per un altro motivo: è il titolo di debutto degli studi di Santa Monica, quelli di God of War, che in questo caso danno principalmente un buon saggio di tecnica, mentre il divertimento non è travolgente. Partito dall'Amiga e passato persino dal Mega CD, Thunderhawk della Core Design rispunta con un episodio in tre dimensioni reali sottotitolato Operation Phoenix, ma se questo si è rivelato il capitolo conclusivo della serie è anche per colpa di una qualità criticabile. La Namco raggiunge risultati encomiabili nella serie Ace Combat con la quarta installazione, Shattered Skies, che vanta una grafica strepitosa e missioni adrenaliniche. Supercar Street Challenge è invece il tentativo, non fortunato, della Activision di irrompere nel mondo delle simulazioni automobilistiche, ma pensare di competere con GT3 con questo prodotto è a dir poco un sogno. Molto meglio affidarsi al vecchio Tony Hawk che con Pro Skater 3 raggiunge il picco forse più alto dell'intera saga in virtù di controlli perfetti, buona tecnica, esaltante colonna sonora e un treno di modalità di gioco. Uno degli sviluppatori più influenti nel genere delle simulazioni di volo prepara il suo addio con un'uscita purtroppo da dimenticare, dato che Top Gun: Combat Zones della Digital Integration è un titolo fin troppo arcade e approssimativo per rendere omaggio alla gloriosa storia del team. Sempre generoso, infine, lo sforzo della Electronic Arts nel proporre adattamenti dei più celebri sport, ma NBA Live 2002, pur non essendo cattivo, viene annichilito dal 2K2 contemporaneamente lanciato su Dreamcast e previsto anche sulla macchina Sony.

La PSone vale ancora la pena di essere accesa per giocare a Ralph il Lupo All'Attacco, dove sarà compito del giocatore aiutare l'affamatissimo predatore a rubare qualche pecora in un puzzle game di azione originale e molto divertente. Meglio del previsto è anche X-Men: Mutant Academy 2, un picchiaduro ad incontri tridimensionale in cui controllare i celebri personaggi della Marvel, che non sarà al livello dei crossover Capcom, ma si difende. Proprio della Capcom è invece One Piece Mansion, che non c'entra nulla col noto cartone animato e si configura come un caotico puzzle-game in cui bisogna occuparsi di una palazzina con inquilini che hanno determinate esigenze da soddisfare con item in forma di caselle, ma è davvero terribile da spiegare (anche da giocare, purtroppo). C'è una ghiotta occasione per i retrogamer: arriva Castlevania Chronicles, nientemeno che il remake dello strepitoso Akumajou Dracula per PC-Engine CD, qui riproposto con nuovi arrangiamenti musicali ed una grafica ricolorata. Spider-Man ritorna a solcare i tetti delle metropoli con Enter Electro in cui gli tocca disfarsi dell'ennesimo megalomane che vuole dominare la galassia in un action game carino e nulla più.

Chiudiamo con la consueta infornata per GameBoy Advance, che parte con una conversione di Turn and Burn per Super Nintendo, spettacolare simulatore di volo arcade della Absolute Entertainment, rinominata in F-14 Tomcat che non sfigura neppure nella sua versione portatile. Anche qui troviamo l'Uomo Ragno con Mysterio's Menace, un platform con una forte componente da picchiaduro molto brillante e apprezzabile anche tecnicamente. Final Fight One è la conversione del superclassico beat'em up che, per quanto immortale, forse non doveva essere proposto a prezzo pieno. Terzo esponente mensile della stessa categoria è X-Men: Reign Apocalypse, che si distingue però per un ritmo piuttosto blando che danneggia un po' la restante buona qualità generale. Terminiamo con la coraggiosa scommessa della Namco che porta sull'handheld Nintendo il suo Klonoa, che quindi con Empire of Dreams passa alla grafica bitmap, ma la perdita della tridimensionalità non è dolorosa, dato che il gioco aveva meccaniche 2D, e si rivela un gran bel titolo.