Lo scopo del gioco è solo quello di darvi la possibilità di correre con un’auto sportiva, non ci sono avversari particolari, non c’è un sistema di upgrade della vostra vettura, dovete solo guidare, evitare le altre vetture ed arrivare alla fine del tracciato entro il tempo che il gioco mette a disposizione.
L’auto che potrete guidare sarà solo una, sul libretto di istruzioni e sulla copertina del gioco non viene specificato quale modello di auto sia, ma a guardarla, sembra tanto una Ferrari Testarossa cabrio.
Iniziando il gioco si ha la possibilità di scegliere tra 3 accompagnamenti musicali (Splash Wave, Passing Breeze e Magical Sound Shower) e poi si parte.
Per finire il gioco è sufficiente terminare in tempo 5 tracciati consecutivi, su un totale di 15. Al termine di ogni tracciato vengono regalati alcuni secondi in più, utili per affrontare il percorso successivo. Qualcuno di voi si starà chiedendo per quale motivo sono presenti 15 possibili percorsi quando basta superarne 5 per finire il gioco. Il motivo è semplice: alla fine di ognuna di queste "strade", è presente un "bivio" che dà la possibilità di scegliere il percorso preferito, migliorando di fatto, la varietà di situazioni dispensate da Out Run.
La macchina non può mai rompersi: quando ci si scontra con le auto si ha solo una diminuzione della velocità e una sterzata obbligatoria casuale oppure un giro completo su noi stessi; quando invece si impatta con un elemento dello scenario si ha un ribaltamento con successivo, temporaneo, arresto della corsa.
L’auto ha solo 2 marcie, una per partire (L) e l’altra per correre (H), per cambiarle bisogna agire sul tasto direzionale premendo “su” per inserire la seconda o “giù” per inserire la prima.
Rispetto al coin-op questa conversione perde sotto tutti i fronti, ma se da un punto di vista tecnico la cosa è più che comprensibile, quello che da più fastidio è che anche sul fronte della giocabilità si perde qualcosa.
Questo è dato dal fatto che in sala giochi il titolo Sega offriva un volante, una pedaliera e una leva del cambio. Il volante permetteva di scegliere l’angolazione da dare alle ruote della propria vettura in modo che le curve larghe potessero essere affrontate girando poco il volante, sul master system si ha la croce direzionale che da "tutto a destra" o "tutto a sinistra", in questo modo si ha un controllo dell’auto poco preciso. Il sega master system aveva anche una specie di volante/manubrio denominato Handle controller (comprato a parte), ma anche con questo la situazione era la stessa. Anche la gestione delle cambio provoca qualche piccolo problemino, infatti a volte, curvando col dito si può premere troppo in diagonale, cambiando senza volerlo la marcia.
Penso che i programmatori non potevano fare di meglio, ma questo non vuole dire che bisogna ignorare i difetti appena descritti.
Continuando sui difetti: lungo i tracciati sono presenti, anche se non in misura eccessiva, salite, discese o cunette; durante la fase di discesa, che è realizza diminuendo la parte visibile di strada, sarà facile scontrarsi con una vettura che stiamo superando proprio perché in quel momento non possiamo vederla.
La parte grafica presenta un flickerio che va a colpire sia lo scenario sia le auto che dovremo superare. Non fraintendetemi non è un flickerio esagerato ma è comunque fastidioso e quasi sempre presente. Senza questo difetto la grafica sarebbe stata di buona fattura in quanto oltre ad essere molto varia e colorata, dà una bella sensazione di velocità, soprattutto considerando la console su cui gira.
Ognuno dei 15 tracciati presenta un panorama differente, e anche gli oggetti a bordo pista sono vari, lo stesso non si può dire per le vetture che supereremo che sono più o meno sempre le stesse.
La parte sonora è caratterizzata dalle 3 musiche selezionabili all’inizio, dagli effetti sonori delle gomme che stridono in curva e dal rumore degli scontri, il tutto fatto molto bene, anche se avrei preferito avere la possibilità di sentire anche il rumore del motore e qualche musica in più.
La giocabilità, pur con i difetti descritti è decisamente buona, insomma è un gioco divertente che non ha nessuna pretesa simulativa; ovviamente la difficoltà è anche data dal fatto che alcune curve si devono affrontare a velocità ridotta se non si vuole uscire di strada perdendo tempo prezioso.
La longevità non è alta ma è di sicuro aiutata dal fatto che, a seconda di quale sia l'ultimo percorso scelto, si assiste a uno dei cinque finali differenti, e dal fatto che si possono percorrere strade diverse per arrivare allo stesso traguardo. Ciò che favorisce ancora di più questo gioco è la buona rigiocabilità, infatti, anche se avrete finito il gioco e visto tutti gli scenari e tutti i diversi finali, di tanto in tanto una corsetta su una Ferrari insieme a una bella ragazza la si fa sempre volentieri.
Non è quel capolavoro del coin-op, ma rimane sempre un buon giochino di giuda con visuale dietro la vettura.
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