Alla Sega devono aver probabilmente pensato: “se loro se ne vanno in giro con Tetris e Mario perché noi non possiamo portarci in vacanza Sonic e Columns?”, quindi si misero al lavoro e, dopo qualche tempo, ne scaturì il Game Gear.
Originariamente concepito nel 1989 con il nome "Project Mercury", voleva essere la risposta al grandissimo successo riscosso dal Game Boy.
Ovviamente, alla base stava la volontà di non farsi sfuggire un mercato, quello delle console portatili, che rischiava di diventare un monopolio della rivale di Kyoto (cosa poi realmente accaduta).
Scopriamo insieme come è fatta questa “creatura elettronica” nata dalle menti dei progettisti Sega.
Tecnicamente, l’8-bit portatile era assolutamente superiore al suo diretto rivale. Primo fra tutti c'era lo schermo a colori retroilluminato che conferiva al gioiellino Sega un aspetto davvero all’avanguardia. Grazie a questo display, la console poteva permettersi di visualizzare fino a 32 colori contemporaneamente da una palette di 4096. Ad ogni modo, l'hardware del Game Gear era molto simile a quello del Sega Master System, tanto che era possibile giocare con quasi tutte le cartucce della console da casa su quella portatile tramite l’utilizzo di un apposito convertitore: il Master Gear Converter.
Rispetto al Sega Master System, questa macchina da gioco presentava, oltre che una palette più ampia, anche una risoluzione video inferiore. Questa caratteristica ha fatto si che molti titoli sviluppati per entrambe le console fossero sostanzialmente identici eccezion fatta per le dimensioni degli sprite, più grandi su Game Gear, e per la grandezza dell’area visualizzata su schermo, maggiore su Sega Master System, logici risvolti del cambio di risoluzione.
Visivamente, la creatura Sega aveva un'impostazione chiaramente opposta a quella Nintendo. Il Game Boy era perfettamente rettangolare e squadrato, di colore generalmente bianco e dall’impugnatura “verticale”; il Game Gear era sempre rettangolare ma molto più affusolato, di colore nero e dall’impugnatura “orizzontale”.
Il lancio è stato fatto prima sul mercato giapponese il 6 ottobre 1990 (19.800 yen) e successivamente, nel 1991, in Nord America (149.99 $), Europa e Brasile. In fine fu commercializzato anche in Australia nel 1992 ($150).
In Giappone, il nuovo portatile a colori, ebbe un'accoglienza molto tiepida per via dalla poca durata delle batterie che arrivavano ad un massimo di cinque ore di utilizzo con l’uso di sei batterie alcaline AA. Il problema maggiore era il costo che era di 19.800 yen contro i 12.800 yen del Game Boy al momento del lancio.
Anche sul mercato americano la differenza di prezzo tra i due principali rivali era notevole (149.99 $ contro 89.89 $) ma ebbe, comunque, maggiore successo rispetto al mercato Giapponese grazie, probabilmente, ad un’ottima pubblicità. Sugli altri mercati riscosse un discreto successo.
Riassumendo, i motivi per cui la console non ebbe il successo sperato sono:
-Le pile duravano troppo poco! Anche acquistando stilo ricaricabili la durata era davvero minima. Oltretutto, proprio in questo campo il paragone col Game Boy proprio non reggeva, visto che la macchina Nintendo poteva garantire una durata circa cinque volte superiore e con due pile in meno (sei pile per il Game Gear, quattro pile per il Game Boy).
-Il Game Gear, anche a causa delle sue doti hardware, aveva un prezzo elevato.
-L’uscita in ritardo rispetto al portatile della Nintendo ha presumibilmente influito in negativo.
La varietà e la qualità dei giochi non è mancata ma il volume dei titoli era complessivamente inferiore a quello del rivale. Tra i titoli più importanti segnalo le saghe di Sonic, Sonic Drift, Mickey Mouse e Wonder Boy, due episodi di Shinobi ben realizzati e usciti esclusivamente per questa console, Defender of Oasis, un’ottima conversione di Aleste, AX Battler, Lunar, Crystal Warriors, Devilish, Columns, F1, Fatal Fury Special, GP Raider, Pengo, Ristar, Baku Baku, tutti i titoli interessanti per Sega Master System.
Tra le periferiche, oltre al già menzionato Master Gear Converter, vanno ricordati il Tv Tuner, che permetteva alla console di trasformarsi in una televisione portatile da 3,2" con sintonizzatore analogico, e il cavo Gear to Gear, utile per collegare due Game Gear.
Nonostante la bruciante sconfitta nei confronti di Nintendo, il Game Gear, durante la sua carriera, riuscì a vendere oltre undici milioni di unità ed è comunque stato in grado di battere (commercialmente) altre console portatili. Infatti, altre case si sono cimentate nella lotta contro il Game Boy come, ad esempio, la Atari con il suo Lynx.
Purtroppo, va detto che dal Game Gear in avanti la Sega non riuscì più ad indovinare una console capace di riscuotere ampi consensi, iniziando così il suo lento ed inesorabile declino. Si può dire che l’ultima macchina di grande successo Sega sia stata il Mega Drive. Dopo il Game Gear infatti uscirono: Mega CD, 32X, Saturn, Dreamcast e altre meno importanti, tutte console di scarso successo commerciale.
Caratteristiche positive:
Schermo a colori.
Molti titoli di valore.
Hardware tecnicamente all’avanguardia.
Ottima visibilità dello schermo al buio o in condizioni di luce non forte.
Compatibilità (previo convertitore) con quasi tutti giochi per Sega Master System.
Caratteristiche negative:
Costo elevato.
Scarsa autonomia delle batterie.
Dimensioni e peso maggiori del Game Boy.
Scarsa visibilità dello schermo al sole.
Caratteristiche tecniche:
CPU: Zilog Z80 8-bit a 3.6 MHz
CPU video: custom TMS9918 (8-bit)
RAM: 8 KByte
RAM video: 16 KByte
Schermo LCD a matrice passiva retroilluminato a colori di grandezza 3,2"
Risoluzione video: 160x144 a 32 colori scelti tra 4096 disponibili
Audio: 3 canali tonali + 1 canale rumore bianco (l’audio era stereo se venivano usate le cuffie)
Presa Alimentatore Min 9V /12V 750mah / 1A
Jack Cuffia 3,5""
Supporto di memorizzazione del software: cartuccia
Informazioni aggiuntive:
-Il gioco più diffuso è stato Columns.
-Molti giocatori, tendevano a coprire l'altoparlante interno con la mano, disturbando di fatto il sonoro.
-La console non aveva un blocco territoriale. In questo modo era possibile acquistare software per continenti diversi ed usarlo sulla propria macchina.
-I titoli presenti al momento del lancio erano solo sette ma col tempo il parco software è arrivato a circa trecento titoli.
-La console ha avuto supporto da parte della casa madre sino al 1997.
-I primissimi modelli presentavano qualche piccolo difetto risolto tempestivamente dalla Sega.
Altre immagini:
Dario "Dariolino78" Lanzetti
..e poi non sono un nano...
dotto..
...sono brontolo...
FATE ATTENZIONE PERCHE' I TV-TUNER PAL-I ED ALTRI NON SONO ORIGINALI ITALIANI Aquistate solo i PAL B/G A (prima del passaggio al dgtv che renderà inservibili, cosamai contasse qualcosa per un collezionista, quelli PAL-I essendo "IMPORTATI inglesi" non avevano l'audio a causa della codifica diversa, ce ne sono molti in giro fate attenzione perchè c'è sempre qualche furbetto che visto il passaggio a codifica diversa prova a vendere a prezzo PAL-ITA oggetti, pur sempre di qualche valore, ma importati e quindi facilmente reperibili/meno costosi io come per altri post non faccio quotazioni. Chi sosterrà di averli comprati in Italia, se in buona fede, li avrà comunque comprati da qualcuno che li ha importati, cosa molto difficile perchè con i Pal-I si vedono solo le immaggini e nessuno allora avrebbe avuto il "malsano" interesse a comprarli per L'Italia, forse solo per viaggiare all'estero, ma la vedo Dura visto che poteva benissimo acquistarli ad un prezzo inferiore ovunque intendesse andare in questo caso nel Regno Unito e in Irlanda).
All'epoca era il piu caro con le sue 199.000 £ se acquistato singolarmente
Questo accessorio non è molto difficile da trovare (anche se rispetto alle vendite ha quotazioni eccessive).
Master Gear Converter: Un comodo adattatore per poter giocare ai giochi per Master System sul Game Gear (esistono due versioni MA SOLO LA PRIMA è stata realizzata da Sega mentre il Master System Converter 2, compatibile con una parte dei titoli non letti dal primo converter, lo troverete prodotto solo da, numerose, cd "terze parti")
All'epoca costava da listino 79.000 £
Questo accessorio è scarsamente reperibile.
Super Wide Gear: Una lente per poter ingrandire lo schermo del portatile Sega (Il Super Wide Gear era prodotto da Vic Tokai) aveva un coefficente di ingrandimento superiore rispetto al WideGear seguente.
All'epoca costava da listino 75.000 £
Questo accessorio è scarsamente reperibile
Wide Gear (questo è prodotto da Sega) questa lente, al contrario del Super Wide Gear, va necessariamente fissata al Game Gear con la vite acclusa
All'epoca costava da listino 49.000 £
Questo accessorio è abbastanza diffuso
Cavo Audio Video: questo era il cd. accessorio per professionisti veniva venduto (allora c'erano pochi tv color portatili) per collegare il videoregistratore o la videocamera al Game Gear attraverso l'uscita posta sul Tv-Tuner
All'epoca costava da listino 45.000 £
Questo accessorio è scarsamente reperibile
Battery Pack: direi veramente poco comodo anche se risolveva, non per moltissimo tempo difatti durava solo 3/4 ore di gioco, il probblema del Game-divora pile-Gear (quelli oggi in giro potrebbero avere probblemi con le batterie interne Nichel-Cadmio).
All'epoca costava da listino 120.000 £
Questo accessorio è abbastanza diffuso
L'alimentatore: In Italia è stato distribuito solo quello compatibile per tutte le prime console Sega in altri paesi (in particolare dal Regno Unito ma ha i tre connettori per presa, ce ne sono anche di francesi e tedeschi credo) invece si trova quello realizzato per GameGear con le scritte ad hoc in scatola
All'epoca costava da listino 45.000 £
Questo accessorio non è facile da trovare in scatola
Il Card Adaptor 1° Modello (ritirato nello stesso anno di uscita) un po raro da trovare. E' stato commercializzato per pochi mesi.
All'epoca costava da listino 45.000 £
Questo accessorio è scarsamente reperibile
Il Card Adaptor 2° Modello il più semplice da trovare.
All'epoca costava da listino 45.000 £
Questo accessorio è abbastanza diffuso
Il Gear-to-Gear: ovvero l'accessorio, secondo me, più utile fra tutti ( a parte il necessario alimentatore). Ci sono un po di giochi compatibili con la modalità 2 giocatori (li riconoscete dalla scritta in scatola o sulla cartucca 1 o 2 players). fra l'altro all'epoca era quello che costava di meno.
All'epoca costava da listino 39.000 £
Questo accessorio è abbastanza diffuso
Questo sta ad indicare che Sega aveva puntato molto su questa console
Ciao Robbey sono altmark di forumtg, sono contento che anche te piaccia il GG.
Eh... quella è parte della mia collezione del Game Gear (ho scritto io la recensione) la sto per ingrandire con altri accessori (gli accessori del GG mi hanno sempre particolarmente ispirato) che ho acquistato di recente. In questi giorni carico le foto sia della Car Antenna che del Tv-Auto Tuner con lo scan del manuale.
Sto ancora cercando due articoli hardware che mi mancano chissà...
Ciao a tutti
La storia delle battere è una boiata...quanto si riesce a giocare con una console portatile? 2 ore al massimo poi ti puoi anche togliere gli occhi! E comunque basatava portare via più pile! E comunque c'era il trasformatore.