Questa scure era stata portata al castello affinché proteggesse questa terra dal diavolo.
Un giorno, Titan, la Vipera della Morte, rubò la scure e la terra di Yura fu invasa da banditi. Gli abitanti di questa terra, incapaci di sconfiggere da soli il male che ormai aveva preso il sopravvento, si misero in attesa di un eroe che li potesse salvare.
L’eroe che arrivò fu il guerriero Tarik.
Tarik era esperto nell’uso della sua grossa spada e nessuno in tutta Yura era in grado di batterlo.
Prima di partire per recuperare la scure d’oro, Tarik si fermò al tempio. Il Sacerdote del tempio concesse a Tarik di portare con sé uno dei tre poteri magici delle divinità protettrici di Yura.
Oltre a questo il sacerdote rese Tarik in grado di resuscitare per 3 volte, prima di cessare definitivamente di vivere.
Da qui in poi il giocatore prenderà i comandi di Tarik e cercherà di riprendere la famosa scure a “suon” di fendenti.
Golden Axe per Sega Master System venne pubblicato nel 1989.
Il gioco in questione è un hack’n slash con ambientazione fantasy, che ha riscosso un grande successo nelle sale giochi di tutto il mondo, dando vita ad alcuni interessanti seguiti oltre che a numerose conversioni.
L’avventura si compone di 5 livelli inframezzati da brevi “zone” bonus.
Oltre a menare la spada, a lanciare avversari e a distribuire spallate (colpo con rincorsa), il nostro eroe, può contare su magie e creature fantastiche.
Le magie agiscono come “super colpi”. Questi colpi magici variano in aspetto e potenza massima e sono: terra, fuoco e tuono.
Le creature fantastiche sono strani animali cavalcabili, che permettono di utilizzare i loro tipi di attacco a nostro vantaggio, come ad esempi lanciare palle di fuoco o fare pesanti “sgambetti”.
Gli oggetti “utili” in questo gioco sono rappresentati dalla carne, che ripristina l’energia del barbaro e dai “vasi”, oggetti indispensabili per ripristinare o aumentare il potere magico a disposizione.
Questi preziosi aiuti sono in possesso di particolari nani, su cui scaricare abbondante violenza al fine di recuperare i tesori ambiti.
La conversione per la console a 8 bit di casa Sega non è entusiasmante quanto il coin-op.
Certo, questo fatto non è una cosa rara. Negli anni 90 le console erano tecnicamente molto inferiori ai cabinati arcade e ormai il Master System cominciava a non essere più al passo con i tempi. Malauguratamente però, ciò che rattrista, è il vedere un grande classico parzialmente rovinato da alcune precise e discutibili scelte dei realizzatori.
Prima fra tutti la decisione di eliminare la possibilità di giocare in 2. Probabilmente il povero Z80 dell’8 bit sega avrebbe rallentato troppo l’azione nel caso di un gioco a 2. Si poteva ovviare a questo problema diminuendo le dimensioni medie degli sprite o comunque ricorrendo a qualche altro “trucco” grafico. Invece niente, i programmatori hanno privilegiato l’impatto grafico a dispetto della giocabilità e della longevità.
Altra scelta discutibile è l’eliminazione di 2 personaggi. Nella versione originale vi è la possibilità di scegliere tra 3 eroi, qui è rimasto unicamente il barbaro che ha anche cambiato nome: da Ax Battler a Tarik.
Ognuno dei tre personaggi poteva contare su un diverso “potere magico”, su Master System, Tarik ormai solo, avrà la possibilità di scegliere quale “potere magico” preferisce.
Anche i controlli, pur risultando comunque buoni, danno l’impressione di essere leggermente più “legnosi” delle controparti arcade e megadrive.
La longevità del titolo, già compromessa dalla brevità dell’avventura (solo 5 livelli) è qui fortemente menomata dalla mancanza del gioco a 2.
Oltre a ciò Golden Axe propone una valutazione finale ad ogni giocatore. Se quindi, fosse stata presente l’opzione a 2 giocatori, sarebbe stato possibile giocare sfidandosi a chi è il più bravo.
Per queste motivazioni sono del parere che questa conversione non può ambire ai risultati ottenuti con altre macchine.
Fortunatamente non tutto ciò che contiene questa cartuccia è venuto male!
La grafica è assolutamente ben fatta, con personaggi enormi per la macchina che li ospita e un dettaglio che ricorda abbastanza bene i disegni della versione originale.
Particolarmente riuscite alcune illustrazioni color giallo oro e nero.
La realizzazione sonora ospita motivi musicali ben realizzati ed effetti sonori decenti.
Il divertimento non tarda ad arrivare ma come ho già spiegato è rovinato da alcune scelte.
Altre immagini: