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Z-Out - Atari ST

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  • Z-Out

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ID: 255682Un eccellente clone di R-Type

    Nei primi anni '90 l'influenza del capolavoro Irem sul sottogenere degli horizontal shooter è ancora molto forte. Sono infatti piuttosto comuni gli sparatutto a scorrimento laterale realizzati in questo periodo che evidenziano come gli sviluppatori non abbiano resistito al canto delle sirene rtypiane. Quando poi in un titolo le similarità con il celebre coin-op risultano evidenti, si tende ad etichettarlo come "clone" e non di rado tale qualifica assume un valore denigratorio.

    In realtà, la tendenza all'omologazione connaturata al genere consente di apprezzare anche determinati shoot 'em up che ripropongono con ottimi esiti tecnici e solide doti ludiche le dinamiche di gioco già collaudate e codificate da mostri sacri quali Gradius e, per l'appunto, R-Type.

    Uno dei casi in cui si può parlare di clonazione di alta classe dell'arcade hit firmato Irem è senz'altro quello di Z-Out.
    Sviluppato per Amiga e Atari ST dalla tedesca Advantec Software sotto etichetta Rainbow Arts, questo sparatutto ripropone diversi elementi di scuola rtypiana: il Force pod ("Drone"), i Bits ("Satellites") il Wave Cannon ("Beam"), l'abbinamento di "mechanical" e "biological", la silhouette delle navicelle, l'inevitabile "huge battleship" stage e i richiami dell'arte di Giger (molto più espliciti e dettagliati del modello).
    Malgrado il titolo tenti di farlo passare per motivi commerciali come una sorta di seguito ideale di X-Out, altro successo pubblicato nel 1989/90 su Amiga, Atari ST, C64, Amstrad CPC e ZX Spectrum dalla stessa casa che firma i primi due Turrican, in realtà l'unica fatica di Advantec non ha nulla in comune con il "predecessore" subacqueo. Z-Out, difatti, costituisce la realizzazione di un ambizioso progetto già reso noto nel 1989 da questo nuovo team indipendente che intendeva esordire con uno shoot 'em up di alto profilo tecnico denominato Wargate. Benché lo sviluppo del titolo sia già completato nell'89, la relativa pubblicazione di Z-Out ad opera di Rainbow Arts si concretizza solo nel 1990 con la versione per il 16 bit Commodore e nel 1991 con il porting per Atari ST.

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    Bullet hell? No... bullet time

    Lo shoot 'em up realizzato da Advantec, dunque, non spicca certamente per spunti originali né tantomeno per dinamiche di gioco inedite. Al di là, infatti, del 2-player mode (apprezzabilmente replicato nella versione ST), della presenza dei middle boss, di alcuni extra inerenti il weapon system (interessante il riposizionamento dei Satelliti tramite i tasti cursore e la possibilità di assorbire l'energia nemica tramite il Drone dal momento che si sia raggiunto il massimo livello di power-up) e dell'escursione verticale dello scrolling, non si riscontrano particolari deviazioni dall'illustre modello firmato Irem.
    Nonostante la sua smaccata convenzionalità, lo sparatutto tedesco riesce comunque a ritagliarsi un posto di tutto rispetto nella ludoteca Amiga in ragione delle sue notevoli qualità tecniche e ludiche.

    Sul 16 bit Commodore, Z-Out si articola in 6 estesi stage caratterizzati da un pregevole dettaglio dei fondali ben evidenziato dal generoso uso dei colori (impressionante il background gigeriano del 5° e raffinato l'effetto di trasparenza dell'acqua), vanta una ragguardevole varietà di nemici, senza lesinare in discrete animazioni e "taglie XL" degli stessi, si avvale di un complesso sistema di armamenti (7 differenti tipologie per 3 livelli di power-up ciascuno), beneficia di una perfetta fluidità al servizio di un ritmo serratissimo, fruisce di uno scorrimento assolutamente impeccabile (peccato solo che la parallasse sia confinata all'ultimo stage) e perfeziona il tutto con una superba colonna sonora.
    Nella notevole versione per Amiga, dunque, le qualità audiovisive del titolo Advantec sono paragonabili ad un ottimo esponente del genere per PC Engine Super CD-ROM2, con musiche che peraltro non fanno rimpiangere i preziosismi del supporto ottico e una definizione grafica simile a quella proposta dai titoli per Mega Drive.

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ID: 255688

    Realizzare un porting dignitoso di Z-Out su Atari ST era senz'altro un'impresa improba. Uno shoot 'em up per Amiga che si distingueva dalla massa per raffinatezza estetica, velocità, ritmo, fluidità e sonoro non poteva essere riprodotto fedelmente su un sistema privo di co-processori dedicati, in teoria vincolato ai 16 colori su schermo da una tavolozza di 512 e penalizzato dal un chip audio pressoché analogo a quello in dotazione ad Intellivision, Vectrex, MSX, Amstrad CPC e ZX Spectrum 128/+2/+3. Era pertanto inevitabile che la versione ST del titolo Advantec fosse riadattata alle potenzialità audiovisive del computer Atari.

    La trasposizione di Z-Out dedicata ai modelli della casa di Sunnyvale è firmata dal suo stesso game designer, Tobias Binsack. Se infatti l'originale sviluppato per Amiga vede la collaborazione di Thomas Klinger e Matthias Hauser per il comparto grafico e il tandem Chris Huelsbeck - Rudolf Stember per quello audio, il porting per ST ripropone, per l'appunto, il solo nome di Binsack e chiama in causa Jochen Hippel nel suo usuale ruolo di “sostituto di Huelsbeck” sul 16 bit Atari.

    A differenza dal "claustrofobico" X-Out, il suo seguito nominale non riduce drasticamente la finestra video per rendere meno problematica la gestione "by software" di sprite e scrolling che, giova ricordarlo, grava in esclusiva sulla CPU Motorola 68000 in dotazione all'ST. Il designer, difatti, si limita ad una rimodulazione orientata verso il “formato letterbox" della game window originaria ed evita così di sacrificarne l'estensione orizzontale. Ovviamente le navicelle sono costrette ad effettuare variazioni di quota più ampie e frequenti in quanto larghe sezioni del fondale (per intendersi: i “quartieri alti” e i “bassifondi”) risultano "fuori riquadro".

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    Per quanto riguarda la fluidità, da sempre punto dolente in un gioco del genere per ST, Binsack rinuncia a qualsiasi compromesso sullo scrolling, per una volta reso immune da sfarfallii a prezzo di una radicale riduzione della velocità. In effetti lo scorrimento si contraddistingue per un ritmo "semi-letargico" che, per quanto possa sembrare paradossale, sarebbe stato più adatto ad un titolo sottomarino come X-Out (oppure, per tirare di nuovo in ballo la Irem, al coin-op In The Hunt), piuttosto che ad un agile clone di R-Type come il suo “sequel”. Lo scrolling particolarmente lento del porting per ST, difatti, crea l'impressione di una sorta di “bullet-time replay” dell'originale per Amiga e soffre di un fastidioso inconveniente legato all'escursione verticale e alla struttura degli stage.

    Nella versione per il 16 bit Commodore, Z-Out si caratterizza per uno scorrimento assai veloce e adeguatamente reattivo nei confronti delle variazioni di quota delle navicelle. Questa perfetta implementazione dello scrolling, unita alla buona visuale garantita dall'ampia finestra video, consente al giocatore di reagire per tempo ai rapidissimi attacchi dei nemici tenendo sempre la situazione sotto controllo.
    Il porting per ST, viceversa, risente di una game window più delimitata e di uno scorrimento molto lento che rende difficile gravitare nelle zone periferiche del fondale, di fatto raggiungibili solo tramite manovre ampie e di "lungo respiro". La fedele riproposizione dei background della versione Amiga, infatti, avrebbe dovuto beneficiare di uno scrolling verticale rapido e reattivo, elemento che, purtroppo, risulta assente. Le conseguenze di queste scelte poco felici si ripercuotono sul gameplay che, complici i pattern di attacco dei nemici, vede frequenti situazioni di "cecchinaggio" in cui il giocatore viene generosamente bersagliato da nemici fuori riquadro (con situazioni tendenti al bullet hell e annessi slowdown che, tanto per restare in tema, ammiccano al bullet time) e non può di raggiungerli in fretta a causa della scarsa reattività dello scorrimento.

    Una pecca come quella sopra descritta, seppur non esiziale per una giocabilità comunque discreta, condiziona inevitabilmente le dinamiche di gioco, con il giocatore che tende a limitare l’escursione verticale alle sezioni in cui è davvero indispensabile gravitare nei “quartieri alti” o nei “bassifondi” dei vari stage. La mancanza di un’adeguata visuale nel corso delle variazioni di quota, difatti, trasforma queste ultime in movimenti ragionati da effettuare con largo anticipo e conoscendo già le insidie che lo scrolling va pian piano svelando.
    In effetti è un peccato che l’istintività tipica di un titolo del genere risulti in parte sacrificata a causa di scelte poco opportune e tutt’altro che obbligate, dal momento che un ragionevole sacrificio sulla fluidità dello scorrimento verticale e una rimodulazione delle proporzioni dei fondali e dei pattern di attacco nemici avrebbero evitato questo fastidioso inconveniente.

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    Se si sorvola sul succitato “bullet time scrolling” con annesso "cecchinaggio" da parte di nemici “invisibili”, la versione per Atari ST di Z-Out non manca di evidenziare apprezzabili qualità tecniche. Il dettaglio dei fondali, difatti, è di tutto rispetto e, grazie all’utilizzo di specifici software tricks, i colori a video surclassano il canonico limite di 16, proponendo stage delineati in 25 tonalità, notevoli effetti di trasparenza (ancora una volta impressionante -sia pur con le debite proporzioni- il livello gigeriano) e un background quasi Amiga-style con oltre 45 sfumature e una sorta di “facsimile” del “gradiente Copper”. Parimenti valida, poi, la riproduzione dei nemici che, pur soffrendo di una netta riduzione della velocità (ancor più evidente a causa dei frequenti slowdown e di un certo sfarfallìo), vantano discrete animazioni, una buona definizione e un tratto piuttosto particolareggiato.

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    Il comparto sonoro di Z-Out si caratterizza per un’eccellente title music che, grazie all'indubbia perizia di Jochen Hippel, riproduce con "notevole fedeltà" il brano realizzato da Chris Huelsbeck per la versione Amiga. L’evocativo TFMX Pro module che garantiva allo shoot ‘em up per il 16 bit Commodore un impatto degno dell'opening theme di una serie televisiva viene infatti “replicato” sulla controparte Atari, grazie ad efficienti tecniche di software mixing atte a valorizzare il chip audio YM2149 e la CPU M68000 senza gravi compromessi sulla resa qualitativa dei sample. Interessante notare come Hippel preferisca modificare il tempo originale, rinnovando di fatto il brano huelsbeckiano e proponendone una sorta di reinterpretazione più vivace e cadenzata.
    E’ una fortuna che la title music sia qualitativamente "impeccabile" tenuto conto dei limiti hardware, dal momento che si tratta dell’unico brano presente in questa trasposizione. I notevoli moduli di Rudolf Stember rimangono così un’esclusiva della versione Amiga, mentre il porting per ST ripiega sui soli effetti sonori che, pur risultando nel complesso accettabili, non brillano certo per vigore e incisività.


    COMMENTO FINALE


    Z-Out, eccellente clone di R-Type che figura a pieno merito tra gli shoot ‘em up più apprezzati della ludoteca Amiga, mantiene parte delle sue qualità nella pur problematica conversione per Atari ST. Se infatti in questo porting il game designer Tobias Binsack sacrifica fin troppo la velocità dello scrolling e ne rende pressoché inadeguata l’escursione verticale, con ripercussioni negative sul gameplay, non manca, in ogni modo, di replicare con discreta fedeltà i contenuti del titolo originale, riproponendone le dinamiche di gioco ad un ritmo compatibile con i limiti tecnici del sistema. Nonostante le notevoli differenze in termini di rapidità e ritmo e i necessari compromessi sulla fluidità degli sprite, la versione ST risulta comunque divertente e non manca di costituire una piacevole sfida per gli shooting fan. Sono senza dubbio degne di nota, peraltro, le qualità estetiche dei fondali, con particolare riferimento ai quelli degli stage 4 e 5, come altresì pregevole si rivela la title music composta da Chris Huelsbeck e degnamente riprodotta sul 16 bit Atari da Jochen Hippel. Peccato per la mancata trasposizione delle ottime BGM di Rudolf Stember, sostituite da una manciata di scialbi effetti sonori.

    Alessio "AlextheLioNet" Bianchi






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    • Robbey
      #1
      Robbey ha commentato
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      bella recensione Alex mi hai fatto venir voglia di cercare questo titolo

    • AlextheLioNet
      #2
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Robbey
      mi hai fatto venir voglia di cercare questo titolo
      Ti consiglio vivamente la versione Amiga.

      Il porting su ST è abbastanza "generoso" se si considerano le limitazioni dell'hardware... ma soffre anche di un fastidioso errore di programmazione (il fatto che la navicella sia "cecchinata" da nemici "fuori quadro") e dell'infelice scelta di non sacrificare la fluidità dello scorrimento verticale in favore di una sua adeguata velocità/reattività. Z-Out per il 16 bit Commodore, viceversa, gode di una realizzazione tecnica impeccabile e di una notevolissima velocità (quando nell'articolo parlo di "bullet time" a proposito del confronto dell'originale per Amiga con la trasposizione su ST non lo faccio a caso...).

      Senz'altro il titolo Advantec è uno dei migliori shoot 'em up mai realizzati su Amiga... tanto che per riprodurlo fedelmente su una console del periodo (è datato 1990) sarebbe stato necessario un hardware "fresco di debutto" come il Super Famicom o un sistema dotato di lettore ottico come il PC Engine Super CD-ROM2.
      In teoria un team valido (ad esempio la Novotrade di Ecco) avrebbe potuto convertirlo senza particolari problemi su Mega Drive... ma sarebbero stati inevitabili dei compromessi sui colori e soprattutto sulle musiche (eccellenti nella versione originale)... magari parzialmente compensati dall'implementazione della parallasse in tutti gli stage.
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 19-11-2011, 12:02.

    • musehead
      #3
      musehead ha commentato
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      Sfida davvero tosta questa conversione e non è andata troppo male, a giudicare dal video e dalla recensione del godibilissimo Alex.

    • Gedeone de Infortunis
      #4
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      A giudicare da questo video lo scorrimento anche su Amiga sembra abbastanza lento.... Z-Out non mi ha mai convinto più di tanto come gioco (poche idee e una noia che si trasforma presto in frustrazione a causa del tasso di difficoltà), tecnicamente su Amiga c'è di meglio (anche Saint Dragon della Sales Curve lo surclassa). Ciò non toglie che la conversione su Atari St sia molto buona (strano cmq il cambio di palette rispetto all'Amiga nel primo stage), alla faccia dei limiti cromatici e di scrolling della macchina (tanto da farmi pensare che è l'Amiga in questo caso a rimetterci, visto lo scorrimento lento e l'inaccettabile mancanza di parallasse) Eviterei di paragonarlo ai massimi esponenti su console, con roba tipo Thunderforce IV o Gynoug esce fuori con le ossa rotte.
      Ultima modifica di Gedeone de Infortunis; 20-11-2011, 15:55.

    • AlextheLioNet
      #5
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Gedeone de Infortunis
      A giudicare da questo video lo scorrimento anche su Amiga sembra abbastanza lento...[...] Z-Out non mi ha mai convinto più di tanto come gioco (poche idee e una noia che si trasforma presto in frustrazione a causa del tasso di difficoltà), tecnicamente su Amiga c'è di meglio (anche Saint Dragon della Sales Curve lo surclassa). Ciò non toglie che la conversione su Atari St sia molto buona, alla faccia dei limiti cromatici e di scrolling della macchina (tanto da farmi pensare che è l'Amiga in questo caso a rimetterci, visto lo scorrimento lento e l'inaccettabile mancanza di parallasse) Eviterei di paragonarlo ai massimi esponenti su console, con roba tipo Thunderforce IV o Gynoug esce fuori con le ossa rotte.

      E' vero che lo scrolling orizzontale di Z-Out è abbastanza lento anche su Amiga, ma la versione ST è ulteriormente "frenata" (anche in ragione dei frequentissimi slowdown) e replica il ritmo letargico dello scorrimento laterale nell'escursione verticale che sul 16 bit Commodore viceversa è particolarmente veloce e reattiva. Quest'ultimo inconveniente comporta diversi problemi di visibilità su ST dal momento che la navicella varia la propria quota e lo scrolling "risponde" con tempi troppo lunghi per poter vedere in anticipo ostacoli e nemici.

      Per quanto riguarda il livello qualitativo della versione Amiga e un eventuale e plausibilissimo confronto con i pesi massimi del genere su console... lascio eventualmente la parola a chi ha posseduto e possiede l'hardware Commodore e il titolo Advantec.
      Naturalmente ho avuto modo di vedere "in trasferta" la versione originale di Z-Out, ma non lo conosco abbastanza bene per giudicarla nel dettaglio a ragion veduta... per cui mi accontento di valutare la sola versione ST che conosco meglio per averla acquistata a suo tempo.

      Fra l'altro non mi sembra di aver paragonato Z-Out a Thunder Force IV (in effetti nell'articolo si cita en passant il MD per un raffronto generico legato alla definizione)... sarebbe stato in effetti un confronto un tantino ardito visto che i due titoli sono molto diversi... Un testa a testa con Gynoug viceversa sarebbe stato ampiamente possibile, visto che Z-Out ha un dettaglio grafico e una ricchezza cromatica nettamente superiore al titolo Masaya / NCS. Secondo me lo shoot 'em up Advantec si presenta come la versione più definita di un ottimo titolo per PC Engine Super CD-ROM2 (le musiche non sono RedBook CD... ma sul fronte qualitativo non fanno pesare la mancanza supporto ottico) o di uno sparatutto per Super Famicom senza rallentamenti. Una cosa è certa: un'ipotetica conversione di Z-Out su Mega Drive avrebbe sì potuto guadagnare in parallasse, ma avrebbe perso inevitabilmente su tutti gli altri fronti (dettaglio, colori e sonoro).
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 20-11-2011, 16:29.

    • Gedeone de Infortunis
      #6
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      la versione Amiga di Z-Out francamente non mi sembra tutto 'sto che a livello di ricchezza cromatica (evidenzia si' un lavoro certosino dei grafici, ma non certo ai livelli di un Gates of Thunder x PCE , un Thunderforce IV o di un Axelay...al di là dei numeri SECONDO ME è il colpo d'occhio a farla da padrone)....tornando a Gynoug, certo dettaglio e ricchezza cromatica sono inferiori, ma in quanto ad effetti parallattici, distorsioni e numero di sprites sarei curioso di vederli replicati su Amiga . Ripeto, secondo me su Amiga c'è di meglio...anche come gioco in sè. Lungi da me cmq fare un testa a testa a suon di sparatutto HW contro HW



      Alex, a te e tutti i fanatici degli sparatutto su ST mi permetto di segnalare questo (certo non nuovissimo ma sconosciuto)Altri Bit: Le recensioni di Altribit: dal dimenticatoio siderale dell'Atari ST
      Ultima modifica di Gedeone de Infortunis; 20-11-2011, 16:46.

    • AlextheLioNet
      #7
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da Gedeone de Infortunis
      Alex, a te e tutti i fanatici degli sparatutto su ST mi permetto di segnalare questo (certo non nuovissimo ma sconosciuto)Altri Bit: Le recensioni di Altribit: dal dimenticatoio siderale dell'Atari ST

      Grazie della segnalazione

      Non pensavo che sviluppassero ancora dei titoli per il buon vecchio Sixteen/Thirty-two di casa Atari... due anni fa vidi "per caso" su pouet ( r0x by RGCD & No Extra ) un vertical shooter per STE... poi ho notato "solo" un discreto "movimento" sul fronte della demoscene e in ambito chip music (qualche anno fa si assisteva ad un vero e proprio rifiorire di "devoti" dell'YM2149), ma non avevo "calcolato" i giochi.
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 20-11-2011, 21:06.

    • Amy-Mor
      #8
      Amy-Mor ha commentato
      Modifica di un commento
      Ottimo titolo Z-out, ma non tra i migliori Amiga.Personalmente non l’ho mai digerito più di tanto per la troppa somiglianza ad R-Type, va bene prendere spunto e seguire la tendenza del momento, ma con il titolo recensito, si toccano punte di puro plagio verso il titolone Irem.

      “e una definizione che si avvicina a quella proposta dai titoli per Mega Drive.”



      mmm…mi spiace Alex, ma questa proprio non si può leggere. Anche il titolo sonoramente più brutto su Amiga, SURCLASSA il suono “sempre sporco”prodotto dal MD. E qui possiamo sbatterci la testa anche mille volte, ma il confronto è inusuale.

      Bella e dettagliata la rece, dove non esprimo giudizio in merito alla versione testata per ST, poiché mai provata e mai vista dal sottoscritto prima del video a corredo.


      Cmq, gli amanti di R-type ci si divertiranno sempre, visto che, escludendo il titolo, potrebbe apparire anche come un eventuale spin-off di quest'ultimo.

      Peacez!
      Ultima modifica di Amy-Mor; 21-11-2011, 04:05.

    • arblu
      #9
      arblu ha commentato
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      Concordo. Su Amiga c'era di (molto) meglio in fatto di sparatutto orizzontali. Non mi esprimo sulla versione ST che non ho mai provato anche se, a giudicare dal video, mi sembra che la critica di Alex riguardo allo scrolling verticale sia piu' che fondata: e' evidente la neta difficolta' della navicella a spostarsi verso il basso per colpire i nemici al suolo e il lavoro di cecchinaggio (bell definizione Alex) svolto invece dai nemici nella parte alta dello schermo. Questo problema invece se non ricordo male non sussisteva su Amiga, o per lo meno non ci feci caso io all'epoca. Ricordo che di Z-Out mi colpirono SOPRATTUTTO le musiche (Chris Huelsbeck e' una garanzia assoluta) e il primo quadro che, nonostante la mancanza di parallasse effettivamente era piacevole a vedersi, dando l'impressione di "solidita' " ed efficacia. Purtroppo queste buone impressioni durano, appunto, il tempo di completamente del prio stage. Innanzitutto a causa della difficolta' calibrata da subito (meta' secondo schermo) molto in alto e successivamente da un secondo Stage davvero deludente a livello grafico (sembra un livello amatoriale, senza particolari spunti e ri-ciclato quasi da Katakis/Denaris) e da una difficolta' davvero ostile (all'epoca non superai mai questo quadro !) e fui costretto, per vedere il resto del gioco, a reperire una copia pirata con trainer

    • AlextheLioNet
      #10
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Amy-Mor
      “e una definizione che si avvicina a quella proposta dai titoli per Mega Drive.”[/B][/I]


      mmm…mi spiace Alex, ma questa proprio non si può leggere. Anche il titolo sonoramente più brutto su Amiga, SURCLASSA il suono “sempre sporco”prodotto dal MD. E qui possiamo sbatterci la testa anche mille volte, ma il confronto è inusuale.

      In questo caso quando scrivo "definizione" mi riferisco specificamente a quella grafica (320X256 -"bordered"- <---> 320X224 -"borderless"-) e non alla qualità dell'audio... anche se in effetti, visto che la frase poteva dar adito ad equivoci, ho provveduto a renderla più esplicita correggendo con "definizione grafica".

      Per quanto riguarda la "pulizia" del suono è verissimo che i campionamenti su Amiga sono quasi sempre più puliti che su MD (solo alcuni titoli Treasure e Virgin / Shiny tendono ad avvicinarsi -entro certi limiti- alla qualità media del chip Paula), ma è altrettanto vero che le BGM su Mega Drive non sono basate sui sample, per cui non mancano soundtrack di buona e ottima qualità caratterizzate da un apprezzabile audio totalmente o prevalentemente in sintesi (in questi casi si può parafrasare una nota pubblicità: "no sample, no croaking" )

      Grazie comunque della segnalazione
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 23-11-2011, 14:16.

    • Gedeone de Infortunis
      #11
      Gedeone de Infortunis ha commentato
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      Prego Alex, è un piacere condividere certe "perle".....c'è un discreto sottobosco di giochi sconosciuti per tutte le macchine a 16bit e l'ST non fa eccezione.Anche l'Amiga ha le sue sorpresine, tipo questa (un improbabile clone di X-Out!)Altri Bit: Una fenice a prova d'acqua: le recensioni di Altribit

    • AlextheLioNet
      #12
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da arblu
      Ricordo che di Z-Out mi colpirono SOPRATTUTTO le musiche (Chris Huelsbeck e' una garanzia assoluta)
      Chris Huelsbeck e Rudolf Stember... soprattutto quest'ultimo, visto che Huelsbeck firma solo la title music... diamo a Stember quel ch'è di Stember

    • 3D Blast Cord
      #13
      3D Blast Cord ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da Gedeone de Infortunis
      la versione Amiga di Z-Out francamente non mi sembra tutto 'sto che a livello di ricchezza cromatica (evidenzia si' un lavoro certosino dei grafici, ma non certo ai livelli di un Gates of Thunder x PCE , un Thunderforce IV o di un Axelay...al di là dei numeri SECONDO ME è il colpo d'occhio a farla da padrone)....tornando a Gynoug, certo dettaglio e ricchezza cromatica sono inferiori, ma in quanto ad effetti parallattici, distorsioni e numero di sprites sarei curioso di vederli replicati su Amiga . Ripeto, secondo me su Amiga c'è di meglio...anche come gioco in sè. Lungi da me cmq fare un testa a testa a suon di sparatutto HW contro HW





      Concordo!!!
      Troppo lenta e scialba,su Amiga consiglio vivamente Project-X...
      Ultima modifica di 3D Blast Cord; 22-11-2011, 21:36.
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