Ovvero
Fairchild Channel F e RCA Studio II : unite da una genesi comune




Siamo nella seconda metà degli anni '70, e le maggiori aziende del settore elettronico guardano con interesse la nuova frontiera che si stà aprendo: quella dell'intrattenimento elettronico. Nel decennio precedente si era ufficialmente aperta l'era dei circuiti integrati – i “chip” che oggi noi conosciamo - , dispositivi nel quali i semiconduttori avevano trovato una loro forma più pratica e più facilmente “integrabile” nei processi produttivi delle schede a circuiti elettronici, con la conseguente riduzione di scarti dovuti a malfunzionamenti, e riduzione generale di costi.
La nuova rincorsa al mercato di massa dell'intrattenimento elettronico , ha come protagonisti aziende del calibro di Fairchild Semiconductor e di RCA Semiconductor and Materials.
Entrambe le aziende sono desiderose di immettere sul mercato le loro piattaforme di videogioco in ambito casalingo; nuove macchine anche dal punto di vista tecnologico, essendo sviluppate tutte e due con l'intento di fornire all'utente la possibilità di un parco giochi virtualmente illimitato grazie all'utilizzo delle prime cartucce intercambiabili, nelle quali risiede il programma di gioco vero e proprio, non quindi una console nella quali vi erano pochi giochi tra cui poter scegliere come nelle macchine di prima generazione – i cloni di pong e tutte le sue varianti .-
Fairchild e RCA combattono questa guerra nell'anno 1977; la prima esce con il Channel F Video Entertainment System nell'agosoto del 1977, mentre RCA esce con lo Studio II nel gennaio dell'anno dopo (in realtà avrebbe dovuto esordire nel Natale del '77).
Da subito le due console si mostrano nettamente diverse: una grafica dignitosa e due comodi joystick accompagnano il Channel F, mentre la controparte mostra una grafica al di sotto della media e con i primi giochi in bianco e nero, e due tastierini fissi alla console prendono il posto del joystick.
Il verdetto è presto detto: la RCA Studio II rimane sul mercato per un solo anno, anno nel quale riesce a collezionare solo nove titoli di gioco all'attivo. RCA puntava molto sul suo Studio 2, avendolo anche dotato di un rivoluzionario – ed inizialmente incompreso - microprocessore da lei prodotto, il RCA1802 (leggete oltre su questa cpu) .

Non è solo l'idea delle cartucce intercambiabili e del medesimo periodo temporale di sviluppo che unisce la genesi delle due console: esse derivano da progetti molto più ambiziosi dell'uomo, un travaso di tecnologia che si svolge in una sola decade - ed anche meno - , leggete oltre.

Videogiochi spaziali ?

Una peculiarità del Fairchild Channel F è rappresentata dal suo joystick, che possiede delle caratteristiche di movimento mai sperimentate ed adottate prima, capaci di espandere le capacità di gioco – almeno così la pensava Fairchild - .
Il joystick aveva ben tre tipologie di movimento: la prima, più classica, lo spostamento alto-basso e destra-sinistra (assi X e Y), la seconda era la rotazione in senso orario ed antiorario della manopola posta in testa al joystick, e la terza tipologia di movimento era rappresentata dalla possibilità di alzare o abbassare la manopola rispetto al proprio asse (asse Z).




Joystick Channel F






Questo invece è il TTCA (Thrust and Translation Controller Assemblies) utilizzato nel Modulo Lunare dal pilota per far compiere al LEM movimenti di traslazione sui tre assi (X, Y e Z , e per controllare la spinta dei motori RCS tirando la manopola verso di sé).
Fairchild lavorò congiuntamente alla Northrop Grumman su qualunque hardware di bordo in grado di interagire con il computer dell'Apollo, anche con il TTCA in quanto la posizione del joystick era presa in carico anche dal computer.





TTCA Apollo - Nasa



La Fairchild nasce negli Stati Uniti nel 1959 come aziende operante nel settore dei componenti elettronici; a metà degli anni '60 ottiene il contratto per la fornitura alla NASA dei primi circuiti elettronici a semiconduttore incapsulati in resina epossidica – così come oggi noi li conosciamo - , per la realizzazione dei computer di bordo delle navette spaziali Apollo, che porteranno l'uomo sulla Luna. La Fairchild Semiconductor lavorò nei dieci anni seguenti con la NASA e di concerto con la Northrop Grumman, la società realizzatrice di tutto l' hardware nel sistema Apollo (Modulo di Servizio e Comando e Modulo Lunare).
Guardando queste immagini è impossibile non notare una certa similitudine.Sembra evidente che coloro che lavorarono sulla console Channel F, abbiano attinto se non al know-how, almeno all’idea del TTCA dell’Apollo, quando pensarono al joystick del loro gioiellino videoludico.


Per quanto riguarda la RCA, la RCA Semiconductor (U.S.A. 1950) lavorò anch'essa con la NASA nella seconda metà degli anni '70 , relativamente al programma di esplorazione spaziale Viking e poi Voyager. Le due sonde spaziali lanciate rispettivamente nel 1976 e nel 1977, erano equipaggiate con un computer dotato di microprocessori RCA1802; in particolare del due Voyager 1 e 2 , avevano a bordo ben tre cpu RCA1802 per il controllo di orientamento giroscopico (la stessa cpu del RCA Studio II), dei motori RCS, delle antenne e delle comunicazioni sonda-Terra. A tutt'oggi le sonde sono in viaggio al confine del Sistema Solare, molti degli strumenti scientifici di bordo sono stati spenti, ma le sonde rispondono correttamente, segno che i RCA1802 sono ancora vivi e vegeti (ad oggi, marzo 2014).


Da rimarcare che questa cpu equipaggiò anche le navette del programma STS (lo Space Shuttle) insieme all’Intel 8086 (un computer di bordo denominato APA101S), prima di essere rimpiazzati a cavallo degli anni ‘80/’90 da un Intel 80386





RCA1802




Note:

La RCA Semiconductor nasce nel 1950 dalla RCA Corporation, detentrice anche della più famosa Casa Discografica RCA. RCA Semiconductor. È stata venduta alla General Electric Solid State nel 1986.

Fairchild Semiconductor. Fondata nel 1957 da Traitorous della Shockley Semiconductor, con Julius Blank, Victor Grinich, Jean Hoerni, Gene Kleiner, Jay Last, Gordon Moore, Robert Noyce, and Sheldon Roberts. Molti di questi personaggi saranno i fondatori (e sottolineo “fondatori” , non semplici dipendenti) di aziende quali Intel, AMD, Intersil, National Semiconductor. A conferma dello spirito innovativo e della qualità professionale del personale Fairchild.