Recensione Fighting Masters
FightingMasters.jpg Fighting_masters_cover.jpg
Un bellissimo giorno navigando sul Web, ho fatto la conoscenza di un titolo uscito esclusivamente su Sega Megadrive nel 1991, un picchiaduro a incontri che prendeva spunto da un certo Street Fighter II, tuttavia i protagonisti non erano combattenti di karate o di qualche arte marziale ma dei mostri alieni. Il titolo che oggi analizzerò si chiama Fighting Masters, pubblicato dalla Treco, famosa anche per lo shooter Atomic Robo-Kid e per la conversione di Street Smart (anche se è meglio dimenticarlo ).

Storia e comparto tecnico:
In un Universo pre apocalittico, una stella gigante rossa si sta trasformando in una supernova che colpirà 12 stelle, rappresentate da 12 lottatori che dovranno combattere tra loro per poter salvare la propria razza grazie anche a degli alieni con intelligenza molto sviluppata che salverà una razza a discapito delle altre. Gli altri lottatori diverranno schiavi del vincitore. Noi dovremo scegliere un alieno battere tutti gli altri e sfidare il re dei demoni, Valgasu. Una trama che definirei molto strana e confusionaria, visto che non sono riuscito nemmeno io a capirla benissimo!
Il titolo Treco è abbastanza carino da guardare, i nostri personaggi sono ben disegnati e ben animati, senza subire rallentamenti tuttavia alcuni di loro sono un pochino anonimi (i due umani, per esempio) . Gli scenari sono anche loro dettagliati, ma sono pochi e tendono a essere un po' troppo ripetitivi.
I problemi però si riscontrano nel comparto sonoro, con musiche troppo martellanti, specialmente il tema dell’introduzione che è davvero fastidioso, con altre anonime e le uniche due canzoni decenti sono quelle della scelta del lottatore e quella della schermata iniziale della lotta. Gli effetti sonori sono un po' troppo gracchianti e la scusa dei chip audio del Megadrive non attacca.

Personaggi:
Alcuni di essi hanno un nome diverso rispetto alla versione giapponese (e li indicherò con una parentesi tonda).

Dirk (Larry): Un umano, che di professione fa il wrestler. Non proviene dalla Terra, è il personaggio più anonimo di tutto il gioco. Sarebbe meglio se andasse a zappare la terra (quella del suo pianeta).

Mastodon (Elepha): Un elefante antropomorfo indiano. E’ talmente goloso che una volta ha speso 10 milioni di euro (non ho idea quali sono i soldi del suo pianeta) in banane e noccioline.

Equus (Flamer): Un cavallo esperto di kick boxing. Pazzo, più matto dei cavalli normali visto che ama prendere legnate a destra e a manca piuttosto che farsi i fatti suoi.

Morin: Amazzone, l’altra umana del gioco anch’essa non è terrestre, è armata di tonfa. Una domanda me la sono posta ma se non è umana, non sarà mica sayan, spero.

Grinder (Beowolf): Un alieno che potremo definire un' incrocio tra un breakdancer e Wolverine degli X-men.

Goldrock: Una testa egiziana, simile a quella di una sfinge, come suggerisce il nome è fatto di roccia. Più volte ha tentato di emigrare dal suo pianeta natale per cercare fortuna altrove col suo gommone volante ma, è sempre stato espulso.

Phoenix (Tomahawk): Un grifone. Pare che al contrario dei suoi simili non sia carnivoro, poiché si nutre solo di briciole e molliche di pane, si vergogna di questa sua particolarità talmente tanto che una volta ha squartato in due un paparazzo che lo stava spiando e pare che i resti di quest’ultimo siano stati dati in pasto ai suoi figli.

Zygrunt: Un’aragosta antropomorfa, i suoi peggiori nemici sono gli chef dei vip (chissà come mai), odia lo champagne.

Rotundo (Medusa): Un mostro con corpo di medusa, molto corpulento e bruttissimo a vedersi. Pare che prenda delle pasticche blu per tenere un certo colore e rimanere così gonfio.

Xenon (Drason): Un dragone verde sputafuoco, considerato il personaggio più difficile da manovrare, a me piace moltissimo.
D I O: No non è un’offesa al Signore (anche se Ned Flanders appena l’ha visto, è svenuto), è una pianta carnivora ed è il mio combattente preferito.

Uppercut (Eyesight):Un ciclope esperto di pugilato, il suo nome infatti significa montante (una mossa del pugilato). Occhio ai pugni che potresti ricevere! (ah ah ah ah, l’ avete capita? No, allora fatela voi la battuta!)

Gameplay e longevità:
Ogni lottatore possiede cinque mosse, per un totale di 65 (contando anche il mostro finale, Lord Valgasu). A dire il vero, nemmeno all’epoca erano molte, oggi sono davvero poche visto che potremo eseguire pugno, calcio, assalto, calcio-salto e mossa speciale (è una presa). Essendo poi un beat'em'up a incontri bidimensionale, sarebbe stato meglio utilizzare come tasto per il salto la freccia direzionale su invece del tasto C, che risulta molto più scomodo da premere. La longevità si attesta nella media del genere, circa mezz’ora e la difficoltà è discretamente calibrata, abbordabile a livello facile, più impegnativo a livello difficile. Si può giocare anche in multiplayer, il divertimento aumenterà leggermente.
Peccato un titolo che poteva riuscire meglio e divenire una valida alternativa a titoloni come Mortal Kombat e Street Fighter.

Commento finale:
Fighting Masters è un dignitoso titolo senza pretese. Molto, forse troppo umile perché impensierisca mostri sacri dell’epoca come Street Fighter II e Mortal Kombat, ma un titolo che può essere recuperato per chi cerca mostri e alieni che si danno tante mazzate sulle gengive. Non aspettatevi però un capolavoro.

Fighting_Masters_0.png Fighting_Masters_1.png

Fighting_Masters_2.png Fighting_Masters_3.png

Fighting_Masters_4.png Fighting_Masters_5.png

Informazioni:
Sistema: Megadrive
Anno:1991
Sviluppatore: Almanic
Casa: Treco
Genere: Picchiaduro a incontri