Eravamo rimasti alle pare di Hisao, preoccupato perché Emi non vuole farsi aiutare da lui e rivelare quale sia il segreto che la preoccupa così tanto. Presto però deve affrontare un'altra prova, il terrore di tutti i neo-fidanzati: un pranzo a casa di Emi con la madre! In realtà, le cose vanno anche abbastanza bene, almeno fino a quando Meiko (la mamma) non viene a scoprire che la figlia le ha nascosto di aver dovuto usare di nuovo la carrozzina, e poi affronta l'argomento del padre, e allora tutto si blocca, l'atmosfera amichevole s'incrina e Emi decide di lasciare per il momento il salone.

A questo punto il gioco chiede di scegliere se seguirla e parlarle di persona, oppure lasciarla andare e discutere con la madre del suo comportamento. Ho capito che la cosa migliore da fare era la seconda, dato che, durante una precedente conversazione che Hisao ha avuto con il suo professore di scienze, Mutou (di cui non ho mai parlato perché, cioè, chissene, l'importante sono le ragazze!!), è emerso che il modo migliore per studiare i fenomeni naturali difficili da osservare è studiare l'impatto che essi hanno sul mondo circostante, in modo da capire qualcosa di più sulla loro natura. Nello specifico il prof discuteva con Hisao dei buchi neri, e in effetti anche il nostro avatar deve studiare per raggiungere un buco, in fondo...
...ma basta con queste battute da Colorado, che adesso si entra nella parte finale e anche piuttosto seria. (ho fatto una prova in seguito: se avessimo scelto di seguire Emi, Hisao avrebbe continuato a incalzarla e a sparare cazzate fino a quando lei, esasperata, non gli avrebbe intimato di uscire subito da casa sua, dando il via alla Bad Ending)

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Scusi sig. ra Ibarazaki se le fisso le tette mentre parla del benessere di sua figlia

Il giorno successivo, a scuola, durante la quotidiana corsa mattutina Emi sembra essere quella di sempre, allegra e vivace, ma è ovvio che si tratti di una maschera. Dopo le lezioni, Hisao prende il coraggio a due mani e fa capire alla sua ragazza dopo averla aspettata sul tetto della scuola quanto sia stato preoccupato per lei, dicendole che non è disdicevole chiedere aiuto agli altri, e che se lui la vuole aiutare non è per farla sentire debole o inferiore, ma perché la ama veramente. Awww...

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Gli ultimi tentativi di Emi di respingermi prima di capitolare

Questo sembra sciogliere le ultime resistenze di Emi che scoppia a piangere e abbraccia Hisao, accettando finalmente di farsi aiutare da lui. Il nostro viene quindi nuovamente invitato a mangiare a casa Ibarazaki, ma stavolta deve accompagnare la fidanzata all'origine dei suoi problemi. Nessuno aveva mai fatto tanto per lei, soprattutto perché era lei a non permettere a nessuno di starle così vicino in quei momenti. I tre si recano al cimitero e si scopre (si fa per dire, a me sembrava già abbastanza chiaro prima) che nell'incidente in cui ha perso le gambe, suo padre è rimasto gravemente ferito, ed è morto prima che lei potesse rivederlo. La sua allegria era solo parte del suo modo di vivere, non pensare a niente e affronta la vita come viene, ma al tempo stesso impediva a chiunque di affezionarsi troppo a lei per il terrore di dover nuovamente perdere qualcuno a lei caro così come è stato il padre. (Emi rivela che ha avuto una precedente relazione, troncata quando l'ex non si capacitava di come mai lei erigesse questo muro nei suoi confronti) La tensione di quei giorni non era dovuta tanto all'avvicinarsi degli esami, quanto allo scadere della ricorrenza che tanto angoscia la ragazza. Ora però, con Hisao al suo fianco, questo muro è stato abbattuto, finalmente ha trovato una persona di cui si può fidare pienamente e si lascia andare a un abbraccio di felicità.

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Un momento di grande intensità emotiva rovinato dal gilerino da Vero Coglione® di Hisao

Mi è piaciuta particolarmente quest'ultima parte: Hisao, in questa situazione, si confronta direttamente con la sua mortalità di persona che potrebbe cessare di esistere da un momento all'altro a causa del suo cuore, ma ne ricava che, se una ragazza che ha il terrore della perdita e dell'abbandono decide di contare su di lui che potrebbe avere una vita limitata, allora vuol dire che é davvero cresciuto emotivamente; al tempo stesso capisce che non può lasciar andare la persona che l'ha aiutato a uscire dal guscio, e che l'ha fatto star meglio con le sue attenzioni sportive, per cui ne ricava che, se anche dovesse morire giovane, ora che ha trovato l'amore e un senso alla sua vita, non se ne preoccupa perché finalmente può vivere veramente e non solo esistere.

La madre li riaccompagna a scuola dopo la visita, e i due decidono di festeggiare la ritrovata fiducia reciproca con un po' di buon sesso, stavolta dalla parte "giusta". Finalmente tutto va come dovrebbe, Emi e Hisao passano la prima notte insieme, e la storia termina con il nostro che si sveglia la mattina in un letto non suo, trovandosi di fronte questa splendida visione (che non consiglio di vedere a chi vorrebbe provare il gioco, dato che è l'ultima immagine prima dei titoli di coda):
Spoiler:
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Bene! Dopo 8 ore precise di gioco la storia con Emi è giunta al termine. Ribadisco quanto già detto prima: Katawa Shoujo è un prodotto di qualità, molto ben scritto, in grado di far riflettere (a me in particolare ha dato molto da pensare la parte del cimitero, come ho scritto sopra). Le musiche non hanno niente da invidiare ai prodotti professionali, e lo stile di disegno ingannerebbe chiunque, portando a pensare che sia un prodotto giapponese originale.
Certo, KS non è la Madonna scesa dal cielo, e parte del mio giudizio dipende anche dal fatto che non ho provato altre "visual novel" blasonate, però sta di fatto che è sorprendente come un gruppo di persone che non si conoscevano abbiano dato origine in relativamente poco tempo (5 anni partendo da zero assoluto non è poi moltissimo se non si può lavorare assieme) a un'opera così particolare e accattivante. L'unico difetto è che ci sono poche scelte, e lunghe parti in cui c'è solo da leggere, ma non è poi un male se si può gustare una storia così realistica (sono stati interpellati dottori e altri professionisti medici come consulenti) ed emozionante, con l'unica concessione dello stile anime che è quasi un dovere per infilarsi nel filone delle visual novel. E dalla regia mi dicono che la storia di Emi è anche una di quelle dall'impatto emotivo minore...

Ci sarebbero altre sottigliezze da segnalare e altri appunti da fare, ma non voglio fare post chilometrici sul blog, per cui dico solo che se volete segnalarmi quale altra storia intraprendere lo farò volentieri e ne riporterò il risultato qui su RH! E se volete farmi altre domande fatele pure!

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"What to do..." Eh non lo so! Me lo dovete dire voi, io ricomincio a giocare intanto!