Motor Toon Grand Prix 2
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In principio era Mario Kart:
Nel 1992 sul Super Nintendo, uscì un titolo che diede il via a una nuova moda ovvero mettere una mascotte dei videogiochi su una guida di un kart e arrivare primi correndo anche in modo piuttosto sporco. Mi riferisco ovviamente a Mario Kart, ci furono poi diversi imitatori di questo capolavoro ma per quanto fossero bravi a copiarlo, l’originale non si mette certo in discussione. Detto ciò nel 1994 uscì la Play Station in Giappone e ci vollero titoli che potessero attrarre nuovi utenti e così assieme a un certo Ridge Racer, uscì un gioco dalle sembianze cartoonesche che s’ispirava proprio al titolo Nintendo, si chiamava Motor Toon Grand Prix e fu un notevole successo nel Sol Levante. Così, la Sony decise di pubblicare un seguito che non rimase esclusiva nipponica, ma andò oltreoceano con il nome di Motor Toon Grand Prix 2 (che in America non presenta tale suffisso). Tutto ciò potrebbe destare poco interesse ma, se vi dicessi che a sviluppare questi due giochi è stata la Polyphony Digital (all’epoca si faceva chiamare Poly’s)? Sì, la stessa che poi avrebbe rilasciato la leggendaria simulazione di guida (a dire il vero non lo è per tutti, visto che dopo 5 episodi le auto ancora non subiscono danni) Gran Turismo sempre sulla stessa piattaforma e un allora sconosciuto Kazunori Yamauchi avrebbe raggiunto una certa popolarità (conservata ancora oggi).
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Non è Gran Turismo:
Dopo la carina sequenza introduttiva che ci presenta i personaggi e i motivi per cui gareggiano, possiamo passare all’analisi del motore grafico che è tridimensionale. I poligoni (allora erano impressionanti) sono molti e messi piuttosto bene sia nei personaggi sia nelle ambientazioni. I colori a schermo non mancano, anzi il gioco si presenta molto allegro e variegato e come se non bastasse, il tutto è condito un frame-rate stabilissimo e da una serie di effetti grafici che sono davvero spettacolari, anche al giorno d’oggi. Anche il circuit design è ottimo e dimostra il talento degli sviluppatori nell’inventare tracciati nei titoli di corsa. Molto carine anche le auto che quando curvano si deformano, sono ben caratterizzate e si direbbero fatte su misura per i nostri piloti. La colonna sonora è di grandissimo livello con musichette allegre e spensierate che vi rimarranno in testa per un bel po’, con il loro stile da luna park e anche gli fx se la cavano egregiamente, una particolare nota di merito va alla canzone dell' intro del titolo del gioco che è molto orecchiabile. La giocabilità si attesta su buoni livelli, difatti non sarà facile arrivare primi in una gara e non solo per i vari imprevisti ma analizziamola con più calma: per il circuito si troveranno sparse delle monetine che ci serviranno per attivare con la pressione del tasto cerchio, le nostre armi bonus che variano dai missili all’ invisibilità piuttosto che alle bombe o al diventare giganti o minuscoli. Le piste sono piene d’insidie e pericoli, ma hanno anche delle belle curve che possono facilmente farvi sbandare, nonostante questo gioco abbia natura arcade. Non manca nemmeno una bella sensazione di velocità e potenza che è molto appagante specie quando si vince una corsa. Possiamo sbloccare i tracciati e i kart ma per farlo dovremo vincere il campionato e soddisfare certe condizioni e non sarà per nulla semplice. Capire gli obiettivi non è facile, la gestione dei bonus durante la gara è molto macchinosa, ed anche la loro calibrazione non è perfetta. La longevità non può ritenersi bassa visto che non solo potremo ottenere nuovi piloti e tracciati ma anche altri extra aggiuntivi che sono molto interessanti. Tutto ciò può spronare il giocatore senza pregiudizi e con un po' d’impegno, a riprendere di continuo in mano il titolo, gratificandolo ogni volta con qualcosa di nuovo e di gustoso senza che la difficoltà sia troppo frustrante (infatti, è ben calibrata).
Da notare che questo gioco è uscito più meno nello stesso periodo di Mario Kart 64, sì non sarà valido come il titolo del baffuto idraulico italiano ma ne è sicuramente una valida alternativa.
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Minigiochi per ogni gusto:
Per aumentare la rigiocabilità del prodotto, la Poly’s ha pensato bene di inserire alcuni minigiochi molto interessanti tra cui abbiamo la famosa battaglia navale in cui noi dobbiamo indovinare le posizioni delle basi aeree e delle navi, una battaglia di carri armati simile a Battletank dell’Absolute uscito qualche anno prima e per finire Motor Toon R, una sorta di anticipazione del loro prossimo lavoro, infatti, dovremo provare su pista una Formula 1 o un’auto da corsa modificata. Sono tre bei minigiochi molto curati, che servono a far spegnere il kart di tanto in tanto e fossero usciti separatamente sarebbero stati dei titoli molto accattivanti.
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Commento finale:
Voglio essere sincero, prima di provare Motor Toon Grand Prix 2, pensavo fosse un titolo commerciale e infantile che si poteva finire nel giro di poche ore, in realtà non è così e mi sono dovuto ricredere per un paio di motivi: una veste grafica spettacolare ancora oggi, un gameplay talmente ammaliante che fa sempre venire voglia di fare una partita e dei minigiochi che già da soli varrebbero il prezzo del biglietto.

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Informazioni:
Sistema: PS1
Anno:1996
Sviluppatore: Polyphony Digital
Casa: Sony
Genere: Kart game