Recensione Simpson Arcade
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The Simpsons:
Mitico! 25 anni e non sentirli, quest’anno la famosissima serie tv “The Simpsons” arriva al traguardo del quarto di secolo. Veniamo però con ordine: i Simpson nacquero nel 1987 e furono trasmessi nei corti di Tracey Ullman Show, fecero successo e nel 1989 debuttarono la vera e propria serie tv con l'episodio natalizio “Un Natale da cani”. Da lì dilagò la Simpsonmania e per chi non conoscesse questa strampalata famiglia beh, deve aver vissuto sotto un sasso (a queste persone negherò il saluto), comunque vi dirò due parole sui membri della famiglia: Homer Simpson è il capofamiglia ed è un individuo stupido, ottuso e molto pigro che ama bere birra, ingozzarsi di cibo e fare stupidate. C’è sua moglie Marge, tipica madre americana, casalinga iperprotettiva e dotata di grande moralità (seconda solo a quella di quello stupido di Ned Flanders) ma anche un po’ ingenua. Bart è il teppista della famiglia, famoso per le sue parolacce (tra cui il celebre: “Ciucciami il calzino!”) e ama girare col suo skateboard e fare bravate con il suo amico Milhouse. Lisa è la sorella minore di Bart ed è caratterialmente l’opposto: è bravissima a scuola, ama suonare il sax, è molto sensibile e spesso è vittima degli scherzi del fratello maggiore. La più piccola della famiglia, Maggie porta sempre in bocca un ciucciotto che è aspetto fondamentale del gioco arcade, dopo le presentazioni passiamo al motivo per cui recensisco il titolo Konami.
Essendo un grande fan della serie tv, non potevo non fare una recensione su questo gioco uscito nel 1991 in tutte, le sale giochi e poi convertito per DOS e Commodore 64.
La prima volta che provai questo gioco fu diverso tempo fa, quando fui in vacanza a Rimini e ricordo anche che quel cabinato mi piacque subito perché lo trovai molto fedele alla serie tv oltre che per la sua semplicità.
Cosi quando arrivava l'estate, chiesi più volte ai miei genitori di tornare nello stesso albergo per giocare a quel coin op, tuttavia mi risposero che volevano andare anche in altre località balneari e girovagando nelle varie sale giochi trovai molto spesso il cabinato e riuscii più volte a disputarci una partita.
Il gioco essendo uscito nel 1991 è basato sulla prima stagione, infatti, i vari personaggi sono colorati in modo diverso alle successive (Boe indossa papillon e grembiule rosa, Barney ha i capelli dello stesso colore della pelle (gialla), Smithers appare come nei primi episodi della serie). Inoltre gli stage presentano palesi riferimenti alle prime stagioni (il ragazzino, che esce da NoiseLand nel primo stage, è lo stesso dell’episodio “Lisa sogna il blues” ) come lo stage 5 basato sull' episodio “Il Richiamo dei Simpson” con tanto di un orso bruno come boss finale.
Dopo avervi illustrato queste piccole curiosità, passiamo alla descrizione di questo famoso cabinato, partendo dalla trama: durante una rapina Smithers (l’assistente del signor Burns, il cattivo della serie e di questo gioco) e Homer si scontrano per sbaglio scambiandosi il ciuccio e il diamante, quest’ ultimo va in bocca a Maggie, Smithers se ne accorge e così rapisce la pargoletta Simpson, storia abbastanza canonica per il suo genere d’ appartenenza.
L’aspetto grafico del gioco è abbastanza fedele alla serie animata, anche se presenta delle incongruenze, come la maglietta di Bart che è colorata d'azzurro invece che d'arancione o il fiocco di Maggie di colore a volte rosa, a volte blu. Per carità piccoli errori che probabilmente un fan della serie molto attento (come il sottoscritto) se ne accorgerà subito, comunque gli sprite sono colorati e fluidamente animati (non ci sono rallentamenti nemmeno nelle situazioni più concitate) catturano superbamente lo spirito del leggendario cartone animato e i diversi tocchi umoristici, presenti nella serie animata, sono stati riprodotti alla perfezione. Sull’audio le varie musiche sono state sintetizzate abbastanza bene, accompagnano senza disturbare l’azione, anche se si poteva fare certamente meglio, discorso analogo anche per gli effetti sonori, che non sono male ma neanche eccezzionali, meglio le voci dove sono stati scomodati quasi tutti i doppiatori americani della serie.
Sul gameplay, il titolo Konami è un picchiaduro a scorrimento in cui alla fine di ogni stage si trova il classico boss di fine livello, ognuno di loro però è molto strampalato. I tasti da utilizzare principalmente sono due un tasto per il salto e uno per picchiare, i quattro personaggi controllabili sono diversi tra loro e utilizzano armi differenti; Homer ha i suoi pugni, Bart il suo skate, Lisa la corda per saltare e Marge l’aspirapolvere. Nel corso dell’avventura troveremo anche diversi oggetti contundenti come martelli, fionde o insegne da scagliare contro i nostri nemici e come se non bastasse, i personaggi possono combinare le loro mosse diventando ancora più devastanti. Armi e oggetti per recuperare energia saranno poi lanciati anche dai vari personaggi secondari della serie tra cui anche Tele spalla Bob (sì lo stesso che ha tentato di uccidere più volte Bart).
Il gioco è anche discretamente longevo; ci sono 8 livelli più alcuni sottogiochi divertenti che spezzano la monotonia dell' azione. La difficoltà di The Simpsons non è elevatissima ma nemmeno troppo semplice e banale (in particolar modo negli ultimi livelli) tale da essere accessibile a qualunque videogiocatore.
Inoltre se giocato in singolo, il gioco è sì divertente, ma è in multiplayer che dà il meglio di sé, perché diventa molto divertente quindi se ne avete la possibilità, giocatelo assieme ad altri tre amici.
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Altri episodi sui Simpson:
Dopo l’uscita del cabinato, vari publisher acquisirono la licenza della serie animata, facendo uscire giochi più o meno validi. Tra i titoli da dimenticare ci sono quelli della famigerata coppia Acclaim/Flying Edge come Bart vs The Space Mutants, Bart vs The World, Bart’s Nightmare, Bartman e quelli sotto produzione EA come Simpsons Wrestling e Simpsons Skateboarding. Buona parte di questi titoli erano dedicati a quel brutto bacarospo di Bart, personaggio probabilmente più adatto per il mondo videoludico peccato che mi venga voglia di strozzare sia lui sia i programmatori Flying Edge, Code Monkeys e Big Ape Productions.
Fortunatamente esistono titoli più dignitosi come The Simpsons: Road Rage , Hit and Run e il Videogioco. Il primo è un clone spudorato del più famoso Crazy Taxi non è da buttare nonostante sia notevolmente inferiore al divertentissimo arcade targato Sega, il secondo pubblicato dalla Sierra è un validissimo clone di Gta, molto vario e divertente, il terzo è un action-platform game che merita l’acquisto se come me adorate questa strana famiglia, unici difetti: troppo corto e troppo facile. Tra l’altro I Simpson: il videogioco è stato pubblicato nel 2007, ed è l’ultimo titolo che può fregiarsi della licenza della serie animata Fox.

Commento finale:
The Simpsons è un gioco davvero molto buono che può diventare fantastico se si passa sopra ad alcune leggerezze di programmazione, consiglio di provare almeno una volta questo gioco a chiunque perché è semplice (a meno che non odiate la famiglia americana),immediato ma soprattutto davvero divertente, in multiplayer poi è ancora più divertente!

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Sistema: Arcade coin-op
Anno:1991
Sviluppatore: Konami
Casa: Konami
Genere: Beat’em up
Extra: Tie-in