Che cos’è un eroe?
Qual’è la vera definizione di eroe?
Molto spesso si è utilizzato questo termine impropriamente
Si mitizzano attori, cantanti, politici.
Spesso il termine eroe resta impigliato nelle pagine di un fumetto, di un libro o di un film nel quale l’attore di turno presta il volto, un’immagine fondamentalmente priva di significato, bello ed attraente, magari con una tutina colorata con tanto di simbolo in bella mostra.

Ma l’eroe, il VERO eroe molto spesso non ha un volto,
non appare nelle pagine di tutti i giornali, non si presta a talk show spesso simili a pollai.
Perché il vero eroe è fondamentalmente una persona umile, che non ha bisogno di farsi notare, che non ricerca la stima pubblica o gli applausi, il vero eroe corre dei rischi che ben pochi sarebbero disposti a correre.

“Fukushima 50” Questo è il nome dato al gruppo di persone che volontariamente hanno deciso di restare alla centrale nucleare Giapponese per tentare di impedire una catastrofe che non solo sconvolgerebbe il Giappone, ma il mondo intero.
Cinquanta persone inizialmente, ma che sono in seguito aumentate facendo i turni, che hanno salutato le loro famiglie, amici e conoscenti con la quasi certezza di non rivederli mai più, per salvare il loro paese, per salvare il mondo.

Vorrei qui di seguito elencare a grandi linee le regole del Bushido, La via del guerriero, del Samurai:

義, Gi: Onestà e Giustizia
Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

勇, Yu: Eroico Coraggio
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.

仁, Jin: Compassione
L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte, diverso dagli altri. Egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.

礼, Rei: Gentile Cortesia
I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.

誠, Makoto o 信, Shin: Completa Sincerità
Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno nè di "dare la parola" nè di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.

名誉, Meiyo: Onore
Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà . Non puoi nasconderti da te stesso.

忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità , anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

Le persone che stanno rischiando la vita in questi giorni a Fukushima si possono definire veri samurai? Puoddarsi, ma una cosa è certa, sono dei VERI eroi.
E’ giusto quindi che il loro sacrificio non sia dimenticato, facciamo in modo quindi che questo esempio di umanità, dia un alito di speranza per le generazioni a venire, che ci faccia credere che l’umanità possa migliorare, e che la corruzione non abbia preso completamente il sopravvento.
Facciamo in modo che il ricordo di questi eroi non si spenga e che un nome resti impresso come un marchio a fuoco nelle nostre menti: FUKUSHIMA 50