Gli acquirenti abituali di prodotti tecnologici si possono dividere in due macro-categorie: quelli che non sono disposti ad aspettare e tutti gli altri che, coscientemente o per convenienza economica, preferiscono o sono costretti a non precorrere i tempi.

Nel caso della medesima console, i due "partiti" sopra descritti finivano per acquistare un prodotto leggermente diverso. I "frettolosi" compravano il loro hardware ricorrendo all'importazione parallela, gli altri facevano altrettanto uno o due anni dopo, ovvero quando il sistema era ufficialmente in vendita nel Bel Paese.

Facciamo un esempio a caso: il Mega Drive.
Se in Europa non era disponibile prima del 1990, in Giappone era in vendita già nel 1988 e negli USA esordiva nel 1989.
Ovviamente i "frettolosi" si procuravano velocemente la loro brava console nera & cattiva con il promettente "16-bit" sullo chassis e così divenivano orgogliosi possessori di un Mega Drive giapponese o, in alternativa, di un Genesis USA.


Uno o due anni dopo la console Sega esordiva in Italia, venduta sotto il marchio Giochi Preziosi (solo di recente ho scoperto che si tratta di un cognome... quando per anni ho pensato ad un aggettivo).
Tra amici iniziava lo scambio dei giochi e si mescolavano i titoli giapponesi per le console d'importazione con quelli "ufficiali" per il mercato europeo. Inizialmente non esistevano problemi di region lock (termine che al tempo non usavo... in seguito contrassegnavo con un infastidito "è protetto!" i giochi afflitti dal "maledetto" blocco regionale) e l'unico inconveniente di questo genere riguardava la "bombatura" delle cart nipponiche che non entravano nelle console Made in Giochi Preziosi... se non si interveniva con una specie di "Console Circumcision" (con le buone maniere...).


A questo punto iniziavano a manifestarsi le differenze tra gli hardware ufficiali e quelli d'importazione parallela. Un esempio a caso: Sonic The Hedgehog. Collegavi il tuo Mega Drive JAP alla TV tramite il cavo RGB... ed era una meraviglia: nitido, pulito, full-screen... e velocissimo. Poi portavi il tuo Sonic da un amico che aveva acquistato da poco un "MD Giochi Preziosi" e il povero porcospino sembrava uno scooter 50 con i fermi... correva con il freno a mano tirato... e poi... era meno longilineo e sembrava quasi "imprigionato" in un formato video delimitato da antiestetici top/down borders.

Fu la "scoperta" del PAL... un passaparola confuso dalle riviste e si chiarì che i Mega Drive non erano tutti uguali. I possessori di hardware NTSC potevano permettersi di guardare i PAL user dall'alto in basso, visto che i loro MD erano più veloci, l'immagine non era leggermente "inchiattonita", non esistevano i top/down borders e le musiche non erano rallentate. Va però detto che i suddetti "frettolosi" avevano comunque pagato un sostanzioso extra per questi privilegi.


Ma qual è l'esatto significato di NTSC, PAL, SECAM e REGION LOCK ? Ed è poi vero che lo standard PAL sia "peggiore" dell'NTSC... o piuttosto è vero il contrario?


NTSC - acronimo per National Television Standard Committed, designa lo standard della TV analogica statunitense: un segnale video composito di 525 scanline con un refresh di 60 half-frames (interlacciato -ogni interlaced field conta 262,5 linee-). Lo standard giapponese è simile per molti aspetti, ma presenta alcune piccole differenze nella resa visiva che ne giustificano la sigla personalizzata NTSC-J. I due acronimi sono ugualmente usati per distinguere le c.d. "video gaming region". NTSC e NTSC-J "coprono": America del Nord, parte dell'America del Sud (fanno eccezione il Brasile e l'Argentina), Giappone, Sud-Est Asiatico, Taiwan, Hong Kong, Macau e South Korea. Le console e i vecchi computer che prevedevano anche l'uscita TV si dividono conseguentemente in sistemi NTSC e PAL, secondo le regioni in cui sono stati ufficialmente commercializzati. Le principali differenze tra i corrispettivi segnali video sono nel refresh (60 Hz NTSC e 50 Hz PAL), nella relativa differenza di velocità (il PAL è indicativamente più lento del 17,5%) e nelle differenze nel formato.

PAL - acronimo per Phase Alternating Line, designa lo standard della TV analogica europea (Francia esclusa): un segnale video composito di 575 linee visibili su 625 totali con un refresh di 50 half-frames. In questo standard ideato da Walter Bruch (Telefunken), le linee sono aggiornate alternativamente (prima tutte le pari e poi tutte le dispari) con una frequenza di 25 fotogrammi al secondo. Per quanto riguarda le relative "video gaming region", il PAL è diffuso nel Vecchio Continente, Brasile, Argentina, gran parte dell'Africa, sud dell'Asia e Australia.

SECAM - "Séquentiel couleur à mémoire" diffusa variante del PAL nata in Francia e attualmente presente nel nord dell'Asia e in diversi paesi africani. Il SECAM "replica" le caratteristiche salienti del PAL (575 linee visibili su 625 totali - refresh di 50 Hz), ma si caratterizza per una differente codifica del colore e dell'audio.

REGION LOCK - "blocco regionale" che impedisce di utilizzare un determinato prodotto in una "video gaming region" diversa da quella prevista dal produttore. Ad esempio: se un dato titolo è sottoposto alla restrizione "NTSC Region Lock" non potrà funzionare su una console PAL. Il region lock dell'hardware va ovviamente di pari passo con quello del software. Se un determinato sistema è pensato per essere venduto sono nei "territori PAL", sarà in grado di essere utilizzato con i soli titoli PAL (in linea di massima). Una console o un videogioco senza blocchi regionali è definito "region-free".