Quando ho comprato la mia ultima console Sega, non avrei mai pensato che sarebbe stata ricordata come tappa conclusiva della carriera di "Service Games" in riferimento al mercato domestico.

sega_dreamcast.jpg

Da parte mia devo ammettere di aver solo "parzialmente esplorato" il DC.

Dopo i primi entusiasmi legati alla visione (in negozio) di Sega Rally 2 (che poi, girando sotto Win CE, non valorizzava appieno l'hardware) e a svariate partite (da amici) a Power Stone, il Dreamcast è velocemente rientrato nella routine di casa senza grandi acuti.
Ricordo bene di aver apprezzato molto il primo titolo, ovvero Marvel vs. Capcom, di esser rimasto flashato da Sonic Adventure (entusiasmo effimero come la longevità di SA) e di aver adorato Metropolis Street Racer... ma per il resto...

Alla fine il DC andava bene per qualche partita a Dead or Alive 2, SNK vs. Capcom (e seguito) e Outtrigger... e si faceva valere nei divertentissimi moltiplayer match a Power Stone 2 (eccellente se giocato in 4)... ma per il resto...

Forse ai tempi ero un po' distratto dal PC, nonchè ben lontano da quell'assiduità che ha contrassegnato i miei periodi Mega Drive e Nintendo 64.

Per fortuna ho avuto modo di vedere e giocare da un amico diversti altri titoli per DC: Ikaruga, GigaWing, ShenMue, ShenMue 2, Resident Evil: Code Veronica e Soul Calibur.

Ce n'era abbastanza per farsi un'idea assai positiva del Dreamcast: gran bella console, ottimamente progettata e lontana da quell'eccessiva complessità sul fronte dell'architettura che ha reso il Saturn così difficile da valorizzare appieno.

Dopo la lunga eclisse di 32X e Saturn (già parzialmente anticipata dal "controverso" Mega CD), Sega tornava a proporre una console con tutte le carte in regola per imporsi sul mercato... in teoria almeno...

In pratica le cose andarono diversamente. In effetti, se Sega era tornata con un buon hardware, l'aveva fatto fuori tempo massimo e in un ambito che, a conti fatti, non consentiva più adeguati spazi di manovra.

Così l'ultima avventura hardware di Sega andò incontro ad una conclusione prematura... un vero peccato!
Probabilmente parte del fascino odierno del Dreamcast deriva dal fatto che le sue molte potenzialità non hanno avuto modo di esprimersi appieno.

Il DC esercita anche il fascino di quello che poteva essere e non è stato.