Generalmente parlando, avere amici con ottime disponibilità finanziarie ha senz'altro diversi vantaggi. Quando poi l'amico in questione ha il tuo stesso "pallino", le opportunità aumentano e hai modo di toccare con mano determinati prodotti che, in caso contrario, non avresti avuto occasione di vedere.

Nei primi anni '90 un mio amico particolarmente appassionato di videogiochi comprò una nuova console d'importazione parallela: il NEC SuperGrafx.

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Versione "ipervitaminizzata" della PC Engine, il SuperGrafx fu prodotto nel 1989 da una NEC assai preoccupata di subire la concorrenza dell'esordiente Mega Drive e dell'imminente Super Famicom.

In realtà questo SGX si rivelò a tutti gli effetti una "pistola scarica", visto che in Giappone il PC Engine fu gratificato da un successo assai duraturo, "tagliando così le gambe" alla sua costosa "versione deluxe"... finché non fu ritirata dal mercato a soli due anni dal debutto.

L'unica fortuna che ebbe il mio amico derivò dal fatto che la softeca PCE / PC Engine CD-ROM2 (il SuperGrafx era collegabile all'add-on ottico NEC) si manteneva opportunamente compatibile con questa sfortunata console.

In effetti gli unici titoli di rilievo sviluppati per SGX sono due eccellenti conversioni da coin-op Capcom: Daimakaimura (Ghouls‘n Ghosts) e 1941: Counter Attack

Ovviamente il SuperGrafx presentava una componentistica più "avanzata" rispetto a quella messa in campo per il PC Engine: due co-processori dedicati: 16-bit HuC6260 VCE e 16-bit HuC26270A VDC capaci di gestire fino a 128 sprite e due background layer indipendenti e, 128 kB di video RAM e 336X224 come teorica risoluzione standard (di fatto valorizzata nel solo Ghouls‘n Ghosts).

Il NEC SuperGrafx è a console la cui line-up si conta sulle dita di una mano... letteralmente.
I titoli per SGX, infatti, sono: 1941: Counter Attack, Aldynes, Battle Ace, Daimakaimura (Ghouls‘n Ghosts) e Mado King Granzort. Normamente vengono associati al SuperGrafx anche due shoot ‘em up per PC Engine: Darius Plus e Darius Alpha. Il motivo di tale legame deriva dal fatto che questi titoli presentano migliorie estetiche se giocati su SGX, ovvero l'assenza di slowdown e flickerii.

La sfortunata SuperGrafx si presenta piuttosto bene, grazie ad un design piuttosto aggressivo e in virtù dell'indiscutibile appeal garantito da un’impressionante porting di Daimakaimura, che supera nettamene sul fronte grafico la pur ottima trasposizione per Mega Drive, avvicinandosi all’arcade perfect sviluppato su Sharp X68000.
Degna di nota, poi, la fedelissima conversione di 1941: Counter Attack e decisamente valido l'horizontal shooter Aldynes.

Il mio amico comprò solo tre dei cinque titoli che costituiscono la "SGX line-up" e generosamente mi prestò la console NEC per un certo periodo. Ricordo che apprezzai moltissimo i porting e il divertente quanto ben realizzato Aldynes. Non ho mai avuto modo di provare gli altri due titoli realizzati per SuperGrafx, ovvero i già citati Battle Ace e Mado King Granzort.

In generale il SuperGrafx resta un classico esempio di occasione persa e marketing quanto meno incauto da parte di NEC.


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