Stasera sono andato a fare un po' di compagnia (in attesa del ritorno dal lavoro dei genitori) al figlio di mio cugino, un vivacissimo bambino di sei anni di nome Matteo che ha insistito per farmi vedere il suo nuovo gioco per Wii, Super Mario Galaxy.

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Ne sono saltati fuori un po' di dialoghi abbastanza buffi del tipo:


Matteo (prima di farmi vedere SMG): Ma lo sai che cosa succede quando Mario finisce tutte le vite?

Io: Cosa?

Matteo: viene una scritta "GAME OVER"... vuol dire: "gioco finito"! L'hai mai vista?

Io: Eh sì... ci ho già avuto a che fare...


Matteo (davanti a SMG che vedevo per la prima volta): Hai mai visto i Super Mario Proiettili?

Io: Come no!

Matteo: Ah! Allora ce l'hai anche te Super Mario Galaxy!

Io: No... non l'ho ancora comprato...

Matteo: Allora come mai hai già visto...


E così il "discorso" si è un po' spostato sui "trascorsi" del nostro amatissimo idraulico videoludico. I motivi sono ovvi: ogni due per tre saltava fuori qualcosa che avevo già visto (detto fra parentesi: Super Mario Galaxy è fantastico!) e così dicevo a Matteo che non era la prima volta che vedevo un determinato aspetto/personaggio del gioco che per lui era un'assoluta novità. Alla fine ho buttato là che Mario è "da un bel po' che è in giro" ed è "più 'grande' di mio fratello" (nato nell'83). Ovvio che Matteo si è un po' incuriosito... e così gli ho confermato di aver giocato a qualche "avventura" di Mario tanti anni fa... quando ero solo un po' più "grandicello" di lui.

Per tutta una serie di motivi, veder giocare a Super Mario Galaxy un bambino di sei anni mi ha "fatto un effetto strano"...