Ho conosciuto e apprezzato questo personaggio un paio di anni prima rispetto alla diffusione della serie TV, ovvero tramite i primi romanzi di Jeff Lindsay: "La Mano Sinistra di Dio" e "Il nostro caro Dexter". Ebbene questo "serial killer dei serial killer", complice la prosa brillante di Lindsay e l'accattivante humour nero che la vivacizza, mi ha conquistato fin da subito. Va da sè che non potevo perdermi la serie TV... e così ho cominciato a seguire le sanguinarie avventure televisive del popolarissimo ematologo con il "vizietto" dell'omicidio.

Questa longeva serie TV che può contare su una serie di ottime idee, interpreti davvero incisivi, ed una struttura ad incastro particolarmente efficace che può contare sull'indubbia bravura degli sceneggiatori e sull'incredibile potenzialità di questo suggestivo antieroe creato dallo scrittore Jeff Lindsay.

Dexter costruisce la sua notevole attrattiva sull'ambiguo fascino dell'ossimoro, sull'insinuante appeal esercitato dal contrasto, sulla potente rappresentazione della realtà in un drammatico chiaroscuro.

Il serial killer Dexter Morgan è sì il protagonista indiscusso di quest'azzeccatissima produzione, ma anche uno specchio deformante che riflette una realtà dove la normalità è solo una rassicurante apparenza (il tema della finzione, della maschera, della rappresentazione continua ad essere un leitmotiv irrinunciabile), poiché dietro l'assolata amenità di una patinata Miami, si nascondono oscuri e velenosi abissi di dolore.

Questo particolarissimo tecnico della polizia scientifica è una cartina al tornasole (o meglio: "tornaombra") che rivela i mille aspetti del male, che vibra all'unisono con i "passeggeri oscuri" di altri "posseduti" suoi pari, che fa emergere dall'ombra i tanti piccoli demoni che infestano i cosiddetti "normali". Da quì un'acuta e sconcertante riflessione sul labile confine che separa il bene e il male, la luce e il buio intesi nella loro tormentata quanto obbligatoria complementarità, l'assennatezza e la follia. Come in un dipinto di Caravaggio, il buio rende più fulgida la luce, il male assoluto da maggior risalto alla positività di determinati sentimenti (non a quella di particolari personaggi, visto che in questa serie ognuno è latore di un "passeggero oscuro" oppure ne è stato a lungo succube), il dolore e la disperazione collocano le parentesi di felicità un una struggente aura dorata.

Ovvio che non tutte le stagioni si collocano sullo stesso livello e la verve delle prime si è andata pian piano infiacchendosi nelle ultime... e tuttavia gli autori meritano un plauso per la curatissima confezione e la sceneggiatura generalmente azzeccata ed avvincente (con però alcuni cali di tono e scelte un po' discutibili in un paio di stagioni). Idem come sopra per gli attori, con particolare riferimento ad un grandissimo Michael C. Hall e ad un'incisiva Jennifer Carpenter. Che dire poi della colonna sonora di Daniel Licht... semplicemente perfetta!

Per ora la serie Dexter conta 7 stagioni per un totale di 84 episodi. La Season 8 sarà trasmessa negli USA a fine giugno.