My Two Cents... Pensieri spiccioli



Quando viene valutato un gioco i parametri sono ben noti.
La longevità, il gameplay, la possibilità di rigiocarlo 1 volta finito, la grafica, il comparto audio, la solidità del multiplayer.
C'è un parametro estremamente soggettivo però che per me è il più importante di tutti, ossia la capacità di un gioco di coinvolgere.
Non parlo semplicemente di farsi catturare dal divertimento e continuare a giocarlo fino alla fine, parlo di quanto il gioco ci permetta di farci sentire veramente dentro l'azione, di farci sentire come fossimo noi il protagonista, di farci entrare realmente nei panni del nostro avatar virtuale.
Vi son giochi che mi hanno saputo conquistare dopo pochi minuti di gioco facendomi sentire totalmente legato alla vicenda, esaltandomi a ogni piccola scoperta o progresso nell'avventura: penso ad esempio a Bioshock, il senso di estraneità una volta arrivati a Rapture, la magneficenza dei panorami subacquei che esaltano il giocatore come esalterebbero davvero il nostro avatar virtuale se la situazione fosse reale, toccare con mano la decadenza del sogno, dei suoi ambienti, delle sue strutture e delle sue persone.
Penso anche a Fallout 3, al mondo immenso che ci lascia davanti agli occhi una volta messo piede fuori dal Vault e a tutte le storie di uomini e mondi in cui possiamo imbatterci, che ci possono raccontare gli altri personaggi o che possiamo trovare narrate in computer e documenti trovati per il mondo.
Penso ancora al maestoso Syberia o all'indimenticabile The Longest Journey in cui è impossibile non immedesimarsi in Kara e di Apriel.
Penso infine alla saga di Hitman, riuscire a sentirsi davvero nei panni di 47, studiare gli obiettivi, capire come raggiungerli e celare costantemente la propria presenza...
Ma penso anche a tutt'altro genere di giochi, come i simulatori sportivi di guida... A volte basta poco ma anche avere in nostro avatar personalizzato da veder esultare sul podio o il nostro ufficio con la bacheca che si arricchisce di trofei gara dopo gara son piccoli dettagli che ti danno l'illusione di essere te al volante e non una tua controparte digitale...
Dopotutto anche se elettronici sono comunque giochi e anche se un po cresciuti dentro siam sempre ragazzi che vogliono credere che le avventure che stan vivendo nei loro giochi siano reali