Rise of the Robots - Super Nintendo - Acclaim/Mirage, 1994


Se dovessi elencare tutte le più pallide, inutili e squallide creazioni dell'umanità, "Rise of the Robots" è il perfetto esempio di come sia possibile creare l'inutilità più assoluta.
Pubblicizzato a destra e manca su ogni rivista ed angolo televisivo, le premesse per un titolone c'erano tutte: grafica in stile renderizzato da mascella a terra (almeno stando alle immagini fisse rilasciate in fase di anteprima), l'esecuzione di tantissime mosse speciali, una colonna sonora in collaborazione con sua maestà Brian May, la premessa di un titolo talmente orientato al futuro da far sembrare ogni suoi concorrente "vecchio di dieci anni" (stando alle altisonanti dichiarazioni di chi lo aveva sviluppato), senza contare i ben 32mb di cartuccia dichiarati per la versione snes.
Tutto vero? Niente di più falso.
"Rise of the Robots" era alla realtà dei fatti un incredibile ed insensato travaso di bile, una schifezza totalmente goffa e ridicola ma allo stesso tempo pateticamente pretenziosa, una merda totale se me lo si potrebbe permettere (e chi scrive è persona gentile e pacata, questo dovrebbe far riflettere).
Colmo di bug fino al midollo, questo titolo era capace di far sembrare divertenti persino quei noiosi pomeriggi in cui, da bravi nipotini, aiutavamo la nonna a tessere la maglia: le animazioni inesistenti, unite ad un sistema di controllo dalla velocità di risposta letargica, contribuivano ad affossare completamente sia l'impatto visivo che la giocabilità, anch'essa del tutto inesistente dato che della famigerata presenza delle "supermosse letali" non vi era neanche l'ombra, anzi l'unico (si, unico!) personaggio disponibile, dal carismatico nome di cyborg, poteva eseguire unicamente un pugno ed un calcio senza variazione alcuna, un vero spasso, dato che ad un certo punto veniva logica la domanda riguardo l'effettiva utilità della modalità di allenamento.
L'intelligenza artificiale si rivelava del tutto mal programmata dato anche che le animazioni scattose nella versione SNES tendevano a "corrompere" l'incontro a favore del nostro rivale in situzioni simili a questa: supponiamo che vogliamo saltare alle spalle del nostro nemico per regalargli una bella serie di troncate, ci accingiamo a saltare ma in un millisecondo il nostro caro oppositore si ritrova già bello che pronto con un bella serie di tagliole già pronte a toglierci una bella dose di energia, ed il tutto in un solo fotogramma di animazione (insomma viene caricata unicamente l'immagine del robot in azione senza nessun fotogramma di intermezzo), roba da stare male per le risate!
Forse descritto non rende bene l'idea di cosa si sta parlando esattamente, forse andrebbe visto dal viv...ehm, meglio di no, limitatevi all'immaginazione!
Purtroppo le cose non miglioravano neanche sul lato sonoro: la tanto sbandierata partecipazione di Brian May si limitava ad un insipido motivetto mononota presente unicamente nella schermata iniziale, mentre il resto delle musiche erano banali musichette techno senza infamia e senza lode...poco cambia sul fronte effetti speciali, che si limitavano a 3 effetti sonori: 2 di essi erano variazioni del colpo subito, vagamente simili al suono di percussione di una padella, ed un terzo udibile unicamente mentre i droidi cadono sfiniti al suolo, che in realtà è lo stesso identico suono precedente eseguito solamente ad un pitch più basso.
Pochissimi inoltre i nemici affrontabili nella modalità giocatore singolo: 6, ne uno più ne uno meno.
Del tutto ridicola inoltre la modalità a due giocatori: considerando anche che non credo esista un essere umano noto come vostro amico che si possa offrire come cavia umana per sperimentare questo dolore spartito in due parti eque, solo il secondo giocatore può scegliere il droide mentre il giocatore uno rimane castrato unicamente nella scelta del robottone principale; questo era da imputare al fatto che i fotogrammi delle collisioni erano precaricati tutti di un pezzo e quindi per il gioco era perennemente impossibile gestire gli scontri di due robot il quale uno dei due non fosse obbligatoriamente il droide principale.
Un prodotto vergognoso, talmente piatto ed anonimo che persino un filmino muto di educazione sessuale per bambini si sarebbe alla realtà dei fatti rivelato assai più carismatico, divertente e persino innovativo.
"Rise of the Robots" non ha nessuna, e dico nessuna qualità: non ha alcun segno di reale giocabilità, coinvolgimento, senso di sfida, personalità.
Un piatto polpettone completamente sgobbo e mal riuscito, interprete della filosofia che quando un qualcosa si preannunci, già ancor prima della sua uscita, come il più "tutto" di una determinata categoria, si rischia al 99% di ritrovarsi con in mano un pugno di aria fritta (avete presente la figuraccia di "Murder Set Pieces" in tempi recenti? Beh, qui è esattamente lo stesso).
Questo titolo è la perfetta rappresentazione digitale del concetto di inutilità totale, la sua campagna pubblicitaria la più perfetta ed orchestrata riproduzione mediatica di una figuraccia immane: Acclaim dovrebbe seriamente porre le sue scuse per aver lasciato publicare uno scempio del genere, uno scempio che ha persino visto un suo seguito su PSX dal titolo di "Rise 2: Resurrection", al peggio non c'è mai fine!
Questo titolo scatena una serie di dubbi umani di tipo amletico sullo stile di "Perchè mai è venuto al mondo?", "Qual'è il senso della sua esistenza?" e tante altre svariate tipologie di pippe mentali.
Ma al di fuori delle pippe mentali, contano i fatti, e questo titolo non ha proprio nulla da dimostrare: molto probabilmente non è colpa sua se è venuto fuori così male, ma il risultato finale è talmente sgraziato ed irritante da non lasciare altra scelta che il dimenticatoio...già che ci sono, il parlarne in questa recensione non aiuta di certo.
Il peggior picchiaduro della storia, un risultato totalmente da dimenticare: fa quasi ridere che questa schifezza alla storia ci è passata davvero esattamente come nelle intenzioni dei programmatori...tralaltro, come era possibile dimenticarselo?

nota:
Questa paraculata non perse l'occasione di apparire sulla maggior parte delle console e home pc del periodo in tante versioni una più comica dell'altra, ad esempio quella per Mega Drive aveva una difficoltà imbarazzante per via di alcuni colpi esageratamente più potenti di quelli normali eseguibili unicamente dall'avversario (caratteristica di cui noi ovviamente non disponevamo) mentre quelle per Amiga (che pare fosse costituita da qualcosa come 13-14 floppy) ed MSX non presentavano alcuna colonna sonora durante gli scontri a favore di un ben più insopportabile ronzio...tra le varie versioni però, vince quella per SNES in quanto racchiude la più pura essenza trash di quest titolo, dati anche gli altisonanti 32 mb di cartuccia sponsorizzati sulla scatola.

VERDETTO FINALE

Uno spreco di denaro da ogni punto di vista: pubblicitario, produttivo, eventuale acquisto.
"Rise of the Robots" potrebbe andare benissimo come strumento di tortura nei campi predisposti a tale funzione, non certo come videogioco.
Il formato cartuccia ne limita persino le funzionalità di sottobicchiere costringendoci ad utilizzarlo unicamente come un costoso ma leggero fermacarte.
Il 1994 era l'anno di debutto di un capolavoro come Tekken e l'anno del trionfo di sua maestà Street Fighter, perchè maifare uscire una roba del del genere?
Forse unicamente una misera, patetica, operazione in stile "prendi i soldi e scappa".

Come ultima conclusione, potrei anche ammettere che magari qualcuno di voi avrà comunque una innata voglia di provarlo, giusto per farsi quattro risate, io continuo a dire che potrebbe non essere affatto una buona idea: potreste avere qualche trauma che potrebbe segnarvi a vita, potreste incappare in un attacco di cirrosi epatica per via della noia in dosi abbondanti che scaturisce da questa roba, potreste perdere degli amici che fino ad ora vi erano vitali, potreste avere una innata voglia di suicidarvi...la vita è bella, non sprecatela così.