twincobr.jpg... dei gestori delle sale giochi

Ripensando agli anni in cui ho regolarmente frequentato le sale giochi, ho fatto anche mente locale su una curiosa peculiarità di quella che potremmo definire arcade gaming experience: la particolare varietà indotta da fattori esterni... uno su tutti: il gestore della sala giochi.

Capitava, infatti, che un cabinato, per ignote ragioni, si comportasse come una meteora, ovvero rimanesse in una data sala giochi per poco tempo... e proprio quando iniziavi a prenderci la mano, un bel giorno non lo trovavi più.

Poi c'erano i coin-op "stanziali", ovvero titoli che, pur essendo ormai obsoleti e quindi non più attrattivi, sembravano pressochè dimenticati dal gestore e concretizzavano, ad esempio, già nei mitici nineties un inconsapevole retrogaming anni '80. Ricordo che al tempo mi sembravano anacronistici e mi chiedevo perchè diamine il gestore non li sostituisse con qualcosa di più nuovo... oggi come oggi, viceversa, non mi sembrerebbero affatto fuori posto, visto che ormai la stragrande maggioranza dei coin-op è cronologicamente cristallizzata nell'eterno presente storico della storia videoludica.

Altri fattori legati alla "subdola" opera del gestore dell sala giochi erano: il livello di difficoltà settato via DIP switches e il volume dell'audio.
Quante volte vi sarà capitato di recarvi in una sala giochi piuttosto che in un altra, poichè "lì il gioco X è più facile / più difficile"... e quante volte vi siete lamentati del fatto che musiche ed FX fossero pressoché inaudibili, o magari totalmente eclissate da quelle di un cabinato davvero "fracassone" (ricordo un Tetris Atari con l'audio sparato a tutto volume che, complice il sound un po' crudo dei due chip Pokey, faceva davvero allegare i denti!).

Ebbene, per quanto mi riguarda il caso di Twin Cobra (Kyuukyoku Tiger nel magico paese del sol levante) è rientrato nel novero dei coin-op "fracassoni"... in positivo. In effetti ho assiduamente giocato questo bellissimo vertical shooter datato 1987 e sviluppato dalla mitica Toaplan sotto etichetta Taito in due cabinati distinti, naturalmente collocati in due diverse sale giochi. In uno era stato azzerato l'audio e nell'altro, viceversa, il volume risultava molto alto. Quest'ultimo si trovava in una sala giochi a Marina di Pisa, dove peraltro rimase diversi anni, fino a divenire quasi un anacronismo (in ottica da non-ancora-retrogamer), qualifica che al tempo spettava di diritto ad un 1942 dirimpettaio di un Thunder Blade.

Posso capire che gli altri frequentatori della sala giochi potessero essere infastiditi da musiche ed FX di Twin Cobra, nonchè dalle nostre vibranti quanto colorite imprecazioni (di solito lo giocavo con un amico e vi assicuro che bastavano poche partite per lasciarci, complice il caldo estivo, il ritmo serrato del gameplay e la severa difficoltà, davvero fisicamente provati... ci voleva difatti proprio un fisico bestiale)... ma bisogna dire che l'esperienza complessiva ne beneficiava moltissimo.

La soundtrack di Tatsuya Uemura, infatti, era ed è un luminoso esempio di irresistibile, grintosa ed orecchiabilissima synthrock made in YM3812, chip audio storico (1985) noto anche come OPL2 (FM Operator Type-L -molti lo ricorderanno in riferimento a schede sonore come AdLib e Sound Blaster-) con specifiche peculiari in grado di identificarlo per un sound davvero caratteristico.

Buon ascolto e buoni ricordi!

【00:01】 01 CreditChallenge ( Opening Theme )
【00:19】 02 Break A Leg! ( BGM 1, 6 )
【01:54】 03 Over The Sea ( BGM 2, 7 )
【04:45】 04 ExtendGood Figure ( BGM 3, 8 )
【05:57】 05 Tsugaru ( BGM 4, 9 )
【08:40】 06 Our Life ( BGM 5, 10 )
【10:49】 07 I'm Victor ( Landing Theme )
【11:08】 08 The End ( Game Over )
【11:15】 09 Affection ( Name Storage )
【11:52】 10 Next Dream ( Continue Theme )