Tanto tempo fa, noi giocatori delle console ad 8 e 16 bit quando volevamo provare qualche gioco nuovo non potevamo fare altro che andare da qualche amico (possibilmente di famiglia benestante, che quindi gli comprava quasi tutti i giochi e le console uscite) che lo possedeva e fregargli di mano il joypad per qualche minuto, in maniera da valutare se acquistarlo o meno. Al limite c'erano alcuni negozi di videogiochi che permettevano di provare pochi giochi selezionati. Le cose cambiarono parecchio quando uscì la PS1, in quanto molte riviste specializzate cominciarono ad allegare cd con diverse demo dei giochi in uscita o già disponibili. Fu un successone, sia per le riviste, che aumentarono chiaramente le vendite con poca spesa, sia per i giocatori, che finalmente non si limitavano più a leggere le recensioni di un gruppo sparuto di redattori, magari con gusti differenti dai propri, ma potevano "toccare" con mano un gioco per quanto tempo volevano (limitazioni della demo permettendo!). In ambito PC esistevano invece da tempo i giochi shareware, ovvero dei giochi contenenti solo pochi livelli (in certi casi c'era il gioco completo, ma si doveva acquistare un codice seriale valido per sbloccarli tutti), e i produttori di questi giochi incoraggiavano le persone a diffonderlo il più possibile tra i propri amici, in quanto internet all'epoca era troppo lento e poco diffuso per permettere il digital delivery. Anche le riviste specializzate di videogiochi per pc cominciarono a distribuire le demo su cd, e logicamente anche in questo caso i giocatori ne furono ben felici. Con l'avvento delle prime connessioni a banda larga, nei primi anni del 2000, i giocatori cominciarono a scaricare le demo direttamente dal sito ufficiale del produttore, fino ad arrivare a store digitali come Steam di Valve, lanciato verso la fine del 2003, che permetteva (e naturalmente permette ancora oggi), oltre ad acquistare vari giochi, anche di scaricarne la demo. Nel frattempo anche nel mondo delle console cominciava a diffondersi il digital delivery: la prima Xbox ad esempio permetteva di scaricare sull'hard disk integrato vari demo, dlc ed aggiornamenti dei giochi su disco, ma è stato soprattutto con la generazione successiva (PS3 e Xbox360), dal 2005-2006 in poi che ha preso definitivamente piede.
Arriviamo ad oggi, com'è la situazione? Se effettivamente le demo esistono ancora, ed in vari casi ci sono anche open beta (il gioco non ancora completo viene reso disponibile ai giocatori perchè possano testarlo, in maniera da portare allo scoperto più bug possibili), c'è anche la tendenza a non rilasciare versioni demo come una volta. Molti giochi AAA non hanno una demo disponibile, altri, come il nuovo DOOM, hanno demo disponibili solo per un breve periodo di tempo. Stessa cosa anche sulle console, il numero di demo disponibili si è assottigliato sempre di più...
I motivi per cui ciò è avvenuto possono essere sia di natura tecnica, economica o semplicemente di marketing, nel senso che se è vero che una demo può aiutare a vendere, in certi casi può influire negativamente sulle vendite: non posso negare che alcuni giochi che ho acquistato probabilmente non li avrei comprati se avessi potuto giocare ad una demo, e credo che valga la stessa cosa per molti altri giocatori.
Ad ogni modo pare che la situazione non sia destinata a migliorare nel prossimo futuro, anzi!