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E' un mercato videoludico malaaato... e la sua malattia si chiama pirateria

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    E' un mercato videoludico malaaato... e la sua malattia si chiama pirateria

    Sara capitato anche a voi (... si avere una musica in testa / sentire una specie di orchestra / suonare suonare suonare suonare / zum zum zum zum zum... ) di ascoltare da altri videogiocatori i classici lamenti & brontolii di vario tipo da riassumere con un "E' un mercato videoludico malaaato" (tipo il normentone di Mai Dire Goal: "E' un calcio malaaato...")... e i giochi di oggi non sono più quelli di una volta, e la qualità media è calata a picco, e esistono dei generi dati per "videogiochistici" che non si potrebbero nemmeno classificare come vg in senso stretto (e... "abominio" ... VENDONO PURE PARECCHIO! ).

    Insomma tutta una serie di ragionamenti che ruotano intorno ad una supposta decadenza dei videogiochi che non sembra avere riscontri sui freddi dati commerciali (tenuto conto del periodo di crisi generale, tutt'altro che preoccupanti...), ma piuttosto attenere ad una sorta di depauperamento "morale" dei videogioco moderno... come se l'intrattenimento videoludico avesse acquisito con il tempo la valenza di un movimento filosofico dotato di principi più complessi, ramificati e profondi rispetto a quello base: il semplice, scontato e banale divertimento.

    Qual è il motivo dell'odierna "decadenza" dell'intrattenimento videoludico?

    Molti additano il fenomeno del casual gaming, l'allargamento del mercato al pubblico dei "profani" (quasi per videogiocare fosse necessaria una patente con tanto di test d'ingresso e i quella dei videogiocatori fosse una facoltà a numero chiuso) e la creazione di nuovi "generi" che non dovrebbero in nessun modo essere accostati ai prodotti videoludici propriamente detti.

    Personalmente, invece, non credo che il fenomeno del casual gaming sia da considerarsi negativo, nè d'altra parte ritengo deleterio lo sviluppo della motion technology per il futuro dell'intrattenimento videoludico... come se l'equazione "motion controller" = "casual gaming" fosse data sempre e comunque per scontata a prescindere dall'evoluzione tecnologica dei controller stessi.


    Piuttosto credo che il tarlo del settore sia molto più antico: la pirateria.

    La pirateria comporta una rilevante riduzione degli introiti nell'ambito dell'intrattenimento musicale, cinematografico e videoludico.
    Meno introiti comportano meno investimenti.
    Meno investimenti implicano semplificazione, banalizzazione, standardizzazione, serializzazione a fotocopia.
    L'individuazione di un mercato meno "sgamato" (nel senso di meno "esperto" e meno incline a cercare delle "vie traverse") ha anche il gradito effetto collaterale di rendere meno probabile che l'utente tendenzialmente "profano" scarichi, per l'appunto, il prodotto piuttosto che comprarlo.


    Cosa ne pensate?

    Che il fenomeno della pirateria incida pesantemente sul mercato dei videogiochi è un dato di fatto (è un po' l'equivalente dell'evasione fiscale nel bilancio dello Stato) ed è sigificativo che oggi si cerchi in ogni modo di limitarlo ostacolando il fenomeno del downloading (di musica, film e ISO):

    La crisi è così pesante e le prospettive così difficili che hanno deciso di scendere in campo tutti insieme per difendere una attività importante


    Io sono convinto che coloro che lamentano una fantomatica "deriva" dei videogiochi non dovrebbero "prendersela" con fenomeni del tutto naturali come l'allargamento del pubblico, la sua "stratificazione" e la moltiplicazione di generi e sottogeneri... dovrebbero invece additare la pirateria!


    Vi piacciono i videogiochi "di un certo livello"? Comprateli!

    Scegliete bene, comprate poco, ma comprate!

    Chi scarica i videogiochi da internet e magari li condivide incide negativamente sul mercato videoludico contribuendo a parte di quei fenomeni di cui non di rado si lamenta additando a torto il casual gaming.

    Ragionamenti simili si potrebbero fare per la musica e per il cinema ( http://iltempo.ilsole24ore.com/spett...oni_anno.shtml ).


    Voi cosa ne pensate?
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 15-06-2010, 12:33.
    Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
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    "The game will never be over. Because we're keeping the dream alive." (Freiheit, "Keeping the Dream Alive")

    #2
    Il mercato videoludico fa schifo, perchè i giochi originali li vendono a prezzi stratosferici, e se li vuoi a poco prezzo devi aspettare mesi o comprarlo usato, la pirateria è giusto che non bisogna favorirla, ma duplicare per se stessi un gioco originale noleggiato o preso in prestito da qualcuno mi sembra il modo più veoce per avere un gioco senza spendere una lira.
    Ultima modifica di Robbey; 15-06-2010, 12:58.
    Tutto sarà bello quando Igor lo rinfrescherà, la sua forza è la nostra forza

    Qui dentro c'è un nuovo mondo, qui dentro c'è il nostro futuro, qui dentro c'è il nostro DESTINO

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      #3
      ma duplicare per se stessi un gioco originale mi sembra il modo più veoce per avere un gioco senza spendere una lira.
      perdona ... mi sfugge la logica della frase
      se hai comprato un originale e hai una copia di backup .... hai speso soldi ,quello dell'originale !!

      non puoi tenere la copia s enon hai l'originale in tuo possesso ...


      per quello che penso io ... i giochi originali sono belli da avere ma appena usciti per me sono un lusso che non posso permettermi ...
      attendo che arrivino sul mercato dell'usato o che magari cali il prezzo e venga venduto come cofaneto OEM

      purtroppo la crisi non mi permette di investire in giochi nuovi di pacca sempre ... anzi , MAI
      CHI SEMINA PRUNI ... UN CAMMINI POI SCARSO
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      la classe non è brodo di papere. (Bostick )

      biscotti Ban Turchese per tutti!!!!!! ( alex)

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      io aggiungerei una tumbler di bushmills ed un paio di amaretti ... bah ! ( Bostick )

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        #4
        Partendo dall'incontestabile presupposto che i giochi è meglio comprarli che scaricarli, non sono molto preoccupato del destino economico dell'industria videoludica. Le ultime aziende a fallire lo hanno fatto nel periodo della crisi nera a livello generale e non dei videogiochi, quando l'acquisto di titoli era frenato da un quadro mondiale estremamente sfavorevole. Oggi tutte le aziende sono in netto attivo e dico davvero tutte, nonostante la pirateria. Questo mi lascia pensare che il margine di guadagno, anche di fronte a vendite ritenute insoddisfacenti rispetto alle stime iniziali, sia comunque adeguato a garantire degli introiti significativi.

        Il casual gaming è un discorso che tange la pirateria fino ad un certo punto. E' chiaro che l'utente completamente a digiuno di elettronica non sa nemmeno scaricare una ISO e ripiega sul gioco originale e la Nintendo ci ha costruito un impero su questo. L'utente smaliziato, però, non è una minore fonte di guadagno solo perchè sa usare un gioco piratato, ma anche perchè rappresenta una quota non maggioritaria del mercato generale.

        Faccio qualche esempio: dalle stesse classifiche di vendite mostrato da alex nelle news si evince che la Wii ha diversi giochi nella top ten, tra l'altro sempre gli stessi. E' un risultato significativo, considerando che la Wii soffre molto anche la pirateria. La Playstation 3, che di pirateria ne ha ZERO, ha, in via del tutto eccezionale, un titolo in vetta, ma non è la norma. In generale, quindi, i giochi più casual della Wii vendono più degli "hardcore" della PS3 nonostante siano facili da copiare. Perchè? Perchè il pubblico casual è maggiore di quello hardcore e di parecchio. La PS3 che vende solo giochi originali non ce la fa quasi mai a tenere il passo della Wii dove forse in Italia il 50% degli utenti usa giochi pirata.

        Questo suppongo significhi che l'impatto della cultura casual, o meglio dire "dell'accessibilità estrema", vale moltissimo e premia gli investimenti a prescindere dalla pirateria. Da appassionato di lunga data, che adora discutere di Bioshock, Mass Effect o altri prodotti che richiedono una dedizione/riflessione più sostanziosa non posso esultare. E' come essere felici che si producano al cinema più Cinepanettoni che film d'autore solo perchè i primi incassano di più... Del resto, mi pare che il pubblico dei videogiocatori in generale, Wii-user compresi, reagiscano diversamente quando sale alla ribalta un videogioco di matrice tradizionale come Mario Galaxy 2 che tocca la sfera casual solo di contagio senza assumerla come target iniziale.
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          #5
          Sul fatto che il settore videoludico non sia in crisi economica sono pienamente d'accordo (infatti avevo scritto: " [decadenza] che non sembra avere riscontri sui freddi dati commerciali (tenuto conto del periodo di crisi generale, tutt'altro che preoccupanti...")... e tuttavia credo che la pirateria abbia comunque un certo peso nella scelta dei progetti da finanziare.

          Mi sembra al momento più probabile che si finanzi un titolo dal budget medio-basso che, magari, si basa su un approccio "easy" (qualcuno direbbe "casual") e può teoricamente contare su un gradimento "trasversale", piuttosto che un prodotto più complesso, "impegnato," ad alto budget, rivolto ad un pubblico più "esigente"... prodotto che, in caso di mancato ritorno in termini di incassi, si traduce un un rilevante "buco" nel bilancio del publisher. Se quest'ultimo, dunque, tiene conto dell'incognita pirateria potrebbe anche rinunciare al progetto proprio in ragione dell'ulteriore rischio che comporta quest'ultima... e magari ripiegare su un "meno impegnato" prodotto rientrante in schemi "collaudati" e dal budget più modesto.

          Va detto, poi, che nel caso dei titoli per Wii definibili come "di estrema accessibilità" (etichetta assolutamente neutra), ad esempio i validamente progettati (quanto vendutissimi) Touch Generation Games, incide il "fattore-accessorio specifico" (per esempio la Balance Board) o la moltiplicazione/integrazione dei controller per il multiplayer (acquisto di WiiMote + Nunchuck extra) e per l'incremento della precisione (Motion Plus).
          Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
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            #6
            Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
            Mi sembra al momento più probabile che si finanzi un titolo dal budget medio-basso che, magari, si basa su un approccio "easy" (qualcuno direbbe "casual") e può teoricamente contare su un gradimento "trasversale", piuttosto che un prodotto più complesso, "impegnato," ad alto budget, rivolto ad un pubblico più "esigente"... prodotto che, in caso di mancato ritorno in termini di incassi, si traduce un un rilevante "buco" nel bilancio del publisher. Se quest'ultimo, dunque, tiene conto dell'incognita pirateria potrebbe anche rinunciare al progetto proprio in ragione dell'ulteriore rischio che comporta quest'ultima... e magari ripiegare su un "meno impegnato" prodotto rientrante in schemi "collaudati" e dal budget più modesto.
            E ci trovi qualcosa di buono in questo? Parlando da utente, intendo, non dal punto di vista dell'azienda. Ribadisco che su PS3, per esempio, il fenomeno pirateria non esiste in nessuna forma.
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              #7
              Originariamente inviato da musehead Visualizza il messaggio
              E ci trovi qualcosa di buono in questo? Parlando da utente, intendo, non dal punto di vista dell'azienda. Ribadisco che su PS3, per esempio, il fenomeno pirateria non esiste in nessuna forma.
              Nulla di buono... assolutamente. E' uno dei motivi per cui ho scritto che la pirateria e sempre la malattia più rilevante del mercato videoludico... così come lo è per quello musicale e cinematografico. Probabilmente su questi ultimi incide di più a livello economico che sul primo e sicuramente l'effetto combinato di crisi e pirateria cinematografica sta creando grossi problemi al cinema italiano (e, se non vado errato, anche europeo)
              Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
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                #8
                Senza dubbio. Non ricordo chi lo diceva, ma "se una cosa la puoi vedere o sentire, la puoi anche copiare". Per i videogiochi sarà sempre più difficile visto che un programma può essere più o meno protetto (a volte)...

                Tornando al fenomeno casual, e guardando la line-up imminente 2010, non mi preoccupa più. Alla fine i progetti a basso budget sono proprio là: tanta roba da due soldi che vende e probabilmente finanzia progetti più importanti. Se si prende la stessa Nintendo, ha ingaggiato Team Ninja, Retro Studios ed altri per i suoi brand, probabilmente coprendoli d'oro. La EA produce con successo titoli di grandi investimenti affiancandoli ad altri più economici per loro che vendono molto... Nel 2008/09 era diverso, la crisi aveva davvero bloccato tutti gli sviluppatori e sembrava che solo i progetti low-cost potessero avere vita.

                L'unica mia preoccupazione incombente riguarda il modello Ubisoft a là Prince of Persia e Assassin's Creed: espansioni cruciali per la sceneggiatura principale venduti a parte. Geniale a livello aziendale, troppo e capace di contagiare gli altri, ma estremamente scorretto verso il consumatore. Ma sono off-topic
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                  #9
                  Originariamente inviato da musehead Visualizza il messaggio
                  L'unica mia preoccupazione incombente riguarda il modello Ubisoft a là Prince of Persia e Assassin's Creed: espansioni cruciali per la sceneggiatura principale venduti a parte. Geniale a livello aziendale, troppo e capace di contagiare gli altri, ma estremamente scorretto verso il consumatore. Ma sono off-topic

                  ... e le campagne di EA e Ubisoft contro il mercato dell'usato:

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                  Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
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                    #10
                    Il discorso è sempre lo stesso, le aziende sono più furbe e più preparate di noi, sanno benissimo quale strategie usare.
                    La Sony ha costruito un impero sulla pirateria ed è innegabile.
                    Ora ha dimostrato che eliminare la pirateria è tecnicamente possibile (sempre di videogiochi parlo) visto che il fenomeno su ps3 è irrilevante, a differenza di wii e microsoft.
                    Perchè modificare un Wii è ridicolo mentre modificare un Gamecube era ben altra faccenda? Non certo per distrazione di Nintendo, ma semplicemente perchè così riescono ad accattivarsi il pubblico casual che paga e al tempo stesso il giocatore smaliziato e furbetto, che magari paga 2 giochi su 10 ma intanto acquista la console.

                    In queste manovre ambigue quelli che fanno la fine peggiore sono le piccole software house, che non per niente vengono continuamente divorate da quelle più grandi, i consumatori onesti che pagano anche per chi copia e prima o poi i rivenditori "scomodi" come Game Stop.

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                      #11
                      la pirateria esistera sempre, è praticamente impossibile eliminarla, può darsi che i giochi diventeranno sempre più protetti, ma troveranno sempre il modo di copiarli . . . .
                      per quanto mi riguarda sarebbe ben gradito il ritorno alla cartuccia, perchè più sicure e hanno la possibilità d'implementare le capacità di una console come succedeva nello snes, l'unico contro è l'elevato costo, a parte se non si sperimentasse una nuova caruccia simile alle SD ma con l'hardware dentro
                      "Voilà! Alla vista un umile veterano del vaudeville, chiamato a fare le veci sia della vittima che del violento dalle vicissitudini del fato. Questo viso non è vacuo vessillo di vanità ma semplice vestigia della vox-populi, ora vuota, ora vana. Tuttavia questa visita alla vessazione passata acquista vigore ed è votata alla vittoria sui vampiri virulenti che aprono al vizio, garanti della violazione vessatrice e vorace della volontà!
                      L'unico verdetto è vendicarsi, vendetta! E diventa un voto non mai vano poiché il suo valore e la sua veridicità vendicheranno un giorno coloro che sono vigili e virtuosi.

                      In verità questa vichyssoise verbale vira verso il verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V! " V for vendetta

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                        #12
                        Anche io credo che la pirateria non morirà mai.. e poi, secondo me sia le "hardware House" (passatemi il termine), che le software house, tengono in conto che una parte degli utenti dei suoi prodotti usufruirà di prodotti illegali: se non fosse stato per la pirateria, ma quando la sony avrebbe potuto costruire in così poco tempo un impero videoludico in così pochi anni e partendo quasi da zero (sviluppava già giochi sotto etichetta imagesoft-neanche così esaltanti tra l'altro...)? E quanti utenti di questo forum, sotto i vent'anni hanno avuto da piccoli la PS1 bella moddata e con 20-30 cd di giochi pirata che non hanno cominciato ad apprezzare se non ora, con la maturità?
                        Quindi, per chi ci ha guadagnato fior di miliardi, non tutta la pirateria è venuta per nuocere.
                        ACQUISTATE GIOCHI ORIGINALI. IL POSSESSO E/O IL DOWNLOAD DI SOFTWARE CONTRAFFATTO VIENE PUNITO DALLA LEGGE!
                        Mamma miaaaaaaah!!!

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                          #13
                          Quoto la pirateria è dura da estinguere, è come l'erba cattiva che non muore mai...
                          non so quanto il ritorno della cartuccia come supporto possa aiutare a combattere questo male, si innalzeranno nuove protezioni, ma sempre qualcuno riuscirà a gabbarle... comunque sì, per me, solo ORIGINALI.

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                            #14
                            Sinceramente mi aspettavo più risposte in questo topic e mi aspettavo anche qualche risposta diversa.
                            Chi come me ha vissuto il lancio del Commodore 64 e di tutto quello che è venuto dopo sa benissimo che spesso si cadeva vittime della pirateria anche inconsapevolmente. Al tempo del 64 andavo in negozio a comprare i giochi "oroginali" a 10000 lire perchè avevano la copertina della cassetta stampata su carta fotografica che a me sembrava originale ma non mi ponevo il problema, col passare del tempo Amiga metteva a disposizione giochi e dischetti ad ogni angolo della strada, riuscire a non comprare giochi o programmi copiati era una vera impresa (questa volta essendo consapevoli) la liquidità era relativamente poca, ancora non si lavorava ed un pischello non ha la consapevolezza di sfaciare il mercato alimentando la pirateria, è divertente e basta ed in più c'è quel gusto dell'illecito, ricordo che al tempo si facevano degli abbonamenti al pirata di turno che per 30000 lire ti faceva 50 floppy a settimana di tutta la roba che usciva (i vuoti glie li portavi tu).
                            Passiamo al 3DO, per più di un anno ho acquistato giochi originali che poi ho scoperto (che rimbambito che sono, si)essere quelli "stampati" made in Hong Kong, di ottima qualità ma non originali, al tempo un masterizzatore lo sognavi ed un CD vuoto cstava 60000 lire, vendiamo il 3DO (purtroppo) e compriamo la Playstation, dopo un anno vado di modifica ed ecco il gioco a 30000 lire, non poche ma non sono 80000/90000, da lì in poi terra bruciata, contenitori con centinaia di CD ovunque.
                            PS2 stessa cosa, ancora non comprendo il valore dell'orginale, so smanettare con il saldatore e le modifiche le faccio io, ormai lavoro e qualche soldino per il masterizzatore dvd cel'ho, i giochi si noleggiano come i film chi mi ferma?
                            TUTTI hanno lavorato e guadagnato sulla pirateria, solo pochi fortunati hanno compreso il valore dell'originale (e se lo potevano permettere) ma la domanda è: quanti giochi valgono veramente quello che si pagano?
                            Pochi.
                            Per questo ora riesco a vedere il senso degli originali, ma come dice Igor non subito, adesso c'ho moglie e figlio, che gli dico che ho speso 70€ per comprarmi il gioco? Troppo difficile da far capire, la passione o cel'hai o niente... anche se ogni tanto ne becco uno in regalo.
                            La Wii l'ho modificata praticamente subito, avevo già annusato l'odore di carenza di titoli per me ed infatti l'ho rivenduta con una montagna di hardware originale ma col chip, una bella pila di titoli mediocri masterizzati (praticamente tutti quelli usciti) e wii sports originale solo perchè me lo hanno dato con la console, ci ho provato per quasi 2 anni a tenerla e menomale che non ho mai preso giochi originali.
                            Io la vedo come una sorta di noleggio adesso, se il gioco è bello poi lo comprerò, quando avrà un prezzo umano.
                            L'unica cosa che posso propormi è di far capire a mio figlio il valore ed il piacere di una confezione originale ma solo se lo merita(non mio figlio eh ) , in fin dei conti che mi aspettavo dai miei che mi insegnassero 'sta roba dei giochini elettronici? Mia made ha 70 anni, che ne sa...

                            Però mi sembra strano che soprattutto su retroconsole che non necessitano nemmeno della modifica nessuno quì abbia masterizzato il gioco e finché non lo trova si sollazza con la copia piratata da lui stesso...

                            Adesso distruggetemi pure ma io sono sincero. (ammazza quanto ho scritto!!!)

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                              #15
                              Crisi economica e videogames??? un connubio nuovo, ma non tanto...ho letto tutto il tuo post Bandito....apprezzo la tua sincerità e la tua linea di pensiero, hai fatto una lucida e stoica visuale

                              Ma sono contro la pirateria...

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