L'Ultimo Film Che Avete Visto

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Gerard's Game

Regia di Mike Flanagan

Un film con Carla Gugino, Henry Thomas, Bruce Greenwood, Carel Struycken, Kate Siegel, Chiara Aurelia.

USA, 2017; durata: 103 minuti


Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King (titolo italiano: Il Gioco di Gerald), il film diretto da Mike Flanagan racconta di una coppia, Gerald e Jessie che si rifugia nella casa di lui sulle rive del lago per un fine settimana... ludico. Gerald si è procurato un paio di manette con cui assicura la bella moglie alla testata del letto per garantirsi la massima eccitazione, ma poi avviene il primo di una serie di drammatici imprevisti...
Chi ha letto Il Gioco di Gerald probabilmente avrà pensato che la trasposizione in video di una vicenda come quella abilmente narrata dal noto scrittore americano era inevitabilmente destinata a svilire il romanzo stesso. E invece non è andata così. Sorprendentemente Gerard's Game "funziona" piuttosto bene e nel complesso, complice una regia piuttosto efficace, due ottimi interpreti e una sorprendente fedeltà a "dialoghi" e spirito originali, rende giustizia al modello cartaceo.

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The Circle

Un film di James Ponsoldt

Con Emma Watson, Tom Hanks, John Boyega, Karen Gillan, Ellar Coltrane

Durata 110 min. - USA, Emirati Arabi Uniti - 2017 - Adler Entertainment e GoodFilms - uscita giovedì 27 aprile 2017

Interessante quanto lucida riflessione sul conflitto tra il dilagare della c.d. "cultura social" e il teoricamente inalienabile diritto alla riservatezza, nonché, in ultima analisi, al libero arbitrio, questa pellicola diretta da James Ponsoldt gioca le sue carte sul rapporto tendenzialmente problematico tra l'individuo e determinati risvolti delle moderne tecnologie, oltrechè sulla posizione assolutamente privilegiata che di conseguenza vengono ad assumere colossi come quelli sintetizzati con l'acronimo FANG (Facebook, Amazon/Apple, Netflix, Google). Se avete apprezzato Lei (Her) non mancherete di trovare di vostro gradimento anche The Circle, nonostante un finale abbastanza sbrigativo, non particolarmente plausibile e parzialmente consolatorio.

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Loro chi?

Un film di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci

Con Marco Giallini, Edoardo Leo, Catrinel Marlon, Lisa Bor, Ivano Marescotti, Vincenzo Paci, Antonio Catania, Maurizio Casagrande, Susy Laude, Patrizia Loreti, Pippo Lorusso r Vito Facciolla

Commedia - durata 95 min. - Italia 2015

Molto ritmo, una regia scoppiettante e alcune buone idee rendono Loro chi? una pellicola tutto sommato godibile, peccato per alcune sequenze inutilmente e forzosamente farsesche e determinati risvolti fin troppo improbabili. Giallini e Leo sono convincenti ma da soli non bastano a rendere realmente valido il film.

... e tuttavia vi sono scene di un "certo livello" come questa

Spoiler:

https://www.youtube.com/watch?v=rNbZj01oB0c

Il Trailer

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Dunkirk

Regia di Christopher Nolan

Con Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D'Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy, Kevin Guthrie e Elliott Tittensor

USA, Gran Bretagna, Francia - 2017 - Durata: 106 minuti - Uscita: giovedì 31 agosto 2017 - Warner Bros


In Dunkirk Christopher Nolan racconta per suoni e immagini la ritirata di Dunkerque, uno degli momenti chiave della seconda guerra mondiale. Il film s'incentra negli ultimi giorni di quella che fu a tutti gli effetti una colossale quanto rocambolesca evacuazione conclusasi con il quasi miracoloso salvataggio di 337.000 uomini, dei quali 225.000 inglesi e 112.000 francesi. E' la storia di una terribile sconfitta che sarebbe potuta generare in una forse fatale disfatta, con 400.000 soldati intrappolati appunto sulla spiaggia di Dunquerque sul confine franco belga.
L'obiettivo del regista è soprattutto mettere lo spettatore nei panni di questi soldati e trasmettergli, sia pur in minima parte, la paura e la disperazione che aleggiava tra quelle file. Essere uno di quei 400.000 e attendere per pochi ma interminabili giorni a cavallo tra maggio e giugno 1940 il proprio presumibilmente tragico destino, mentre tutto intorno sembra crollare e avvitarsi in un'apparente fatale disfatta.
Paura, terrore, angoscia e disperazione e un unico obiettivo: tornare a casa, portare a casa la pelle, sopravvivere! E poi c'è l'impotenza, visto che la battaglia è già irrimediabilmente persa.
Così Nolan gioca autorialmente con il tempo e con l'innegabile sua parossistica dilatazione nelle situazioni di angosciosa attesa e crea un meccanismo strutturato in tre ingranaggi che girano a diverse velocità, influenzandosi, intersecandosi e richiamandosi reciprocamente. Un congegno ad alto impatto emozionale che punta a generare empatia nei confronti di tutti quei soldati e non solo riesce pienamente nel suo intento, ma raggiunge il suo scopo in modo tanto audace e sofisticato quanto sorprendentemente asciutto, evocativo e originale.
Da non perdere!

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Smetto quando voglio - Masterclass

Che dire... e fatece 'na serie TV già che ce siete

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Logan - The Wolverine

Regia di James Mangold

Con Hugh Jackman, Patrick Stewart, Richard E. Grant, Boyd Holbrook e Stephen Merchant

Titolo originale: Logan; genere: azione; USA, 2017; durata: 135 minuti; uscita cinema: mercoledì 1 marzo 2017, distribuito da 20th Century Fox

James Mangold, regista - tra gli altri - di Identità (2003), Cop Land (1997) e Quando l'amore brucia l'anima (2005), firma una pellicola crepuscolare, amara, decadente e particolarmente violenta interamente dedicata al tormentato supereroe che probabilmente detiene la palma del più popolare e amato della saga degli X-Men. Per quanto appunto cupo, duro e violento, Logan non chude però del tutto la porta alla speranza e fa suo per certi versi il "Non può piovere per sempre" de "Il Corvo", rivelandosi come un'opera matura tendenzialmente rivolta, infatti, ad un pubblico maturo e non solo per la ferocia dei combattimenti e l'esplicita rappresentazione delle loro terribili conseguenze, ma anche e soprattutto per come si porta alla luce e si insiste sulle insanabili ferite interiori causate da una vita all'insegna dell'"homo homini lupus", nel senso di permanentemente oppressa da emarginazione, crudeltà, efferatezza e sopraffazione. Da vedere!

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Free State of Jones

Un film di Gary Ross

Con Matthew McConaughey, Gugu Mbatha Raw, Mahershala Ali, Keri Russell, Brian Lee Franklin, Donald Watkins, Christopher Berry, Sean Bridgers, Bill Tangradi, Thomas Francis Murphy, Joe Chrest, Jacob Lofland, Brad Carter, David Jensen, Kurt Krause, Carlton Caudle e Martin Bats Bradford

Azione - Durata: 139 min. - USA 2016 - 01 Distribution - Uscita: giovedì 1 dicembre 2016

Durante la guerra di secessione americana l'infermiere dell'esercito sudista Newt Knight, indignato dalle assurdità di una guerra sanguinosissima quanto a lui estranea nelle reali motivazioni e duramente provato dal non essere riuscito a salvare il nipote dalla morte in battaglia, decise di disertare. Sarà l'inizio di un percorso che lo porterà infine a fondare e porsi a capo di uno "Stato Libero" nella contea di Jones del Mississippi. Una sorta di porto franco per Uomini Liberi dove non sussistano differenze di razza e di religione, dove nessun individuo di colore sia "il negro di qualcuno" e dove, al di là del colore della pelle, non si possa "possedere un figlio di Dio". Il Free State of Jones è però una precaria isola di speranza in un mare in tempesta e sarà molto difficile per gli uomini e donne di razza bianca e nera pronti ad opporsi alla prepotenza militare che vi si sono rifugiati riuscire a difendere la loro libertà.

Free State of Jones è un film riuscito per quanto risulta forte senza risparmiare crudezze, ma anche affascinante nel suo bilanciare ed alternare in una sorta di doccia scozzese dolore e disperazione ad orgoglio e speranza. Il ritmo un po' lento della pellicola di Gary Ross non deve scoraggiare dalla visione di un'opera tanto coinvolgente sul piano emotivo quanto molto interessante dal punto di vista storico-sociologico. Gioca ovviamente a favore del film la tendenzialmente spontanea empatia dello spettatore con il protagonista magistralmente interpretato da un grande Matthew McConaughey. Da vedere!

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Kong: Skull Island

Un film di Jordan Vogt-Roberts

Con Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Brie Larson, Tian Jing, John Ortiz, Terry Notary, John C. Reilly, Corey Hawkins, Toby Kebbell, Thomas Mann, Jason Mitchell, Shea Whigham, Will Brittain

Genere: azione - durata 118 min. - USA 2017

Iniziamo dalla trama: beh, avete presente quella del coin-op Prehistoric Isle in 1930 ?!? Ecco... Kong: Skull Island non se ne discosta poi molto. In ogni modo in questo B-movie con budget da A-movie la trama ha un'importanza molto relativa. Lo si potrebbe descrivere come un "mescolone" abbastanza maldestro dei vari Jurassic Park, di Apocalypse Now e di Pacific Rim... il tutto con ammiccamenti ai kaiju movies ed impronta assolutamente "early eighties", a partire da ingenuità, facilonerie e personaggi stereotipatissimi dalla psicologia tagliata con l'accetta. Una pellicola mediocre? Indubbiamente... ma può risultare comunque una visione abbastanza godibile, con alcune scene che, complice l'eccellente computer grafica, da sole riescono quasi a compensare i numerosi lati negativi di questa costosa fatica diretta da Jordan Vogt-Roberts.

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Rogue One: A Star Wars Story

Un film di Gareth Edwards

Con Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Forest Whitaker, Donnie Yen, Jiang Wen, Alan Tudyk, Jonathan Aris, James Earl Jones, Genevieve O'Reilly, Warwick Davis e Valene Kane

Fantascienza, durata 133 min. - USA 2016 - Walt Disney - uscita: giovedì 15 dicembre 2016

E' stata una gradita sorpresa un po' per tutti. Chi si aspettava infatti che un episodio indipendente della saga descrivibile come un "midquel" si sarebbe rivelato tendenzialmente più convincente, almeno sotto alcuni aspetti, del "più 'ufficiale'" Episodio VII? Proprio così: Rogue One: A Star Wars Story è più "onesto", meno ammiccante e leziosamente "ruffiano" del film diretto da J.J. Abrams. La pellicola di Gareth Edwards si rivela difatti più cupa, drammatica e giustamente ben poco incline a ironia, siparietti e tributi nostalgici. Un film di guerra tout court, dunque, con l'immaginario e la materia narrativa della saga ben valorizzati da una sapiente regia e non più passivamente sciorinato come merchandising audiovisivo. Un film riuscito quindi? Si e no. Per quanto complessivamente godibile, il comunque "inflazionato" Rogue One risente appunto della "saturazione" o "sovraesposizione" dovuta all'uscita di due episodi della saga in due anni. Il ripetersi dei meccanismi narrativi e dei "leitmotif 'starwarsiani'" recentemente "ripassati" rende infatti lo spettatore davvero troppo "smaliziato" nella "materia" per poter davvero beneficiare di svolte inaspettate o veri e propri colpi di scena.

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Una fonte più affidabile...

Sì lo so , ma a grandi linee l'intero ultimo quarto di film, a mio avviso una sorta di "mega-pippone intimista sentimental pseudo-psicologico & falso-scientifico" con

Spoiler:

tanto di paradosso temporale che devono per forza inserire per rendere il tutto ancora più confuso e dare la sensazione del'"Non capisci? E' perchè non pensi quadrimensionalmente"

l'ho volutamente rimosso

Peccato, visto che all'incirca tre quarti del film secondo me sono di alto (a tratti altissimo) livello

Poi, per carità, si tratta del mio personalissimo punto di vista

[ascar]

Una fonte più affidabile

http://www.imdb.com/title/tt2543164/synopsis?ref_=tt_stry_pl

Spoiler:

E' vero che viene mostrato all'inizio, ma gli eventi che si vedono si svolgono nel futuro di Louise ( infatti tratta la morte della figlia che avrà con lo scienziato che incontra in missione;quindi non può essere "reduce dal lutto" all'inizio del film ).

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Non per spoilerare ma il gravissimo lutto familiare è alla fine non all' inizio....

La vicenda familiare è narrata per la prima volta nei primi dieci minuti del film

"Louise Banks, linguista di fama mondiale, è madre inconsolabile di una figlia morta prematuramente. [...]" ( http://www.mymovies.it/film/2016/storyofyourlife/ )

[ascar]

Non per spoilerare ma il gravissimo lutto familiare è alla fine non all' inizio....

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Arrival ( http://www.mymovies.it/film/2016/storyofyourlife/ )

Regia di Denis Villeneuve
Con Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien
Genere: fantascienza - USA, 2016 - durata: 116 minuti - Uscita: giovedì 19 gennaio 2017 - Warner Bros Italia

Dodici veicoli alieni atterrano sulla terra... o meglio vi gravitano sospesi a pochi metri dal suolo e aprono i loro sportelli ad intervalli regolari per sollecitare l'instaurarsi di una forma di comunicazione con gli esterrefatti esseri umani. Quali saranno le loro reali intenzioni? Una linguista di fama mondiale reduce da un gravissimo lutto familiare e un brillante fisico teorico vengono reclutati dall'esercito americano allo scopo di stabilire un "dialogo" con esseri impensabili quanto estremamente intelligenti. Si tratta di uno spunto indubbiamente intrigante e ottimamente (a tratti superbamente) sviluppato per circa tre quanti della proiezione... peccato per il successivo naufragare in un intricato, farraginoso e un po' pretenzioso pseudo-intimismo sentimentale, sorta di "deriva-'superpippone'" che finisce per sminuire se non negare l'indiscutibile fascino di tutto il resto.

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Mine - http://www.mymovies.it/film/2015/mine/

Un film di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro

Con Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen, Juliet Aubrey, Geoff Bell e Clint Dyer.

Titolo originale Mine - Thriller - Durata 106 min. - USA 2015 - Eagle Pictures - Uscita: giovedì 6 ottobre 2016


Interessante e opera prima di due giovani e promettenti registi milanesi, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, Mine si presenta di primo acchito come una pellicola bellica, salvo poi rivelarsi gradualmente come tutt'altro. Senza peccare di eccessiva severità nei confronti di "Fabio & Fabio" (così si firmano nei titoli iniziali), il loro esordio non forse può dirsi completamente riuscito, risentendo infatti di alcune stonature di cui si sarebbe potuto tranquillamente fare a meno, ma è indubbio che finisca comunque per lasciare il segno, inanellando alcune sequenze davvero memorabili e in grado di lasciare un'impronta emotiva molto forte sullo spettatore, nonché a seguire una lunga coda di riflessione. Da vedere!

http://ilbuioinsala.blogspot.it/2016...ione-mine.html