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I livelli di difficoltà nei videogiochi - Quali sarebbero le soluzioni migliori?

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  • AlextheLioNet
    ha risposto
    Originariamente inviato da Glorfindel Visualizza il messaggio
    Turrican II lo finisci in un'ora, ma per finirlo ce ne devi spendere almeno 10 di ore, per imparare a vivere. Era difficile?
    Turrican II non era difficile (anche perchè i Factor 5 hanno seminato in giro troppi 1UP)... ma riusciva ad essere molto longevo per l'estensione dei livelli e l'ottima struttura delle mappe di gioco che ne incentivavano anche la rigiocabilità. Giocato e finito su "real hardware" il porting su Atari ST, idem come sopra per quanto riguarda l'originale per Amiga (molto tempo dopo... con tanti ringraziamenti al WinUAE)... con le debite proporzioni in riferimento alle diversissime possibilità audiovisive, Turrican II è un titolo assolutamente stupendo in entrambe le versioni!
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 16-09-2012, 18:44.

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  • Glorfindel
    ha risposto
    Spesso la difficoltà è confusa con frustrazione, a causa di scelte di mal game design.
    A qualcuno piace la frustrazione, ma alla gran parte di noi no.
    God of War sa essere difficile ma NON frustrante.
    Metroid Prime (finito da poco) è difficile al punto giusto, ma nella parte finale è frustrante, perchè se crepi devi rifarti una sezione che NON VUOI RIFARE. Questa non è difficoltà, ma una malascelta degli sviluppatori.
    Così come in quei titoli in cui sei costretto a ripetere sezioni che non ti trasmettono più nulla: ok, quella parte l'ho fatta. La devo ripetere, è lunga e non mi porta benefici (aumento esperienza per rendere lo scontro finale più facile? No). Quella è frustrazione.

    Molti titoli del passato erano davvero più difficili? O più frustranti?
    Turrican II lo finisci in un'ora, ma per finirlo ce ne devi spendere almeno 10 di ore, per imparare a vivere. Era difficile?
    Project X era difficile o frustrante? Un Hardcore gamer ha ragione quando lo preferisce ai giochi di oggi? No. Perchè era frustrante.

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  • AlextheLioNet
    ha risposto
    Originariamente inviato da Cthulhu Visualizza il messaggio
    Questo è verissimo, ma il giorno in cui non avrò più abbastanza tempo per giocare (spero che non capiti mai), preferirò di certo guardarmi dei gran film piuttosto che acquistare un gioco per finirlo nel giro di poche ore senza un minimo di impegno; in questi ultimi anni il mio tempo per giocare si è ridotto drasticamente, ma sinceramente credo che il divertimento dipenda anche da un pò dall'impegno richiesto dal gioco stesso e poco mi importa se anziché... due settimane mi ci vorrà un mese o più per terminarlo, anzi meglio direi!
    In effetti, è anche possibile acquistare un titolo "tosto" ogni tanto e finirlo molto gradualmente con i tempi a disposizione, dedicandovi tutto l'impegno che merita.
    Viceversa, conosco diversi videogiocatori trentenni che non amano i giochi troppo facili, ma sono in linea di massima soddisfatti di un titolo che mette sul piatto quel tanto di difficoltà atta a garantire un minimo di sfida e poco più. Il loro ragionamento è molto semplice: quando tornano dal lavoro e si prendono quel poco tempo che hanno a disposizione per un po' di relax videoludico, non vogliono ripetere n volte la stessa sezione per stressarsi anche con il vg di turno. Non saprei dire se questo approccio è diffuso, ma le politiche dei publisher sembrerebbero tenerne conto.
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 04-09-2012, 15:47.

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  • MBry0
    Replica dell'ospite
    Originariamente inviato da Cthulhu Visualizza il messaggio
    preferirò di certo guardarmi dei gran film piuttosto che acquistare un gioco per finirlo nel giro di poche ore senza un minimo di impegno
    Esattamente la via che ho intrapreso.

    Inviato dal mio GT-I9100 con Tapatalk 2

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  • Cthulhu
    ha risposto
    molti giocatori hanno passato da tempo la ventina e non hanno più molto tempo da dedicare ai videogiochi, pur apprezzandoli ancora parecchio. Per queste persone un titolo dalla difficoltà arcigna può non essere l'ideale.
    Questo è verissimo, ma il giorno in cui non avrò più abbastanza tempo per giocare (spero che non capiti mai), preferirò di certo guardarmi dei gran film piuttosto che acquistare un gioco per finirlo nel giro di poche ore senza un minimo di impegno; in questi ultimi anni il mio tempo per giocare si è ridotto drasticamente, ma sinceramente credo che il divertimento dipenda anche da un pò dall'impegno richiesto dal gioco stesso e poco mi importa se anziché... due settimane mi ci vorrà un mese o più per terminarlo, anzi meglio direi!

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  • AlextheLioNet
    ha risposto
    Due spunti interessanti che, a grandi linee, possono rientrare nella discussione:


    - l'eventualità di una futura "Easy Mode" in Dark Souls:

    http://www.everyeye.it/multi/notizia...-facile_134615


    - le critiche rivolte dal lead designer di Assassin's Creed alla "modalità facile" dei videogiochi:

    http://www.everyeye.it/multi/notizia...erienza_134648


    Vorrei aggiungere una riflessione: ma non sarà essenzialmente una questione di trasversalità dell'intrattenimento videoludico alle diverse fasce d'età e, di conseguenza, della carenza di tempo da dedicare ai vg che ricorre nei non-più-giovanissimi? Ovvio che molti giocatori hanno passato da tempo la ventina e non hanno più molto tempo da dedicare ai videogiochi, pur apprezzandoli ancora parecchio. Per queste persone un titolo dalla difficoltà arcigna può non essere l'ideale.
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 04-09-2012, 13:18.

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  • striderhiryu
    ha risposto
    Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
    In ogni modo, nessuno dei Sonic storici necessita di remake mirati a renderli ancora più facili...
    sono d'accordo, al limite può essere saggio introdurre la possibilità di selezionare i livelli, inclusi i livelli bonus!

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  • AlextheLioNet
    ha risposto
    Originariamente inviato da striderhiryu Visualizza il messaggio
    Tra l'altro esiste una versione "easy" di Sonic 1, contenuta in Sonic Jam per Sega Saturn, che di fatto risulta più semplice perchè presentava livelli più corti (alcuni livelli sono completamente eliminati!). Rimane da vedere se si può ancora considerare ancora Sonic una versione così mutilata dell'originale!
    http://info.sonicretro.org/Sonic_1_Easy_mode

    Ah... non lo sapevo. Pensavo che il Sonic di Sonic Jam fosse identico a quello del Mega Drive...

    In ogni modo, nessuno dei Sonic storici necessita di remake mirati a renderli ancora più facili...
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 01-08-2012, 20:55.

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  • striderhiryu
    ha risposto
    Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
    Sonic è un titolo particolare... e difficile da rendere difficile senza spezzare troppo il ritmo che lo caratterizza. Dei classici 2D, i migliori e più longevi sono Sonic & Knuckles + Sonic o Sonic 2 o Sonic 3 via lock-on technology... oppure Sonic CD. In questi titoli la longevità va ottenuta aumentando la verietà, l'ampiezza delle mappe di gioco, il numero dei livelli, i bonus e le situazioni. Poi Sonic CD può essere terminato in meno di mezz'ora se non usi alcun timewarp... ma così finisci per vedere 1/5 del titolo senza valorizzarlo granché... viceversa per sviscerarlo a fondo ci vuole parecchio ed è molto più divertente e gratificante.
    Tra l'altro esiste una versione "easy" di Sonic 1, contenuta in Sonic Jam per Sega Saturn, che di fatto risulta più semplice perchè presentava livelli più corti (alcuni livelli sono completamente eliminati!). Rimane da vedere se si può ancora considerare ancora Sonic una versione così mutilata dell'originale!

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  • AlextheLioNet
    ha risposto
    Originariamente inviato da striderhiryu Visualizza il messaggio
    Per rispondere anche ad Alex, un Sonic a diverse difficoltà non sarebbe stata una cosa buone, anzichè proporre lo stesso gioco per tutti, con il rischio che i più bravi lo finissero in mezz'ora, ed i più scarsi non lo finissero mai?
    Sonic è un titolo particolare... e... "difficile da rendere difficile" senza spezzare troppo il ritmo che lo caratterizza. Dei classici 2D, i migliori e più longevi sono Sonic & Knuckles + Sonic o Sonic 2 o Sonic 3 via lock-on technology... oppure Sonic CD. In questi titoli la longevità va ottenuta aumentando la varietà, l'ampiezza delle mappe di gioco, il numero dei livelli, i bonus e le situazioni. Poi Sonic CD può essere terminato in meno di mezz'ora se non usi alcun timewarp... ma così finisci per vedere 1/5 del titolo senza valorizzarlo granché... viceversa per sviscerarlo a fondo ci vuole parecchio ed è molto più divertente e gratificante.
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 16-09-2012, 18:49.

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  • striderhiryu
    ha risposto
    Originariamente inviato da Cthulhu Visualizza il messaggio
    ...in questo periodo sto giocando a Ninja Five-o per GBA (una piccola perla snobbata, assolutamente da riscoprire), l'insieme delle possibilità del protagonista (lancio di shuriken, attacchi ravvicinati, rampino e con qualche piccolissima spruzzata di stealth ma sempre a nostra discrezione) crea una sorta di "danza" dinamica, un fluire continuo di acrobazie ed attacchi, in questo gioco la difficoltà è piuttosto elevata (ma non impossibile), se non fosse tale, tutto sto popo di appagante gameplay studiato a fondo dai ragazzi di Hudson, risulterebbe in gran parte inutile.
    Bel gioco Ninja Five-o! L'ho terminato in modalità easy e normal, ma quella hard purtroppo no...e questo non è buono, perchè questo gioco (mi pare) per terminarlo completamente occorre giocare a tutte le difficoltà! La cosa mi ha lasciato un pò perplesso, e pure infastidito! E forse questo è stato uno dei motivi per cui non ha ricevuto un grosso successo commerciale! Non dimentichiamoci che all'epoca il GBA lo utilizzavano per lo più bambini e ragazzini...

    Per rispondere anche ad Alex, un Sonic a diverse difficoltà non sarebbe stata una cosa buone, anzichè proporre lo stesso gioco per tutti, con il rischio che i più bravi lo finissero in mezz'ora, ed i più scarsi non lo finissero mai?

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  • AlextheLioNet
    ha risposto
    Originariamente inviato da striderhiryu Visualizza il messaggio
    Secondo me la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, entro un range anche vasto (del tipo da beginner ad hardcore) è ancora il miglior compromesso possibile per ovviare alla differenza di abilità dei giocatori, anche perchè un videogame, prima ancora di essere una sfida, deve essere divertimento. Se manca la sfida manca sì il divertimento, ma se la sfida è fin troppo ostica, diventa uno strazio!
    Assolutamente d'accordo. Un titolo è più flessibile sul fronte della difficoltà ha maggiori possibilità di essere fruito meglio dall'acquirente... fermo restando che quest'ultimo dovrebbe selezinare la difficoltà minima solo nel caso in cui quella di default risulti troppo ostica. Alla fin fine farsi durare il gioco e divertirsi il più possibile con esso è nell'interesse di chi compra... e se il prodotto da la possibilità di essere affrontato adattandosi a diversi livelli di abilità... tanto meglio!
    Ultima modifica di AlextheLioNet; 01-08-2012, 16:00.

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  • Cthulhu
    ha risposto
    Se manca la sfida manca sì il divertimento, ma se la sfida è fin troppo ostica, diventa uno strazio!
    Teoricamente corretto, ma secondo il mio parere non sempre è così, se per esempio i programmatori hanno ideato un tipo di gameplay dinamico (prendiamo come esempio un action, uno sparatutto o un hack and slash) completo e ricco di possibilità ma allo stesso tempo intuitivo ed istintivo (con un pò di pratica), verrebbe inevitabilmente vanificato da un livello di difficoltà troppo blando, si rischierebbe addirittura di rendere praticamente inutili alcune features, per non fare sempre gli stessi esempi, in questo periodo sto giocando a Ninja Five-o per GBA (una piccola perla snobbata, assolutamente da riscoprire), l'insieme delle possibilità del protagonista (lancio di shuriken, attacchi ravvicinati, rampino e con qualche piccolissima spruzzata di stealth ma sempre a nostra discrezione) crea una sorta di "danza" dinamica, un fluire continuo di acrobazie ed attacchi, in questo gioco la difficoltà è piuttosto elevata (ma non impossibile), se non fosse tale, tutto sto popo di appagante gameplay studiato a fondo dai ragazzi di Hudson, risulterebbe in gran parte inutile.

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  • striderhiryu
    ha risposto
    Secondo me la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, entro un range anche vasto (del tipo da beginner ad hardcore) è ancora il miglior compromesso possibile per ovviare alla differenza di abilità dei giocatori, anche perchè un videogame, prima ancora di essere una sfida, deve essere divertimento. Se manca la sfida manca sì il divertimento, ma se la sfida è fin troppo ostica, diventa uno strazio!

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  • MBry0
    Replica dell'ospite
    Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
    Basta rendere più difficoltose le sessioni action e un po' più complicati gli enigmi... di certo sarebbe complesso "ramificare" efficacemente la struttura narrativa con l'intento di premiare i "meritevoli" con una storia più "soddisfacente"... ma, secondo me, moltissimo dipende dalla volontà dello sviluppatore/publisher e dalla recettività del target di riferimento.
    Eh... ma alla fine in pratica sarebbero giochi diversi, tanto varrebbe fare i giochi divisi per livelli di difficoltà, con tanto di simbolo di riferimento.
    Il fatto è che il gioco è stato reso accessibile per tutti per allargare il bacino d'utenza, ed ha funzionato. Un passo indietro o un cambio della formula è altamente improbabile.

    In ogni caso, per risponderti alla domanda posta, credo che una suddivisione dei giochi per difficoltà globale potrebbe essere una soluzione.


    @justsonic82: potremmo discutere all'infinito. Videogioco è un termine generico che lascia ampissimi margini di interpretazione. Per me i giochi sono diventati facili, per te no. e il bello è che abbiamo entrambi ragione

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