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considerazioni su un PS magazine del dicembre '97

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    Mha...non lo so...

    Certo che spendere centinaia di euro (console + gioco + controller ad hoc) per poter sfidarsi a... "Affetta le verdure" o "Accarezza gli animali" non mi sembra una cosa molto intelligente, dato che puoi fare benissimo le stesse cose andando in cucina e tagliuzzando una zucchina oppure coccolando il tuo cane che dorme in salotto !

    Che poi c'e' chi trovi divertente tutto cio', bhe che dire..."il mondo e' bello perche' e' vario", anche se secondo me "si stava meglio quando si stava peggio" etc etc...

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      Originariamente inviato da Bert Visualizza il messaggio
      Beh... il risultato del tuo valido, validissimo ragionamento è sotto gli occhi di tutti! Ma forse sei un po' troppo "miope" nel coglierlo...

      Il risultato è un mercato sostanzialmente florido e particolarmente attivo da cui scaturisce un'offerta decisamente ricca di prodotti videoludici caratterizati da una più che soddisfacente differenziazione.

      Fra tutti questi prodotti non mancano certo i titoli mediocri (non sono mai mancati in nessuna generazione), ma ce ne sono molti etichettati come "mediocri" in quanto ascrivibili a generi comunemente "ostracizzati" da certe vulgate critiche.

      Sarebbe più razionale quanto più in linea con una critica videoludica al passo con i tempi ricondurre il giudizio nei confronti dei suddetti videogiochi agli specifici parametri della categoria di cui fanno parte.

      In questo modo si potrebbe avere una panoramica della notevolissima quanto complessivamente soddisfacente offerta videoludica odierna senza risentire di un'impostazione mentale ancorata a parametri di giudizio che oggi andrebbero necessariamente rivisti.
      Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
      __________________________________________________ _______________________________________

      "The game will never be over. Because we're keeping the dream alive." (Freiheit, "Keeping the Dream Alive")

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        Originariamente inviato da MasterGen Visualizza il messaggio
        Il tuo ultimo intervento è degno di un arrampicatore di specchi unti. In pratica hai asserito che se una cosa vende bene non si può criticare a prescindere.
        Non mi pare di aver espresso questo concetto... quotami la frase dove, secondo te, lo asserirei
        Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
        __________________________________________________ _______________________________________

        "The game will never be over. Because we're keeping the dream alive." (Freiheit, "Keeping the Dream Alive")

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          Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
          Il fatto stesso che l'enfasi posta sul movimento abbia fatto scuola la dice lunga su quanto sia significativa questa innovazione che innesta la tecnologia moderna nelle intramontabili dinamiche dei videogiochi classici.
          Ha fatto scuola anche per gli ovvi vantaggi economici che può portare, però. Tentativi di motion controller se ne sono visti tanti in passato ed hanno trovato una dimensione più o meno grande (meglio l'Eyetoy del Microsoft Sidewinder 2, per esempio), mentre oggi appaiono più come un'opzione irrinunciabile per confrontarsi sul mercato.

          Credo sia un dato di fatto che la produzione destinata a tali periferiche sia principalmente party/casual, così come mi pare che spesso tali periferiche richiedano una significativa semplificazione delle meccaniche (il Kinect è rivoluzionario ma con altri limiti, per dirne una).

          Si tratta di una situazione dettata dal mercato e dalla moda, che su Wii ha fatto scuola anche per questo: gli esperimenti che cercavano di utilizzare il Wiimote con giochi a tema più "tradizionale" come No More Heroes, Madworld, Metroid, Fragile o altri sono stati bocciati dal mercato, a volte sonoramente come No More Heroes 2. Per cui, di evoluzione, a mio avviso, si può parlare in tema di periferiche, ma in fatto di gameplay ho qualche perplessità. La mia impressione è che si sia tornati a meccaniche molto semplici, per quanto apprezzabili, per venire incontro alle esigenze della massa, le quali si configurano in base al massimo comune denominatore di decine di milioni di persone, quindi diventando molto ma molto generiche, e, mi dispiace dirlo, è un'evoluzione della richiesta e del mercato ma non corrisponde ad un'evoluzione tecnica, artistica o di altro genere.

          Se poi si dice che si può rinunciare alla valenza artistica ed alla complessità (concettuale e non di accessibilità) di un videogioco in favore di un bacino d'utenza più allargato, non posso che essere nel più totale disaccordo. E' un ragionamento commerciale, che non ha alcun senso se formulato sul versante dell'utente.
          videoludik.blogspot.com

          il mio blog di notizie sulla nuova generazione!

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            Il risultato è un mercato sostanzialmente florido e particolarmente attivo da cui scaturisce un'offerta decisamente ricca di prodotti videoludici caratterizati da una più che soddisfacente differenziazione.
            :dance: all you need is...A NEW CONTROLLER :dance:

            e' il mondo sara' meraviglioso e il mercato florido

            Divertiti con i video e la musica che ami, carica contenuti originali e condividi tutto con amici, familiari e con il mondo su YouTube.

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              Originariamente inviato da musehead Visualizza il messaggio
              Se poi si dice che si può rinunciare alla valenza artistica ed alla complessità (concettuale e non di accessibilità) di un videogioco in favore di un bacino d'utenza più allargato, non posso che essere nel più totale disaccordo. E' un ragionamento commerciale, che non ha alcun senso se formulato sul versante dell'utente.

              Non ho mai sostenuto che si debba rinunciare alla complessità in ogni prodotto videoludico.

              Sono convinto che i titoli più semplici, immediati e lineari (che spesso sono divertenti e hanno il notevole vantaggio di essere immediatamente fruibili da chiunque) abbiano una loro incontestabile ragion d'essere e debbano/possano "andare a braccetto" con quelli più complessi.

              Dirò di più... oggi l'utenza dei videogiochi è così ampia e diversa nelle varie sue componenti (decisamente stratificata e multisfaccettata) che è possibile portare avanti una produzione che sia premiata da vendite sostanziose su fronti nettamente distinti senza che nessuno di questi debba necessariamente ostacolare l'altro.

              In generale più l'offerta videoludica è varia e meglio è... e ben vengano tutti i generi di prodotti... dal più lineare al più articolato e complesso che possa essere concepito.
              Ultima modifica di AlextheLioNet; 24-10-2010, 17:50.
              Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
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              "The game will never be over. Because we're keeping the dream alive." (Freiheit, "Keeping the Dream Alive")

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                Originariamente inviato da arblu Visualizza il messaggio
                :dance: all you need is...A NEW CONTROLLER :dance:

                e' il mondo sara' meraviglioso e il mercato florido

                http://www.youtube.com/watch?v=u9s7afoYI-M

                Per fortuna esistono i fitness games e i dance / music / rhythm games... così sarà meno probabile che si finisca come gli umani di Wall-E...
                Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
                __________________________________________________ _______________________________________

                "The game will never be over. Because we're keeping the dream alive." (Freiheit, "Keeping the Dream Alive")

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                  per fortuna esistono i fitness games e i dance / music / rhythm games.
                  "blue is the new red"

                  :d

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                    Per fortuna esistono i fitness games e i dance / music / rhythm games...
                    eh già, per fortuna! Hai dimenticato le "Pilates" però! Continuamo pure a confondere il "ciarpame" col Videogioco! Qua non se ne cava un ragno dal buco...

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                      Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
                      Non mi pare di aver espresso questo concetto... quotami la frase dove, secondo te, lo asserirei
                      I pratica tutto questo tuo intervento:

                      Originariamente inviato da AlextheLioNet Visualizza il messaggio
                      Sostanzialmente il fatto che una persona qualsiasi acquisti una console e compri un titolo di una determinata categoria e si diverta con esso, salvo poi continuare a divertirsi con il seguito / spinoff e "frequentare" a più riprese quello stesso genere o sotto-genere significa che c'è del gradimento nei confronti dei prodotti acquistati.

                      Anche perchè i prezzi dei videogiochi sono abbastanza alti da far sì che un acquisto di un prodotto videoludico vada un minimo ponderato.

                      E' ipotizzabile che colui che investe dei soldi in un videogioco abbia una ragionevole aspettativa positiva nei confronti di quest'ultimo.

                      Il succo della questione è molto semplice: la fidelizzazione nei confronti di un determinato hardware o di una serie videoludica deriva dal fatto che l'acquirente è soddisfatto del prodotto e si aspetta che il seguito continui a soddisfarlo (cosa che può capitare... "oppure no" -Vasco docet-).

                      E tutto questo non ha molto a che spartire con motivazioni estetico-ideologiche.

                      La maggior parte degli acquirenti, comprensibilmente, compra videogiochi per divertirsi (cosa che rientra essenzialmente nello scopo primario di tali prodotti), per fare un po' di moto e divertirsi, per cantare / "fare musica" e divertirsi, per fare un po' di movimento, competere con gli amici e divertirsi, per fare casino con gli amici, farsi un sacco di risate e divertirsi, ecc...

                      E tutti possono farlo... tutti! Senza alcuna distinzione!

                      Non c'è alcun bisogno di un "background culturale o videoludico/culturale", non si deve far parte di un élite, non è necessario sostenere alcun esame o prova d'iniziazione, non sono richieste conoscenze preliminari.

                      E se un prodotto videoludico è, secondo un particolare punto di vista, una "presa per i fondelli", ma diverte e fa trascorrere un congruo numero di ore piacevoli... allora le "prese per i fondelli" sono più che benvenute...
                      Stringi, stringi stai dicendo che se la spazzatura vende è perchè piace e se piace vuol dire che è bella. Quindi ciò che vende è bello.
                      Videogames ruined my life. Good thing I've got two extra lives!!!

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                        Originariamente inviato da MasterGen Visualizza il messaggio
                        Stringi, stringi stai dicendo che se la spazzatura vende è perchè piace e se piace vuol dire che è bella. Quindi ciò che vende è bello.
                        Veramente no.

                        Ho espresso solo un concetto molto banale: generalmente chi acquista un prodotto per poi, tempo dopo, fare altrettanto con il suo seguito lo fa in quanto apprezza il prodotto e si aspetta che il seguito continui a soddisfarlo.

                        A livello di pura logica di mercato un'aspettativa positiva consolidata fino a tradursi in fidelizzazione nei confronti di una serie videoludica o di un hardware è la concretizzazione di una domanda... a tale domanda, si deve rispondere con un'offerta in linea con le esigenze di quel pubblico.

                        Il "se piace vuol dire che è bello" non l'ho mai scritto (anche se, intendendola dal punto di vista dell'acquirente, l'affermazione risponderebbe al vero: secondo l'acquirente, è bello)... ho solo detto che lo sviluppo di certi titoli ha una sua ragion d'essere in quanto configura un particolare settore di utenza videoludica che apprezza determinati prodotti e li acquista... e, considerato che il numero degli acquirenti non è trascurabile, è assolutamente normale che si continuino a produrre videogiochi con caratteristiche analoghe.

                        Poi relativamente alla critica videoludica ho scritto questo:

                        << Fra tutti questi prodotti non mancano certo i titoli mediocri (non sono mai mancati in nessuna generazione), ma ce ne sono molti etichettati come "mediocri" in quanto ascrivibili a generi comunemente "ostracizzati" da certe vulgate critiche.

                        Sarebbe più razionale quanto più in linea con una critica videoludica al passo con i tempi ricondurre il giudizio nei confronti dei suddetti videogiochi agli specifici parametri della categoria di cui fanno parte.

                        In questo modo si potrebbe avere una panoramica della notevolissima quanto complessivamente soddisfacente offerta odierna senza risentire di un'impostazione mentale ancorata a parametri di giudizio che oggi andrebbero necessariamente rivisti.
                        >>
                        Ultima modifica di AlextheLioNet; 24-10-2010, 18:44.
                        Alessio "AlextheLioNet" Bianchi
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                          Posso chiudere il thread?

                          Siamo finiti tutti molto (moltissimo) off-topic e comunque siamo tutti fermi sulle nostre posizioni, quindi si va verso una sterilità da qualunque verso si prenda la situazione. Se non avete nulla in contrario lo chiudo tra qualche decina di minuti, altrimenti... beh, postate.
                          videoludik.blogspot.com

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                            musehead secondo me possiamo chiudere dato che questo e solo un discorso a

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