Ma queste "analisi di mercato" che fai hanno il sostegno di dati ufficiali ?

Ce li mostri ?

Ah, complimenti per la foto del bambino.. davvero in tema e davvero azzeccata..

Le "mie" analisi di mercato sono linkate in fondo all'articolo. Ma ti riporto qui il testo:

"Super Meat Boy Wii is officially canceled.
We really tried hard to make this happen but not one publisher we talked to thought a retail budget title for the Wii would be profitable at this point in the Wiis life cycle, and we totally understand that. "

Queste sono le parole del team Meat dopo che non sono riusciti a ridurre il gioco ai limiti Wiiware. Se è un problema l'inglese dice che nessun publisher crede che sia conveniente pubblicare il gioco in questo momento di vita della Wii (=calo d'interesse).

Se ci sono altre perplessità chiedi pure.

Si, mi riferivo alla storia del successore della wii... direi che c'è molta confusione in giro.

Mi è capitato di leggere notizie discordanti in tal senso.

Stessa cosa per le vendite di software per Wii.. da quello che leggo in giro, continuano a tenere banco.

Boh..

Beh, sul successore non c'è nulla di ufficiale, ma considera che Zelda ha più o meno chiuso i cicli delle ultime console Nintendo e che proprio la nintendo non ha molta roba in cantiere per la wii, almeno di alto profilo. Se questo Zelda sarà l'ultimo vuol dire che qualcosa bolle in pentola. Credo che un po' dopo l'arrivo in tutto il mondo del 3DS si comincerà a parlare della nuova Wii.

In effetti la Nintendo ha concentrato le forze sulla nuova console portatile con conseguente "desertificazione" delle future uscite dedicate al Wii.

Al di là del prossimo The Legend of Zelda: Skyward Sword c'è da mettere in conto un Conduit 2 (altro titolo pluririmandato) e, forse (speriamo), una distribuzione occidentale di The Last Story.
Per ora al di là dei suddetti titoli non si profila alcunchè di significativo all'orizzone.

D'altronde la cosa è fisiologica.
La Wii è nata sottopotenziata nei confronti della concorrenza e, dunque, una sua obsolescenza più rapida è assolutamente naturale... in particolar modo quando la Nintendo ha puntato tutto (almeno per ora) sul successore del popolarissimo DS.

Fra l'altro la grande N si può permettere di tirare i remi in barca in ordine alla sua console domestica che, pur non beneficiando dell'HD ed essendo assai meno performante dei rivali, ha venduto 85,2 milioni di unità (il 46% del mercato domestico a fronte di un 28% -X360- e 25,9% -PS3- della concorrenza - http://www.vgchartz.com/ -) di cui 7 milioni di unità all'anno (2010) nei soli Stati Uniti ( http://www.spaziogames.it/notizie_vi..._piattaforma/133867/iwata-sul-futuro-di-wii-e-3ds.aspx ).

Interessante notare, infine, come la Nintendo non solo risulti generalmente presente con titoli Wii nelle classifiche settimanali dei giochi più venduti al mondo (non fa eccezione la top ten di questa settimana - http://www.vgchartz.com/ -), ma non necessiti per ora di titoli nuovi per mantenere tale presenza.

I titoli in top ten sono però gli stessi da sempre, del resto in bundle, con l'eccezione di Just Dance. A meno che un utente non ami comprare lo stesso gioco tutti i mesi, la penuria di novità è un problema dal punto di vista dell'utenza. E' chiaro che sul fronte aziendale vada bene comunque, ma il 3% di mercato perso lo scorso anno si amplificherà certamente, per motivi come giustamente dici fisiologici, in questo 2011 e non sappiamo di quanto.

Allo stato attuale delle cose la Wii ha già un'ottima diffusione per cui va incontro a problemi di saturazione e di invecchiamento, ai quali si aggiunge un sensibilissimo calo di nuovi giochi. Un produttore esperto come Nintendo, se non sostiene la piattaforma con molto software proprio come col Gamecube, vuol dire che ha già una contromisura in cantina...

E' verissimo... in pratica se si considera i numeri fatti registrare dai titoli in bundle sono risultati commerciali ascrivibili all'hardware piuttosto che al software.
La Wii riesce a "macinare" ancora proseguendo "per inerzia" da metà del 2010 (con l'eccezione della solita "accelerata natalizia") e rallentando progressivamente.
Anche secondo me la Nintendo non tarderà moltissimo nella messa a punto di un "Wii 2" (per quanto Iwata a parole si faccia ancora forte dei 7 milioni di unità venduti negli USA l'anno scorso).

odio le cancellazioni e rinvii

Super Meat Boy si sapeva che non sarebbe mai uscito. Peccato, ma è altresì vero che l'utenza Wii un gioco così non se lo sarebbe filato nemmeno di striscio. Insomma, è vero che la console vende, ma è anche vero che, tranne qualche eccezione, generalmente i giochi non vendono moltissimo. Va detto che comunque che una ventina di titoli di buona/ottima qualità ci sono nel parco software Wii. Se tutti gli utenti Wii li possedessero avrebbero molto probabilmente allungato la lista, invogliando molti più sviluppatori...

Sì, il problema credo sia esattamente questo. Basti pensare a Zack&Wiki, Fragile, Madworld... Quando è andata bene li hanno piratati. Poi non ha decollato nemmeno il Wiiware: fatta eccezione per le prime uscite, poi il servizio è stato trainato da Bit.Trip.
Questa situazione mi ricorda un po' quella di un decennio fa, quando Nintendo era vista come un'azienda per videogiocatori giovani, con molti titoli solari. Poi ci lavorarono molto sopra e cercarono di portare software più adulto, ma sempre soffrendo la concorrenza. Il target giovane e casual alla fine era solo un'impressione, mentre ora è diventato effettivamente la sostanza.

Per abitudine Nintendo esce prima con un portatile e l'anno successivo con una console da salotto. In epoca NES è uscito il GB (1989) e subito dopo il Super Famicom (1990 in Giappone, 1992 in Italia), al Game Boy Pocket (1996) è seguito il Nintendo 64 (1997 in Italia) più di recente GBA (2001) e l'anno dopo GameCube (2002 in Italia), al DS (2005) è seguito il Wii (2006) perchè al 3DS (2011) non dovrebbe seguire nel 2012 un WiiHD/3D? Nintendo tirerà il più possibile con Wii, ma ormai l'hardware di base ha quasi dieci anni! Speriamo che nel cambio generazionale tutti i titoli cancellati migrino sulla nuova console piuttosto che perdersi, ad esempio The Last Story e lo stesso Super Meat Boy. Comunque finchè c'è Mario c'è speranza hihi

Secondo me la Nintendo doveva necessariamente proporre qualcosa di "alternativo" con la Wii.
Se non avesse elevato a target un nuovo pubblico sarebbe stata inesorabilmente schiacciata.
Era inevitabile, dunque, mettere in atto una strategia di mercato che evitasse lo scontro frontale con la concorrenza per dare vita ad un nuovo approccio all'intrattenimento videoludico.

La Nintendo Revolution può dirsi assolutamente riuscita con 85,2 milioni di unità vendute ed "eredi/evoluzioni" del WiiMote messi in campo dagli avversari (Kinect e PlayStation Move) a testimoniare di come ancora una volta e contro ogni pronostico Davide abbia tenuto vantaggiosamente testa a due Golia.

Non capisco perfettamente cosa c'entri, ma la generazione non è ancora arrivata alla sua conclusione, non sottovalutiamo quest'aspetto. Nella migliore delle ipotesi, un successore Wii arriverà tra un anno circa, ed è prevedibile che il 2011 sia molto più duro del precedente per la console Nintendo. Nonostante le ottime prestazioni nel 2010, ha perso circa il 3% di mercato, e la flessione sarà certamente più consistente nel 2011. Se l'attuale 46% diventasse un 37-38% fino al prossimo Natale il successo verrebbe molto ridimensionato.

Senza contare che l'attuale stato del mercato è positivo da un punto di vista AZIENDALE, ma l'utenza Wii della nostra fascia, quindi di giocatori più o meno navigati che non hanno bisogno di Just Dance 2 e nemmeno di Cardio Fitness e magari cerca videogiochi un po' più robusti, può solo accontentarsi di ciò che passa in convento. Tutto questo su una piattaforma che a lungo è costata più di una X360 e che si è distinta per la bassa qualità media dei giochi (con le dovute eccezioni, ovviamente). Il successo Nintendo nel segmento nuovo da lei scoperto è stato un boomerang per la clientela storica che è stata spazzata via dalle mire del produttore.

Il successo verrebbe drasticamente ridimensionato se la Nintendo perdesse più del 15% della quota di mercato relativa al settore domestico prima della "Wii 2" e, anche in questo caso avrebbe venduto più della concorrenza nel corso di questa generazione che, almeno per la Microsoft e per la stessa grande N vedrà probabilmente l'"aggiornamento" già nel 2012 (ovviamente si tratta di un'ipotesi).

Wii e XBox 360 sono attualmente separati da 18 punti di percentuale che salgono a 20 nel caso della PlayStation 3.
La casa di Kyoto probabilmente intende lanciare sul mercato una nuova console domestica prima di perdere 18-20 punti di vantaggio sulle inseguitrici.

Il successo della Nintendo Revolution è indiscutibile.
Anche nel caso in cui la Wii si trovasse a spartire il mercato domestico con quote pari alla concorrenza si tratterebbe comunque di un successo visto quali erano i presupposti nel 2006.

Fra l'altro il successo della grande N non è solo nei numeri nè meramente nel freddo dato economico, ma anche nella rilevante influenza della Wii-philosophy sul modo di concepire l'intrattenimento elettronico.
L'impronta lasciata dall'ultima console Nintendo non è trascurabile e non si riduce al suo parco software non avendo essa mancato di dare il là a nuovi generi videoludici che ormai costituiscono una realtà consolidata su tutte le piattaforme.

Per quanto riguarda il genere d'utenza, va tenuto ben presente che il mercato videoludico è da tempo caratterizzato da grandi numeri con l'inevitabile conseguenza che i nomi di rilievo del settore non possono che mirare, appunto, ai grandi numeri per fare cassa.

Anche da questo punto di vista la scommessa di Nintendo è stata sostanzialmente vinta e la dirigenza della grande N non solo ha operato le scelte giuste, ma lo ha fatto nel migliore dei modi ottenendo, doverosamente, il massimo ritorno economico possibile.

Chiaramente qualsiasi azienda ha a cuore il punto di vista... "aziendale" e il saldo in attivo... saldo in attivo che sarebbe venuto a mancare se la casa di Kyoto avesse commesso l'errore fatale di seguire la concorrenza sul suo stesso terreno senza tentare, come ha fatto sinora vantaggiosamente, una via alternativa.

Peccato che i giocatori non abbiano quote aziendali

Già... un vero peccato!

Ovviamente tutta questa pseudo-analisi di mercato un po' "all'acqua di rose" riguarda solo ed esclusivamente il punto di vista aziendale... un freddo tentativo di analisi (molto a grandi linee) sulla base di quel poco che è dato di sapere...

Poi "que serà serà" e "ai posteri l'ardua sentenza"