Ci siamo chiesti molte volte il perché una compagnia che produce console di successo e telefoni molto apprezzati abbia atteso così tanto per coniugare le due cose.
Tuttavia, all'uscita dell'Xperia Play, non è arrivato sul mercato un prodotto Playstation ed infatti recava con sé soltanto una certificazione, del resto superflua dato che i giochi PSX erano già compatibili con tutti i dispositivi Android grazie agli emulatori e la vera ragione d'esistere del telefono diventava il pad integrato.
Come mai è stato così difficile produrlo? Perché la Sony Ericsson non è la Sony, anzi, è rimasta per buona parte la compagnia svedese che dai giapponesi ha semplicemente ricevuto supporto tecnologico ed economico, ma lavora in maniera quasi indipendente.
Per avere massima libertà e massimi profitti, Sony è pronta a rilevare del tutto Ericsson. Tutto questo eliminerebbe ogni conflitto fra le due società, così come gli ostacoli di proprietà intellettuale per implementare nei telefoni la reale tecnologica Playstation e nelle console il know-how telefonico Ericsson.
Una joint venture che, paradossalmente, ha creato degli ostacoli potrebbe essere alle battute conclusive e sembra che proprio il mondo dei videogiochi stia facendo compiere a Sony il grande passo.
Ne sapremo delle altre, per approfondimenti c'è il link al Wall Street Journal.
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si è messa d'accordo con google e ha fatto rimuovere Tutti gli emulatori per PSX che c'erano all'epoca,
fra i quali PSX4DROID del grande ZodTTD basato su psx4all (emulatore per le mie amate openconsole)
io seguo i telefonini SE dal T610i hanno sempre avuto un ottimo rapporto qualità/prezzo, e questa rilevazione credo portera solo svantaggi, visto le nuove politiche di sony che ormai considera i clienti portafogli con i piedi.. (vedi guerra all'usato)
Io trovo un solo unico vantaggio nel rilevare Ericsson, appunto quello di poter realizzare una console. Lavorare non da sol significa rinunciare a scelte tipiche del campo dei videogiochi come il vendere una macchina senza guadagnare, impraticabile per Ericsson che non potrebbe prendersi i ricavi della vendita di videogames. Da qui l'esorbitante richiesta per l'Xperia Play, ma non dimentichiamoci che era fuori mercato come console, ma costava esattamente quanto gli altri telefonini dell'epoca con CPU da 1 ghz, 512 MB di RAM, fotocamera da 5 mp, GPU di primo piano... Per dire, era prima di tutto uno smartphone ad elevate prestazioni.
Tutto sta nel vedere quanto Sony ricaverebbe dai videogiochi con un telefono specifico, capace di far girare software non supportato dagli altri Android. Se la Vita non spaccherà, e non si può escludere, la soluzione sarebbe donarle funzioni telefoniche e si aprirebbe un panorama ibrido ma allettante per molti e potenzialmente molto remunerativo.