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Peter Moore (Electronic Arts): il 20% dei giocatori preferiscono il single player
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Pubblicato: 13-02-2012, 16:19
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Peter Moore (Electronic Arts): il 20% dei giocatori preferiscono il single player
Peter Moore, uno dei più noti manager di Electronic Arts, ha concesso a Kotaku (LINK) un'intervista inerente Battlefield 3. Una delle dichiarazioni più interessanti del suddetto uomo di punta in forza ad EA include una stima quantitativa dei giocatori che preferiscono le esperienze di gioco single player a quelle multiplayer. Stando alle affermazioni di Moore, gli utenti che snobbano le modalità multigiocatore ammonterebbero al 20%. Il manager ha peraltro precisato che il single player è spesso considerato come prioritario subito dopo l'acquisto, salvo poi lasciare il posto al multiplayer nelle preferenze del giocatore una volta completata la campagna in singolo.
In generale il multiplayer è positivo dal momento che prolunghi effettivamente la fruizione del titolo. Come banalmente ricordato da Moore, infatti, è comune finire la campagna in singolo per poi dedicarsi al multi. Il problema è un altro: questo ipotetico 20% di fan del single orienta EA verso l'80% degli utenti che, viceversa, preferisce il multiplayer. Forse nei first-person shooter militari la brevità delle campagne in singolo è dovuta anche al fatto che la maggior parte degli utenti sono poco interessati a giocare offline, per cui non stupisce che gli sviluppatori si regolino di conseguenza.
Ultima modifica di AlextheLioNet; 13-02-2012, 21:29.
Io sono tra questi 20% ,forse perchè sono cresciuto coi videogiochi degli anni 80/90 ,dove se si giocava in multiplayer s'era veramente e fisicamente insieme , e perchè non mi piacciono le regole e i ruoli e odio le simulazioni militari guerrafondaie.
Io sono tra questi 20% ,forse perchè sono cresciuto coi videogiochi degli anni 80/90 ,dove se si giocava in multiplayer s'era veramente e fisicamente insieme
Idem... ma devo dire che già a quei tempi un ipotetico multiplayer online sarebbe stato piuttosto gradito, in particolar modo nei titoli che non si prestavano alla fruizione multigiocatore su schermo unico. In tanti casi un'anacronistica possibilità di giocare online avrebbe evitato o rimandato l'accantonamento pressochè definitivo di un titolo già totalmente sviscerato... che magari era costato anche parecchio.
Ultima modifica di AlextheLioNet; 13-02-2012, 21:57.
Bah questo lo sostieni te ,se adesso facessero videogiochi serie e impegnativi in single player come una volta ,non passano nel dimenticatoio ,ti rimangono dentro come eccezionale esperienza videoludica ,altrochè...
Bah questo lo sostieni te ,se adesso facessero videogiochi serie e impegnativi in single player come una volta ,non passano nel dimenticatoio
Ah, ma io con "accantonamento" non intendevo "passaggio nel dimenticatoio". Semplicemente pensavo a un gioco finito (magari con grandi soddisfazioni e annessi indelebili ricordi) che non riprendi in mano se non sporadicamente e magari anni dopo. Se vi fosse stata la fantomatica possibilità dell'online gaming, sarebbe stato possibile giocare anche dopo aver visto i credits... visti i prezzi, un po' di longevità online in più secondo me non avrebbe guastato...
In ogni modo questa è pura fantavideoludica... nel 1994/95 non avrei nemmeno immaginato di poter giocare online a Mega Bomberman o a Micro Machines 96. E' comunque divertente poter figurarmi adesso quale sarebbe stato l'effetto dell'online gaming nella realtà consolara a 16 bit di 18 anni fa...
Ultima modifica di AlextheLioNet; 13-02-2012, 23:24.
Io sono tra questi 20% ,forse perchè sono cresciuto coi videogiochi degli anni 80/90 ,dove se si giocava in multiplayer s'era veramente e fisicamente insieme , e perchè non mi piacciono le regole e i ruoli e odio le simulazioni militari guerrafondaie.
A ma il multiplayer piace, prolunga la longevità del titolo e permette di confrontarsi fisicamente con altri giocatori
Ad esempio gioco spesso a GTA IV Online, per quanto il titolo lo abbia già finito da un pezzo...
Di solito il 35% del tempo che dedico a un gioco è dedicato al multiplayer, a volte anche di più.
L'unica cosa che non mi piace è quanto realizzano un titolo in cui il Single Player serve solo come una sorta di "Tutorial" e tutto il gioco si regge sul Multiplayer
Ma il multiplayer online in sé non sarebbe una brutta cosa, anzi, il problema è che a parer mio serve come scusa per "semplificare il lavoro" ai programmatori, ci sono molti esempi che lo provano, ma la mia ultima esperienza con Soul Calibur V è forse uno degli esempi più lampanti, insomma è sempre stato uno dei picchiaduro con più modalità single player belle ed originali, quasi una rarità in un gioco del genere, guarda caso però da quando è stato implementato il multiplayer il tutto è crollato spaventosamente, già il IV dava brutti segni, ma in questo quinto episodio il single player quasi non esiste.
Ormai si parla di rigiocabilità solo per cagate come trofei o livelli di difficoltà superiori, ma il fatto è che un single player ben fatto non muore mai e (non mi stancherò mai di dirlo) un esempio recente è Vanquish, provare per credere.
L'unica cosa che non mi piace è quanto realizzano un titolo in cui il Single Player serve solo come una sorta di "Tutorial" e tutto il gioco si regge sul Multiplayer
In effetti è vero... il multiplayer on-line di per sè è un'ottima cosa, peccato che spesso tenda a "sottrarre risorse" alla modalità single che non di rado tende a limitarsi ad un pro forma o poco più e velocemente cede il passo al multi...
Per alcuni generi il multiplayer è fondamentale, ed il gioco si basa tutto su quello, ma voler infilare il multi in TUTTI i generi indistintamente è un grande errore.
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Sul fatto che la Switch sia (e sempre sarà) una console straordinaria credo che siamo tutti d’accordo, ma è altresì vero che il simbolo odierno di Nintendo non è esente da alcuni difetti. Analizzando questo terzo episodio della serie di Taito Milestones,...
23-01-2025, 10:42
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Ah, ma io con "accantonamento" non intendevo "passaggio nel dimenticatoio". Semplicemente pensavo a un gioco finito (magari con grandi soddisfazioni e annessi indelebili ricordi) che non riprendi in mano se non sporadicamente e magari anni dopo. Se vi fosse stata la fantomatica possibilità dell'online gaming, sarebbe stato possibile giocare anche dopo aver visto i credits... visti i prezzi, un po' di longevità online in più secondo me non avrebbe guastato...
In ogni modo questa è pura fantavideoludica... nel 1994/95 non avrei nemmeno immaginato di poter giocare online a Mega Bomberman o a Micro Machines 96. E' comunque divertente poter figurarmi adesso quale sarebbe stato l'effetto dell'online gaming nella realtà consolara a 16 bit di 18 anni fa...
Ad esempio gioco spesso a GTA IV Online, per quanto il titolo lo abbia già finito da un pezzo...
Di solito il 35% del tempo che dedico a un gioco è dedicato al multiplayer, a volte anche di più.
L'unica cosa che non mi piace è quanto realizzano un titolo in cui il Single Player serve solo come una sorta di "Tutorial" e tutto il gioco si regge sul Multiplayer
Ormai si parla di rigiocabilità solo per cagate come trofei o livelli di difficoltà superiori, ma il fatto è che un single player ben fatto non muore mai e (non mi stancherò mai di dirlo) un esempio recente è Vanquish, provare per credere.