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Oggi è il 30° anniversario dal debutto di Amiga - Il 23 Luglio 1985 l'A1000 venne ufficialmente presentato a New York

Oggi è il 30° anniversario dal debutto di Amiga - Il 23 Luglio 1985 l'A1000 venne ufficialmente presentato a New York

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  • Oggi è il 30° anniversario dal debutto di Amiga - Il 23 Luglio 1985 l'A1000 venne ufficialmente presentato a New York

    Andy Warhol, Debbie Harry e Amiga 1000Il primo computer della linea Amiga fu appunto presentato in anteprima mondiale a New York presso il Lincon Center, storica location che vide il nuovo sistema al centro di un memorabile evento alla presenza di due celebrità dell'epoca ovvero l'artista pop Andy Warhol e la cantante dei Blondie Debbie Harry. Alcune delle numerose potenzialità grafiche dell'allora nuovissimo A1000, infatti, furono mostrate dal primo, che realizzò tramite il software GraphiCraft il primo ritratto digitale di quella che è generalmente considerata una delle icone sexy della musica anni '70. Era il 23 luglio del 1985, data che quindi, esattamente trent'anni fa, segnò il debutto ufficiale di una linea che, grazie ad una spiccata propensione alla multimedialità basata su caratteristiche particolarmente innovative, avrebbe in seguito raggiunto vette di notevole popolarità.

    Amiga 1000


    In vendita già a partire dal settembre dello stesso anno come "Amiga" tout court (almeno in una fase iniziale -si trattava appunto dell'A1000, ma la differenziazione in modelli era ancora di là da venire-), questo computer si caratterizzava dunque per una spiccata attitudine "multimediale", così sottolineata 9 anni dopo, in riferimento alla bancarotta di Commodore International, dalla rivista Byte Magazine: [Amiga 1000 was] "the first multimedia computer... so far ahead of its time that almost nobody -including Commodore's marketing department- could fully articulate what it was all about.".

    Jay Miner e Amiga

    In effetti questi computer firmati dal grande Jay Miner risultavano più avanzati sul fronte grafico e sonoro rispetto a qualsiasi altro sistema del periodo, eccetto ovviamente le costosissime workstation grafiche e, se si prende in esame anche il mercato giapponese e si includino i sistemi usciti due anni dopo, lo Sharp X68000 e l'Acorn Archimedes. Gli Amiga, infatti, sono caratterizzati da una complessa quanto efficiente architettura custom basata su co-processori dedicati, come Fat Agnus (con relativi Copper e Blitter), Denise e Paula. Grazie a queste specifiche, questo 16-bit Commodore può essere considerato rivoluzionario per il suo proporsi già a metà anni '80 come una vera e propria "workstation economica" particolarmente adatta per l'editing audio e video, oltre che, naturalmente, per l'intrattenimento elettronico.

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Andy Warhol - Debby Harry - Amiga 1000.jpg 
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ID: 270285

    Un altro importante punto di forza degli Amiga è costituito dal preemptive multitasking, feature già esclusiva dell'OS1.x che consente di eseguire più programmi in contemporanea attuando un'"intelligente" condivisione della CPU tra più processi concorrenti. Per farsi un'idea della modernità di questa caratteristica, basti pensare agli altri sistemi operativi che lo hanno adottato, SO sviluppati negli anni 1991/93/95 come Linux, OS/2.x, Windows NT 3.1 e Windows 95.

    Buon compleanno Amiga!



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    • dark13
      #1
      dark13 ha commentato
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      Penso che oltre agli appassionati di informatica CHIUNQUE si interessi di managment o marketing DEBBA studiare la storia di commodore. Avere quella robina li' nel 1985 e NON riuscire a venderla e' come fallire con un un'azienda di calcolatrici con un price tag piu' basso di un pallottoliere in un mercato dominato da pallottolieri.

      La migliore grafica dell'epoca, il miglior hardware dell'epoca, il miglior audio dell'epoca, preemptive multitasking os, prezzo piu' basso dei competitors (ibm/apple) , compatibilita' 8088 (con sidecar), testimonial "importanti" e ZERO interesse per la macchina negli stati uniti...

    • striderhiryu
      #2
      striderhiryu ha commentato
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      Originariamente inviato da dark13
      Penso che oltre agli appassionati di informatica CHIUNQUE si interessi di managment o marketing DEBBA studiare la storia di commodore. Avere quella robina li' nel 1985 e NON riuscire a venderla e' come fallire con un un'azienda di calcolatrici con un price tag piu' basso di un pallottoliere in un mercato dominato da pallottolieri.

      La migliore grafica dell'epoca, il miglior hardware dell'epoca, il miglior audio dell'epoca, preemptive multitasking os, prezzo piu' basso dei competitors (ibm/apple) , compatibilita' 8088 (con sidecar), testimonial "importanti" e ZERO interesse per la macchina negli stati uniti...
      Ibm era una certezza, all'epoca, Apple aveva (ed ha) il suo mercato di niccchia...Poi con l'ingresso nel mercato degli economici pc "ibm compatibili" le cose si sono fatte sicuramente più dure per Amiga...

    • VIC-30
      #3
      VIC-30 ha commentato
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      ... e se li porta alla grande! Auguri!

    • maxtex74
      #4
      maxtex74 ha commentato
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      Tanti auguri mia bellissima e mai dimentica Amiga. Sei sempre li funzionare e a darmi tante soddisfazioni.

      @dark: In America c'era la nazionale IBM che producevano PC a basso costo e si sa più nazionalisti degli americani non ci sono. Per fortuna noi europei siamo di mentalità più aperta ,ne abbiamo capito le potenzialità e ne abbiamo decretato il successo. meritato per me.

    • dark13
      #5
      dark13 ha commentato
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      Originariamente inviato da striderhiryu
      Ibm era una certezza, all'epoca, Apple aveva (ed ha) il suo mercato di niccchia...Poi con l'ingresso nel mercato degli economici pc "ibm compatibili" le cose si sono fatte sicuramente più dure per Amiga...
      Piu' o meno la situazione in cui era playstation, con nintendo a dominare il mercato e sega che si era conquistata la sua buona fetta di mercato. Molti (me compreso) risero leggendo di sony che aveva intenzione di creare una nuova console SENZA alcuna esperienza nel settore MA la storia e' molto diversa da quella di amiga. Playstation era una macchina rivoluzionaria nel 1994 almeno quanto amiga lo era nel 1985. Possiamo anche prendere in considerazione apple ed i tablet, un prodotto gia' presente sul mercato da tempo e che sino ad allora non interessava a nessuno. La commodore, con un buon managment e un buon marketing, oggi probabilmente sarebbe al posto di apple.

      Direttamente dagli articoli su ars technica ecco LA pubblicita' con cui commodore avrebbe dovuto "spingere" amiga

      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   amiga.jpg 
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ID: 203767

      @maxtex74

      Commodore international aveva sede legale nelle bahamas MA il quartier generale e' sempre stato negli USA, cosi' come la controllata mos technology era al 100% statunitense. La stessa nintendo probabilmente temeva il nazionalismo degli americani, tanto da voler inizialmente far distribuire il NES da atari, dopo il rifiuto di atari si mise in gioco in prima pertsona E in poco tempo tempo conquisto' il mercato semplicemente adattando l'advertising al lifestyle americano. Si era SEMPRE nel 1985 . Lo stesso discorso vale per sega america per quanto riguarda il genesis, ben piu' diffuso del SNES prodotto dalla conosciutissima nintendo, almeno sino a quando sega decise di "rompere" il giocattolo con una pletora di costosi add-on e la decisione di staccare prematuramente la spina al genesis per concentrarsi su quel disastro commerciale chiamato saturn...
      Ultima modifica di dark13; 23-07-2015, 23:09.

    • AlextheLioNet
      #6
      AlextheLioNet ha commentato
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      Originariamente inviato da dark13
      ZERO interesse per la macchina negli stati uniti...
      In effetti sia gli Amiga che, su altra scala (tutt'altro che trascurabile, in ogni modo, in paesi come Francia, UK e Germania) gli ST dovettero il loro successo agli acquirenti europei... e questo nonostante Commodore International e Atari Corporation fossero appunto società statunitensi...
      Ultima modifica di AlextheLioNet; 24-07-2015, 00:32.

    • AlextheLioNet
      #7
      AlextheLioNet ha commentato
      Modifica di un commento
      In ogni modo, se c'è una presentazione di gran classe e con testimonial eccellenti (provenienti dal mondo dell'arte e della musica... non certo a caso... ;-) ), beh... è proprio questa :-)

    • dark13
      #8
      dark13 ha commentato
      Modifica di un commento
      Gia' alex, come dico sempre la storia dei videogiochi in realta' e' un racconto di 3 universi paralleli, le differenze tra asia (diciamo pure giappone ), america ed europa sono spesso macroscopiche. In europa gli "home computers" sono stati preferiti alle console sia per quanto riguarda gli 8bit che per i 16bit, lo stesso nes ha avuto una diffusione DAVVERO limitata rispetto all'enorme successo raccolto in patria e negli stati uniti. Considerando che la prima console a raccogliere un successo commerciale assoluto, perlomeno in italia, e' stata la playstation ci sarebbe da chiedersi QUANTO la pirateria abbia influito sui gusti del vecchio continente. I salari, mediamente, in giappone ed america erano tendenzialmente maggiori rispetto all'europa. Perche' diciamocelo, i price tag di alcune console potevano ANCHE far paura ma alla fin della fiera il VERO problema delle console riguardava il prezzo proibitivo dei videogiochi. Certo, c'era l'usato e l'affitto (io pagavo per i giochi SNES/MD 5.000£ a settimana, fattibilissimo) ma qui in italia si trattava di fenomeni di nicchia, per molti la scelta si limitava a comprare un gioco della durata media di 2 ore a 80.000£/90.000£. Anche per quanto riguarda i giochi originali i prezzi per c64/amiga erano comunque piu' bassi.
      Purtroppo non sono mai riuscito a comprendere "quanto" fosse importante il fenomeno sharp x68000/fm towns in asia
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