Dall’allucinata mente di Yu Suzuki (OutRun e Shenmue per intenderci) nasce Air Twister, che è praticamente una specie di revival del suo mitico Space Harrier, anche se con una storia di guerra e una protagonista che può volare o cavalcare un cigno in scenari pieni di funghi e altre cose strane. Il gameplay di base è quasi identico, si tratta di uno sparatutto su binari (con l’avanzamento automatico) in 3D, in cui muoviamo il nostro personaggio in qualsiasi direzione per schivare i colpi di arma da fuoco e i nemici che le vengono incontro, mentre lei spara per abbattere le varie minacce. Tutto questo è facilitato dalla possibilità di mirare a più bersagli prima di sparare un colpo, una tecnica che ci permette di spazzare via diversi gruppi di nemici in modo più diretto, anche se con un diverso tipo di colpo. Questa struttura di gioco viene mantenuta in ogni livello, con ondate di nemici e boss finali alla fine di ogni percorso.

Questa semplicità nel gameplay è allo stesso tempo un pregio e una maledizione, poiché gli schieramenti di attacco dei nemici seguono lo stesso schema, il che si nota e può diventare ripetitivo. Alla fine, ci troviamo di fronte a un'esperienza arcade che, in quanto tale, può essere completata in meno di un'ora, quindi, a parte il miglior punteggio personale, può risultare un po' insufficiente.

Tra le aggiunte abbiamo innanzitutto un "albero delle ricompense" chiamato Modalità Avventura, in cui con i punti stella ottenuti possiamo sbloccare parti del corpo per personalizzare la nostra protagonista, e anche alcuni potenziamenti per lei in relazione al numero di vite, alla quantità di danni o ad altre migliorie che devono essere equipaggiate.

A livello audiovisivo, ci troviamo di fronte a una sorpresa in tutti i sensi. La musica all'inizio non sembra affatto adatta, ma alla fine più di qualcuno se ne innamorerà, dato che è composta da temi vocali composti da Valensia che sembrano canzoni dei Queen. La modellazione è molto "bamboleggiante", e il posizionamento degli asset è un po' strano.

Air Twister è un titolo per chi è fedele al game-design di Suzuki degli anni '80 e '90, ma rimane a quel punto ai margini dell'aspetto audiovisivo, senza includere potenziamenti per gli stage, sistemi di schivata o altri incentivi per farlo sentire più unico o nuovo. Per questo motivo, è un titolo da giocare una volta ogni tanto se si vogliono sfruttare tutti i contenuti, ma per gli altri risulterà un po' corto e ripetitivo.