Gyromite ci mette nei panni di uno scienziato che deve fuggire dal laboratorio, ma la strada è interrotta da alcune porte colorate di blu e rosso. A R.O.B. il compito di aprire tali porte tramite alcuni piccoli piedistalli di colore blu e rosso che il piccolo robot deve spostare. Un gioco noiso, complice anche il fatto che il roboto Nintendo è lento da morire. Sulla stessa scia è Stuck-up: nei panni del prof Hector, il giocatore deve saltare su una certa sequenza di pulsanti in modo da attivare R.O.B. al fine da permettere a quest'ultimo di mettere in un certo ordine i piedistalli che ha intorno.
Anche se a vederlo il robottino Nintendo poteva sembrare una grande idea, alla finè risultò il classico fallimento. Nei piani Nintendo, R.O.B. doveva dare una nuova immagine del Nes per faro apparire una console nuova e non una macchina che veniva dal grande crash dei videogiochi. All'epoca, quando venne commercializzato R.O.B. negli Usa non si era a conoscenza che la periferica Nintendo non era più supportata in Giappone. Nonostante tutto, però, non si può dire che il robottino Nintendo non sia stato qualcosa che all'epoca sembrava fantascienza. Tutt'oggi R.O.B. ed i suoi giochi hanno valori collezionistici di tutto rispetto, con prezzi che superano i 200 euro come per il gioco Stuck-up. Un' ultima curiosità: R.O.B. è comparso in parecchi giochi Nintendo come Mario Kart, Star Fox e Smash Bros.
Sandro "Sunstoppable" Prete