Nel 1989 i designer Konami, forse reduci da una maratona dei film di Mr. Crocodile Dundee, decisero di creare per Famicom Mad City, un gioco multievento chiaramente ispirato al personaggio interpretato da Paul Hogan. Per l'epoca doveva trattarsi di qualcosa di sorprendente, dato che oltre ai segmenti in stile picchiaduro a scorrimento (il primo mai prodotto da Konami), ce n'erano altri di genere totalmente diverso: livelli di guida e persino sezioni in cui andava rispolverata la storica Zapper per sparacchiare in prima persona ai cattivi che sbucavano un po' ovunque.

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Giunto in Occidente su NES e rititolato The Adventures of Bayou Billy, il gioco si trasforma in una tortura per i poveri acquirenti: non solo i controlli sono scadenti come nell'originale, ma la difficoltà è aumentata in modo pazzesco tanto da farlo diventare un'esperienza assolutamente frustrante. Nelle fasi picchiaduro la collisione sprite è indecente e ci vorrà un sacco di tempo per tirare giù a suon di cazzotti anche il nemico più ridicolo; in quelle di guida non solo controllare l'auto è difficilissimo, ma la suddetta esploderà non appena sfioreremo ogni minimo ostacolo; nelle fasi shooter infine non potremo permetterci di sprecare un singolo proiettile, data la scarsità delle munizioni.


L'unico aspetto memorabile del gioco è il tentativo di unire tre generi così differenti tra loro, ma non si può proprio dire che sia riuscito. Ah, e poi il campionamento del titolo non appena si inserisce la cartuccia, allora una cosa d'avanguardia ma oggi esilarante per la sua qualità gracchiante!