Prodotto per il NES dalla sconosciuta KAZe e distribuito dall'altrettanto ignota Meldac, (Samurai) Zombie Nation è uno di quei giochi di cui si fatica a comprendere l'esistenza. E non soltanto per la trama, che sicuramente è nata al termine di un rave party dei programmatori: nel 1999 atterra nello stato del Nevada un meteorite contenente l'alieno Darc Seed ( sic ), che coi suoi poteri magnetici (?) tramuta gli abitanti di tutti gli Stati Uniti in zombi (??), anima la Statua della Libertà (???) e prende possesso di tutto l'esercito USA per ottenere una katana dai poteri soprannaturali (????), motivo per cui l'unico in grado di fermarlo è Namakubi, la testa fluttuante di un samurai (?????). E stranamente la versione USA del titolo ha cambiato ben poco della ROM originale, a parte sostituire la maschera di un tengu (il gioco si chiamava infatti Abarenbou Tengu in Giappone) con l'orribile testone e rinominare il titolo (se scrivo "Samurai" tra parentesi, è perché l'unico punto in cui appare la parola è nella schermata del titolo, schiaffata lì come cambiamento dell'ultimo secondo. Alla faccia della cura negli adattamenti!).

Potremmo soprassedere su quest'ammasso di boiate se il gioco fosse almeno interessante e/o ben realizzato, purtroppo così non è. Di base si tratta di uno sparatutto a scorrimento orizzontale, dove anziché un qualche aviogetto controlliamo un'enorme testa (di c***o) che attacca sparando bulbi oculari e qualcos'altro che potrebbero essere pezzi di lingua oppure vomito, ma preferisco non indagare. Ci sono solo quattro livelli, ambientati in varie zone degli USA, e si può scegliere quale affrontare per primo, gli altri verranno di conseguenza, e una volta completati ci sarà lo scontro finale (patetico) con Darc Seed.


Namakubi è quasi incontrollabile (soprattutto a livello HARD), le sue armi sono scarse e i nemici molti e agguerriti, e certi ostacoli sono infami come le scariche elettriche le quali tolgono praticamente tutta l'energia al nostro, un problema considerato che abbiamo una sola vita; l'unico modo per sopravvivere è fare un sacco di punti per guadagnare nuovi continue e ripristinare l'energia, e potenziare le "armi" in nostro possesso.

E come fare per ottenere queste cose? Semplice, distruggendo qualsiasi cosa capiti a tiro per il punteggio, e mangiando gli omini che saltano fuori dalla conseguente devastazione per potenziare l'arma! E questo sarebbe il SALVATORE degli Stati Uniti? Va beh, tanto la logica non è certo il forte d questo gioco...
E quale sarebbe il forte, allora? Bé, a me piace molto la copertina USA del titolo, un collage interessante di immagini fotografiche e disegni, con gli zombi fatti in plastilina e il testone in stile "antica stampa giapponese". Se solo il gioco fosse figo la metà dell'artwork sarebbe molto migliore!
...Ah, ma devo parlare del gioco? Ma sì, posso dire che la grafica di sfondi e ambientazioni non è male, piuttosto dettagliata e con un uso intelligente della palette limitata del NES. Le musiche sono interessanti, cioè molto strane (d'altronde, con una premessa simile...) ma orecchiabili oppure piuttosto godibili ma inappropriate alla carneficina. La mia preferita è "Delusion" (round 3-2), che parte cupa per poi diventare senza motivo allegra e tornare nuovamente cupa.
È tutto il resto a non esserci: Zombie Nation (da non confondere con l'omonimo artista techno, che a quanto ne so non centra niente) è noioso, ripetitivo, poco giocabile, corto, insensato... Sarebbe potuto diventare un cult game ma è solo stupido e deludente anche per gli amanti del trash.


OK, non sono stato tanto breve stavolta, lasciatemi però dire un'ultima cosa: il capo del team di sviluppo era un certo Norio Nakagata... e infatti questo gioco di Meldac è proprio Nakagata ! Ah ah ah.