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Accademia Italiana Videogiochi e game tester

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    Accademia Italiana Videogiochi e game tester

    Ciao a tutti,

    è un po' di giorni che navigando in internet guardo il sito AIV.it, e cioè accademia italiana videogiochi, pare sia l'unica scuola privata post diploma in grado di dare una preparazione lavorativa nell'ambito dei videogames.
    Io volevo sapere se qualcuno sa qualcosa in merito, se ha provato questa accademia, come si è trovato ecc....
    Nel caso dateci un occhiata e ditemi che ne pensate.

    è questo è un primo quesito.

    Il secondo è riguardo il game tester, ho visto alcuni siti che parlavano di occasioni di lavoro in germania a francoforte o a londra per fare beta testing sui videogiochi.
    Qualcuno di voi ha mai provato?
    Se si potrebbe consigliarmi, ed eventualmente darmi una mano per provare questa esperienza?

    grazie per l'ascolto!
    ciao

    #2
    Il corretto indirizzo del sito è: http://www.aiv01.it/

    Cmq non la conoscevo... a leggere il sito e la loro mission sembra tutto molto fiko. Il consiglio che ti do è di prendere appuntamento e di recarti di persona presso la sede dell'Accademia per verificare che si tratti di una struttura seria, anche perché c'è una retta annuale da pagare (a dir il vero non così troppo alta per la formazione che dicono di fornire). Il primo passo, in ogni caso, è di andare a metterci il naso di persona... nel frattempo prova a cercare su forum e quant'altro per leggere il parere di ex studenti. Nella mission viene citata anche la AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana)... un'idea potrebbe essere di contattarla per sentire cosa sanno o cosa pensano di quest'accademia. In bocca al lupo!
    Fatti non foste a viver come bruti, ma a seguir virtute e canoscenza...

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      #3
      Mi spiace essere pessimista, ma concordo con Synapsy. Occhio!!!
      Non si sa di qualcuno che sia riuscito a diplomarsi in queste scuole riuscendo a inserirsi nel mondo del lavoro, il che non è un buon segno. Io credo che le abilità programmatorie non s'imparino con questi corsi: meglio partire dal fai da te, da buone scuole superiori e seguire all'università una facoltà di informatica o ingegneria informatica e POI, eventualmente, cercare strada tra gli sviluppatori di videogiochi. Almeno, al termine degli studi, ci si ritrova con una laurea ben spendibile. Inoltre, in Italia siamo così indietro nel campo videoludico che dubito esistano corsi utili. Tieni presente che la squallida AIOMI portò come "eccellenza" della programmazione italiana il famoso Gioventù Ribelle, per il quale ancora ci prendono in giro. Ed era un progetto supportato da non ricordo quale università...

      Per fare il game tester, invece, serve meno: giusto una buona esperienza di videogiochi ed un'infarinatura di programmazione. Il problema è che di solito non pagano o pagano molto poco...
      videoludik.blogspot.com

      il mio blog di notizie sulla nuova generazione!

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        #4
        Giusto Musehead. Ci sono molti corsi (non solo di videogiochi, ma di tante altre discipline... penso ad esempio alle scuole di cinema, che a Roma spuntano come i funghi) sparsi in giro per lo stivale... tutti promettono meraviglie, ma il 90% si rivelano essere bufale magiasoldi.

        Ripeto, a vedere il sito, questa Accademia sembrerebbe seria. Bisogna però essere sicuri al 100% della validità del percorso formativo offerto, in cui s'investono il proprio tempo, denaro, energie e speranze. Questo a prescindere dallo sbocco lavorativo che, per alcune professioni (come nel caso del programmatore), dipende molto anche dalle capacità imprenditoriali e dalle doti comunicative e di self-promoting del singolo. Insomma, vorrei sfatare il mito che una laurea o un diploma diano automaticamente un posto di lavoro: quello che danno è una formazione e una serie di competenze, che devono essere del più alto livello possibile. Stanno poi al diretto interessato la capacità, voglia e un pizzico di fortuna per poter entrare nel mondo del lavoro. A meno che non si scelgano i classici corsi di studio che garantiscono una professione sicura e remunerativa... comunque anche in quest'ultimo caso bisogna essere abili e sbattersi parecchio, perché il denaro non cresce sugli alberi.

        Ora che ci penso il fratello di un mio carissimo amico fa proprio il programmatore presso la principale software house italiana ed è laureato in informatica: ha fatto un percorso di studi orientato ai videogiochi, ma la laurea è in informatica. Chiederò a lui, se riesco, cosa sa di questa Accademia.

        Insomma, si deve essere come S. Tommaso, che non ci credeva finché non ci metteva il naso...
        Ultima modifica di synapsy; 06-09-2011, 19:55.
        Fatti non foste a viver come bruti, ma a seguir virtute e canoscenza...

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          #5
          AIV

          Originariamente inviato da synapsy Visualizza il messaggio
          Giusto Musehead. Ci sono molti corsi (non solo di videogiochi, ma di tante altre discipline... penso ad esempio alle scuole di cinema, che a Roma spuntano come i funghi) sparsi in giro per lo stivale... tutti promettono meraviglie, ma il 90% si rivelano essere bufale magiasoldi.

          Ripeto, a vedere il sito, questa Accademia sembrerebbe seria. Bisogna però essere sicuri al 100% della validità del percorso formativo offerto, in cui s'investono il proprio tempo, denaro, energie e speranze. Questo a prescindere dallo sbocco lavorativo che, per alcune professioni (come nel caso del programmatore), dipende molto anche dalle capacità imprenditoriali e dalle doti comunicative e di self-promoting del singolo. Insomma, vorrei sfatare il mito che una laurea o un diploma diano automaticamente un posto di lavoro: quello che danno è una formazione e una serie di competenze, che devono essere del più alto livello possibile. Stanno poi al diretto interessato la capacità, voglia e un pizzico di fortuna per poter entrare nel mondo del lavoro. A meno che non si scelgano i classici corsi di studio che garantiscono una professione sicura e remunerativa... comunque anche in quest'ultimo caso bisogna essere abili e sbattersi parecchio, perché il denaro non cresce sugli alberi.

          Ora che ci penso il fratello di un mio carissimo amico fa proprio il programmatore presso la principale software house italiana ed è laureato in informatica: ha fatto un percorso di studi orientato ai videogiochi, ma la laurea è in informatica. Chiederò a lui, se riesco, cosa sa di questa Accademia.

          Insomma, si deve essere come S. Tommaso, che non ci credeva finché non ci metteva il naso...


          Grazie per le risposte ragazzi.
          Fammi sapere che percorso di studi ha fatto il fratello del tuo amico.

          Grazie

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