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Mike West (Lionhead): il mercato dell'usato per console è paragonabile alla pirateria

Mike West (Lionhead): il mercato dell'usato per console è paragonabile alla pirateria

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  • Mike West (Lionhead): il mercato dell'usato per console è paragonabile alla pirateria

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ID: 253403Mike West, combat designer di Fable III, ha dichiarato a nome dello studio Lionhead che il mercato dell'usato per console è paragonabile alla pirateria dei giochi per PC:

    <<La vendita di giochi usati su console è assimilabile al fenomeno dei giochi piratati su PC, ma purtroppo esiste e non ci si può fare nulla", ha dichiarato il combat designer di Fable III, Mike West.

    Non importa quanto ognuno di noi possa impegnarsi per migliorare la situazione, alla fine chi ha intenzione di comprare un gioco usato o scaricarne uno piratato troverà sempre un modo.
    La situazione è piuttosto deprimente, soprattutto per chi come noi fa questo lavoro e impiega molto tempo e tante energie nella realizzazione di un gioco, ha proseguito West.
    Proseguendo di questo passo arriveremo ad un punto in cui di giochi ne usciranno sempre di meno e molte persone perderanno il lavoro a causa dei mancati ricavi.
    >>

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    • metalredstar
      #1
      metalredstar ha commentato
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      bravo merlo... che tristezza...

      io personalmente non pirato (pirateggio? piraterererereAAAAAHHH!!!) e compro raramente giochi usati (ne ho 3 su circa 40 per la mia X360) peró SI mi approvvigiono da canali alternativi ossia i vari Play.com e Zavvi.com e quasi mai al "day-one" (l'ho fatto per Assassin's Creed II, Brotherhood e al tempo per Soul Calibur III per PS2), cosí un gioco mi costa massimo 30 euro (e ho speso tanto!) o 50 se lo compro il giorno stesso che esce e non mi pongo il problema...

      Cavolo... la settimana scorsa ho preso Dead Space 2 a 28 euro e stavo per prendere Marvel vs. Capcom 3 stesso prezzo!!!

      Se in Italia (o meglio, in Spagna, nel mio caso) si trovassero i giochi a quei prezzi Mike West non avrebbe la possibilità di aprire la bocca per dargli fiato!

    • Bit Alchemy
      #2
      Bit Alchemy ha commentato
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      I venditori di Gameshock lo dicono da sempre che (almeno per loro) il maggior profitto lo si trae dall'usato più che dal nuovo.

    • Bert
      #3
      Bert ha commentato
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      In parte sono d'accordo, se scaricare un gioco da internet senza averne diritto è un reato, allora lo è anche assecondare un mercato di seconda mano sommerso che leva comunque degli introiti alle software house interessate, senza contare, poi, che chi vende roba di seconda mano quasi sempre, pur guadagnandoci abbondantemente, non emette uno straccio di ricevuta fiscale. Quindi si tratta anche di pura e semplice evasione fiscale, poichè comunque lo si fa a scopo di lucro e si ottiene quindi un reddito! Un conto è prendere un'edizione budget da 20/30 euro che sicuramente vanno a finire comunque nelle tasche della software house, ben altro è indirizzare tali soldi in altre tasche che speculano proprio su questo. Ovviamente, il discorso ha un senso solo per i titoli che hanno ancora un ciclo commerciale regolare, difficile che un mercato di titoli molto vecchi possa causare dei danni...

    • Robbey
      #4
      Robbey ha commentato
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      Se i giochi nuovi costassero un pò meno forse eviteremo di comprarli usati ma non ci si può far niente

    • musehead
      #5
      musehead ha commentato
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      Tanto tra poco venderanno tutto in digital delivery, che si agitano a fare...

    • Avatar ospiti
      #6
      Ospite ha commentato
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      Quoto Bert in tutto e per tutto.

    • For_Great_Justice
      #7
      For_Great_Justice ha commentato
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      La dura legge del mercato.
      Per quanto sia un capolavoro un gioco, se io mi trovo a scegliere se averlo a 50 euro nuovo da un negozio o prenderlo a 25-30 da un negozio dell usato o da un privato, scelgo sempre la seconda.
      Mi porto a casa il titolo originale, nella sua bella confezione con il suo bel manuale e non ho speso uno sproposito
      Se e quando adegueranno la loro offerta allora la situazione potrebbe cambiare, per il momento compro rigorosamente giochi usati a prezzi convenienti e ne vado fiero

    • Bert
      #8
      Bert ha commentato
      Modifica di un commento
      Si, ma il tuo comportamento arreca comunque un danno alla software house poiché tu prendi la copia pagata a prezzo pieno di un altro e per di più l'autore originale non vede manco quei 25-30 euro che spendi perchè se l'intasca chi te l'ha venduto usato. Morale della favola, la software house invece di vendere due copie ne vende solamente una, moltiplica l'andazzo per migliaia e milioni di utenti ed il danno è bello che fatto. Non che sia un moralista eh... Com'è che si chiamava quel torrent?

    • Phoenix
      #9
      Phoenix ha commentato
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      comprare usato è legale e leggittimo punto.che per loro sia conveniente o meno è un altro discorso ma non mi vengano a fare discorsi del genere e non si inventino le solite cavolate come l'ea pass.io compro giochi usati e li rivendo ricevendo in cambio un buono per il nuovo quindi sia hardwere che softwere ma non è questo il punto.io ho il diritto di vendere un oggetto che ho aquistato come faccio con una macchina o qualsiasi altra cosa.e poi mettiamo caso che io acquisti un gioco con i miei sudati 60 euro e poi non mi piace,sono costretto a tenermelo per tutta la vita?se lo sognano e comunque se io lo prendo usato vuol dire che non avevo intenzione di comprarlo nuovo,quindi loro mica ci hanno perso semplicemente non ci hanno guadagnato e le due cose sono separate.ora la sparo enorme,immagiante che questa bella idea si diffondese,solo per ipotesi assecondatemi,all'acquisto di una casa,io dovrei per forza comprara nuova e non potrei rivenderla perchè altrimenti ruberei i soldi al costruttore che me l'ha venduta;oddio capisco che un gioco è diverso in quanto propietà intelletuale ma i lragionamento logico è quello e adesso scusatemi vado a giocare al mio forza 3 comprato l'estate scorsa a 30 euro(versione bundle con codici nn grattati)....

    • maxtex74
      #10
      maxtex74 ha commentato
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      Abbassate i prezzi delle novità ,perchè le software house e i produttori non lo capiscono?
      Prezzi popolari e così nessuno ricorre all'usato o al downloading selvaggio.

      Io di solito compro i giochi per le attuali console dopo che si è abbassato il prezzo o approfittando di sconti sostanziosi.

    • akarabat
      #11
      akarabat ha commentato
      Modifica di un commento
      L'esistenza di un mercato dell'usato è un volano per gli acquisti del nuovo. Ciò per vari motivi:

      1- chi acquista usato apprezza la confezione originale, e nel caso non la possa trovare è disponibile a comprare anche il nuovo a prezzo budget; in ogni caso negli ultimi decenni si è diffusa una passione collezionistica per l'originale, nuovo od usato che sia, che a suo tempo era semplicemente ignorata in favore di una copia pirata;

      2- Il genitore o l'utente che compra un nuovo lo fa sapendo che male che vada potrà rivenderlo al medesimo punto vendita come usato. In caso contrario, certamente ci penserebbe tre volte prima di spendere 80 euro e cercare poi un buon samaritano disposto a comprargli il gioco.

      Di conseguenza il mercato dell'usato incentiva la spesa per il nuovo, che potrà essere parzialmente (e facilmente) recuperata.

      Inoltre avvicina molti utenti con scarse possibilità economiche all'acquisto di una console, alle copie originali ed al conseguente ed eventuale acquisto ANCHE di giochi nuovi.

      3- La software house non ha alcun danno se non nelle opinioni del Sig. West, che si limita a leggere i numeri su un foglio senza comprendere che si tratta delle stesse copie che girano e che se non esistesse l'usato molti non comprerebbero neppure la console e il nuovo verrebbe acquistato con molta più circospezione.

      Invito il Sig. West a leggersi i dati di vendita degli anni 80 e 90; se la software house fatica a vivere ora, in cui i videogiochi hanno superato il cinema, significa che è destino che chiuda.

      Mi permetto inoltre di segnalare che la compravendita dell'usato rileva fiscalmente in Italia se vi sono i requisiti di abitualità e professionalità, oltre che di scopo di lucro fin dall'acquisto della copia (si chiama plusvalenza, chi vende il gioco a meno fa una minusvalenza). Si fa presto a dire evasori....

    • striderhiryu
      #12
      striderhiryu ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da akarabat
      L'esistenza di un mercato dell'usato è un volano per gli acquisti del nuovo. Ciò per vari motivi:
      Spoiler:

      1- chi acquista usato apprezza la confezione originale, e nel caso non la possa trovare è disponibile a comprare anche il nuovo a prezzo budget; in ogni caso negli ultimi decenni si è diffusa una passione collezionistica per l'originale, nuovo od usato che sia, che a suo tempo era semplicemente ignorata in favore di una copia pirata;

      2- Il genitore o l'utente che compra un nuovo lo fa sapendo che male che vada potrà rivenderlo al medesimo punto vendita come usato. In caso contrario, certamente ci penserebbe tre volte prima di spendere 80 euro e cercare poi un buon samaritano disposto a comprargli il gioco.

      Di conseguenza il mercato dell'usato incentiva la spesa per il nuovo, che potrà essere parzialmente (e facilmente) recuperata.

      Inoltre avvicina molti utenti con scarse possibilità economiche all'acquisto di una console, alle copie originali ed al conseguente ed eventuale acquisto ANCHE di giochi nuovi.

      3- La software house non ha alcun danno se non nelle opinioni del Sig. West, che si limita a leggere i numeri su un foglio senza comprendere che si tratta delle stesse copie che girano e che se non esistesse l'usato molti non comprerebbero neppure la console e il nuovo verrebbe acquistato con molta più circospezione.

      Invito il Sig. West a leggersi i dati di vendita degli anni 80 e 90; se la software house fatica a vivere ora, in cui i videogiochi hanno superato il cinema, significa che è destino che chiuda.

      Mi permetto inoltre di segnalare che la compravendita dell'usato rileva fiscalmente in Italia se vi sono i requisiti di abitualità e professionalità, oltre che di scopo di lucro fin dall'acquisto della copia (si chiama plusvalenza, chi vende il gioco a meno fa una minusvalenza). Si fa presto a dire evasori....
      Completamente d'accordo con akarabat: le software house non hanno ancora capito che il motore che da linfa alla compravendita dei giochi nuovi è in larga misura merito della compravendita dell'usato! Anch'io una volta pensavo che tra comprare usato e scaricare una copia illegale alla fine il danno per le SH era uguale: invece poi qualcuno mi ha aperto gli occhi a riguardo, ed ho infine compreso!
      Un appassionato, un collezionista, perfino un giocatore comune compra sempre i giochi appena usciti, a prezzo pieno, supportando il lavoro degli sviluppatori. Ma anche chi compra usato contribuisce in maniera sostanziale (anche se non direttamente) al mercato dei videogames! Negare questo significa INCENTIVARE la pirateria!!!

    • Bert
      #13
      Bert ha commentato
      Modifica di un commento
      Mi permetto inoltre di segnalare che la compravendita dell'usato rileva fiscalmente in Italia se vi sono i requisiti di abitualità e professionalità, oltre che di scopo di lucro fin dall'acquisto della copia (si chiama plusvalenza, chi vende il gioco a meno fa una minusvalenza). Si fa presto a dire evasori....
      Ma infatti molto spesso chi pratica queste vendite lo fa per abitudine e con professionalità, mica sporadicamente. Ovvio poi che non gioca sulla vendita di un singolo titolo, ma sul numero totale che riesce a piazzare, e per questo incentiva a prenderne il più possibile con ogni forma di sconti e facilitazioni, come i pirati d'altronde! Il discorso è che molte categorie professionali devono fatturare anche i miseri venti euro, se non fare lo scontrino per le caramelle vendute ad un bambino piuttosto che ai quattro tasselli venduti per sistemare una mensola del cavolo e non si capisce perchè un privato che decide di lucrare in maniera sistematica ne debba essere esente. Badate bene che io non mi sto riferendo ad un singolo che decide occasionalmente di vendersi un gioco di seconda mano, una tantum, ma a quella galassia di pseudo venditori virtuali che ci speculano alla grande su queste cose! Ma che si pagassero le tasse e che cavolo!
      Ultima modifica di Bert; 17-05-2011, 22:01.

    • akarabat
      #14
      akarabat ha commentato
      Modifica di un commento
      Hai ragione su questo, non c'è dubbio. Piano piano il fisco arriverà anche lì, si sa che le istutuzioni sono lente ... cmq per i venditori abituali mi sembra che e-bay pretenda la P IVA

    • For_Great_Justice
      #15
      For_Great_Justice ha commentato
      Modifica di un commento
      Comunque sia loro ci rimetterebbero comunque.
      Un titolo nuovo non costa mai meno di 50 euro, e per me, come per molti altri potenziali acquirenti, non è un prezzo giusto.
      Se non è un prezzo giusto allora non lo compriamo e loro non hanno ovviamente un ricavo.
      Ci sarà sempre chi lo acquisterà, vuoi perché non si ponga problemi economici, vuoi perché voglia a tutti i costi averlo al D1 (quindi la loro bella fetta di guadagni se la fanno lo stesso), ma molti altri eviteranno l'acquisto e lo lasceranno sullo scaffale.

      Il fatto che si possa trovare usato fondamentalmente è un vantaggio per noi, non uno svantaggio per loro. Noi possiamo avere il titolo e pagarlo il prezzo che riteniamo giusto (25-30 euro per un gioco sono un prezzo onesto in effetti) e a loro non cambia niente perché tanto il gioco originale a prezzo pieno non lo avremmo mai comprato quindi il mancato guadagno lo avrebbero avuto comunque.

      E io credo che loro se ne rendano perfettamente conto e questi discorsi sian legati solo dall'avidità, di chi guadagna molto e vorrebbe avere molto di più...

    • maxtex74
      #16
      maxtex74 ha commentato
      Modifica di un commento
      Originariamente inviato da akarabat
      Hai ragione su questo, non c'è dubbio. Piano piano il fisco arriverà anche lì, si sa che le istutuzioni sono lente ... cmq per i venditori abituali mi sembra che e-bay pretenda la P IVA
      No se sei un venditore normale 'da casa',la Partita IVA ha un costo ed è una tassa tutti gli anni.
      Io non capisco perchè su un gioco usato bisogna pagare l'IVA sempre ,non basta una volta da nuovo?Soldi che servono per rimpiere le tasche dei nostri politici di

    • Bert
      #17
      Bert ha commentato
      Modifica di un commento
      No, se tu vendi sistematicamente per abitudine e con professionalità in un negozietto virtuale ci guadagni e ti fa reddito , quindi devi pagare le tasse. Un conto è vendere occasionalmente un gioco che t'ha stufato e non usi più, ben altro è avere un giro di diverse spedizioni al mese orientato esclusivamente alla vendita in cui tu ad esempio compri l'usato, che so, a 10 per rivenderlo comunque a 15. Possono sembrare delle cifre irrisorie ma il trucco è proprio questo, moltiplicale per diverse decine di spedizioni al mese ed ecco svelato l'inganno. Comunque sia, in tal senso, il fisco si sta svegliando, non è giusto che siano solo i liberi professionisti a pagare le tasse per tutti.

    • Super Fabio Bros
      #18
      Super Fabio Bros ha commentato
      Modifica di un commento
      Dispiace che questa critica al fondamentale mercato dell'usato venga proprio da una delle software house migliori del mercato. Personalmente non sono un gran consumatore di titoli nuovi, se ci sono uscite davvero interessanti ne posso comprare uno o due al mese, anche al day one, ma la maggior parte dei titoli che acquisto sono quasi sempre provenienti dal mercato dell'usato, poichè comprando molti titoli è necessario dover ricorrere a tale mercato. Il discorso usato=pirateria del sig. West è corretto solo se si guardano i risultati di vendite finali, ma scorretto se si considera invece il motore promozionale dei titoli usati che girano sul mercato. Paradossalmente lo stesso discorso è applicabile pure ai giochi pirata o a quelli emulati, come sa bene Sony che ha visto le vendite di software pirata a livello altissimo all'epoca PS1, decisamente più basse per PS2 e ridotte per PS3.

      Un esempio chiarificatore: L'utente X compra "Il grande gioco di gatto silvestro" piratato per PS1, perchè lo paga pochi euro, e non lo avrebbe mai preso a prezzo pieno. Intanto ha comprato la console e si è avvicinato al mercato. Poi esce il seguito su Xbox, e lui, affezionato al titolo, compra nuova console e gioco usato (ma originale). Poi esce il terzo titolo su 360 e lo vediamo comportarsi da fanatico e prendere la "limited titti edition" al day one!

      Usato, emulazione, e persino pirateria, che ricordiamo comunque essere un canale illegale, sono tutti modi per avvicinarsi ai giochi, alle serie, ai franchise, alle varie macchine e software house. Quindi quando West (o tutti quelli che analizzano il mercato come lui) considerano solo i dati di vendita del nuovo a prezzo pieno, sottovalutano decisamente la PUBBLICITA' e la NOTORIETA' che l'usato porta ai titoli sul mercato.

      C'è poi in gioco anche il concetto di "dare nuova vita ai titoli usati" che, dal punto di vista critico e sociologico, aiuta a far giocare il titolo alla maggior parte di utenti possibili, anche se è un discorso culturale e non commerciale, e non possiamo pretendere che chi lavora nel settore possa approvare...

      Da parte di noi utenti finali c'è un modo per premiare il software di qualità, comprarlo nuovo a prezzo pieno. Se magari il resto lo prendiamo usato a pochi euro, per qualche titolo facciamo la pazzia e lo compriamo al day one, magari limited

    • akarabat
      #19
      akarabat ha commentato
      Modifica di un commento
      Caro Fabio, l'equivalenza compravendita usato e pirateria è inaccettabile, come sai molto meglio di me.

      L'uno è un atto perfettamente lecito, l'altro è un atto illecito.

      Il primo è un atto che vede il trasferimento a titolo oneroso del diritto ad utilizzare il software, che spetta al legittimo titolare del supporto, di prima o seconda o centesima mano (ovviamente titolare dei diritti rimane la casa di software e/o lo sviluppatore), il secondo, SOLO SE effettuato a scopo di lucro, diviene reato in Italia (e sul concetto di lucro si è sbizzarrita sia la Corte di Cassazione sez. penale che il legislatore).

      Se qualcuno si mette a delirare (il Sig. West) equiparando i comportamenti la cosa migliore è farsi una grande risata. Peccato però che qualcuno sembri prenderlo sul serio in giro per il mondo....

      Vuol dire che tornerò a giocare a scacchi, dama e backgammon, Risiko e Monopoli, e lascerò i videogiochi da 80 Euro a pezzo a chi vuole permetterseli.
      E vedrai che valenza retro-sociologico-culturale.... finalmente ci ritroveremo in quattro attorno ad un tavolo come ai tempi degli '80.....

    • akarabat
      #20
      akarabat ha commentato
      Modifica di un commento
      APPPPPPROPOSITO.... dimenticavo Dungeons & Dragons edizione scatola rossa

    • PINGAS
      #21
      PINGAS ha commentato
      Modifica di un commento
      Ah be... Io non compro 1 gioco nuovo da 5 anni almeno da che bazzico su certi mercatini dell usato o Ebay Annunci
      Ho 1 bella collezione e il mio portafoglio ringrazia
      E sentir loro rosicare mi fa fare delle belle risate Che abbassino i prezzi se voglion vender di piu!
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