Ma non tutti i prodotti di questa sfruttata categoria, hanno subito lo stesso drammatico destino di E.T; i lontani anni '80 sono stati fiorenti per un vastissimo numero di tie-in, per ogni tipo di piattaforma sul mercato, basta ricordare titoli del calibro di ”Ghostbusters”, “Alien”, “I Goonies”,” Gremlin” “Star Wars”, “Platoon” e un altro numero vastissimo di licenze che hanno avuto un macroscopico ritaglio nel mondo dei pixel, alcuni realizzati con ottima fedeltà e qualità.
Laurel & Hardy, conosciuti in Italia con il nome di Stanlio & Ollio, sono stati il duo comico più famoso della storia del cinema, divenuti celebri grazie alle loro immortali pellicole, prodotte dal 1921 sino agli anni '40, caratterizzati da gag semplici, goliardiche, scanzonate. Davano vita a situazioni apparentemente normali che si evolvevano in eventi disastrosi, terminando qualche volta con il lancio di torte in faccia. Tra le loro numerose comiche e lungometraggi, rimangono memorabili:”Fra Diavolo”, “I Figli del Deserto” e “Allegri Eroi”. Mancava, quindi, sulla scena videoludica del Commodore 64, un tie-in in che potesse regalare interazione alle asimmetriche silhouette dei due comici del bianco e nero e riprodurre le loro intramontabili gag sul nostro monitor. Ma, era proprio necessario?
Due cuori, una torta.
Laurel e Hardy è una sfida tra due giocatori, vince il primo che riesce a trovare una torta e tirarla in faccia all'altro. Un compito che sembra facile, ma non lo è.
La conformazione della mappa, rappresentata con un paesaggio metropolitano degli anni '30, visualizzata in due dimensioni, comprende diversi luoghi: parchi, parcheggi, viali commerciali, vicoli e quant'altro. I personaggi in gioco (Oliver o Hardy) possono muoversi in due direzioni; destra e sinistra e interagire con i negozi sparsi nella città, utilizzando il tasto fuoco. Non essendoci isometria o la presenza della terza dimensione, dobbiamo affrontare tutti i spostamenti in profondità nella stessa linea longitudinale. Ogni connessione tra una strada e l'altra è rappresentata da un cartello che indica le direzioni possibili, in prossimità di questo segnale e spostando il joystick in una direzione verticale, ci muoviamo in profondità raggiungendo la locazione interconnessa all'incrocio. La mappa è minuscola ma piena di bivi e di strade chiuse, quindi è inevitabile perdersi o girare in tondo nello stesso punto perdendo l'orientamento. Può venirci in aiuto la mappa che può essere acquistata all'inizio della partita, interagendo nel relativo negozio, ma utilizzabile per un periodo di tempo limitato.
Girovagando nella città d'epoca potremo accusare, dopo qualche minuto, fatica e iniziare a camminare lentamente, rallentando drasticamente la velocità di movimento. Acquistando delle bottiglie nei bar di un liquido sconosciuto, ci ridaremo la carica per un breve periodo di tempo. Nel corso della nostra scorribanda c'è anche la possibilità di trovare un cane che, spensierato e visibilmente eccitato, ci seguirà per un breve tragitto, senza donarci bonus o migliorie, forse un semplice richiamo alle pellicole del duo o un orpello per rendere più varia la scarna ambientazione. Per velocizzare gli spostamenti c'è la possibilità di trovare il triciclo, un mezzo antiestetico, si, ma una valida l'alternativa nel muoversi a piedi, per qualche minuto almeno.
Quando si trova una pasticceria, si può acquisire una torta e partire alla ricerca dell'avversario. Chi non ha provato il gioco, osservando gli screenshot allegati alla recensione, può pensare che questa sia un'operazione molto facile: grazie allo
Il giocatore uno interpreterà Ollio, mentre il secondo Stanlio. Non c'è differenza nella scelta dei personaggi: identica velocità di movimento e stessa abilità nel lanciare le torte, l'unica variante è caratterizzata dal fatto che Stanlio sia più magro.
Due sprite, due colori.
Molto spesso, per valutare un gioco, si afferma quanto la grafica conti poco davanti a una giocabilità efficace; l'importante è che sia essenziale o gradevole. Il problema è che in questo Laurel & Hardy sono latitanti sia l'una che l'altra. Entrambi i personaggi sono rappresentati in bianco e nero e dotati di enormi bordi bianchi e, nelle loro misere animazioni, sembrano perdere i pixel per strada. I movimenti sono imprecisi, grazie a un delizioso effetto pattinamento, gli sprite si ostinano a non fermarsi in prossimità degli incroci e dobbiamo sempre correggerli con brevi momenti sino al loro totale arresto, che non sembra mai avvenire. L'ambientazione non è certo lo stato dell'arte ma è l'elemento che accomuna questo gioco ai film della coppia, con tanto di tremolio dei pixel per simulare le incerte proiezioni delle pellicole anni '30. Lo schermo è diviso tre porzioni di gioco, quella in mezzo è occupata, oltre che dalle mappe dei giocatori, da un simpatico pianista pennellato di blu su sfondo verde, che ci delizierà suonando una variazione della famosa colonna sonora dei film del duo, senza stancarsi mai e girandosi ogni tanto, per guardarci con il volto spaesato, come per dirci:”Devo proprio continuare?” e rallenta il ritmo senza nessun motivo. Decisamente più gratificante il cigolio di un cancello, sbattuto dal vento. Il fastidioso suono del piano, purtroppo, è l'unico che ci accompagna per tutta la partita, viene spontaneo sradicare il SID dell'intero del Commodore 64 con una fatality.
Non ci sono abbastanza insulti, disegni o avvertimenti in tutto il pianeta che possano rendere l'idea di quanto sia incredibilmente noioso questo titolo; la completa assenza di divertimento nella sfida del lancio di torte in faccia non è in grado di intrattenere il giocatore per un tempo superiore a quello di uno starnuto.
Altre immagini: