L’idea che sta dietro a Guitar Hero è in definitiva molto semplice: Sfruttando un apposito controller a forma di chitarra dovremo esibirci in alcuni dei più famosi brani della storia del Rock, stando però ben attenti a non commettere troppi errori, cosa
Alla luce di un gameplay tanto essenziale risulta evidente che il vero punto di forza di Guitar Hero risiede proprio nel suo particolare controller, in grado di donare al gioco quel senso di coinvolgimento che ne ha determinato l’incredibile successo. Infatti, utilizzando un normale pad (cosa comunque possibile) l’esperienza generale
L’importanza data alla chitarra appare evidente fin dalla cura posta nella sua realizzazione: Una vera riproduzione in scala (circa il 70% dell’originale) della mitica Gibson SG, meglio conosciuta con il nome di “Diavoletto” a causa della sua particolare forma. Un oggetto quindi di dimensioni importanti, caratteristica indispensabile per non ritrovarsi fra le mani un giocattolo capace di farci sentire ridicoli. Inoltre, a dispetto del suo aspetto assai “plasticoso”, lo strumento risulta alla prova dei fatti molto solido nonché affidabile, ed in grado perciò di resistere a tutti gli strapazzamenti a cui sarà necessario sottoporlo.
In qualsiasi rhythm-game degno di questo nome uno degli aspetti di primaria importanza è sicuramente rappresentato dalla qualità delle musiche, campo in cui il
Per quanto riguarda il comparto video il titolo si attesta su di un livello poco al di sopra della sufficienza, con trovate grafiche che non faranno certamente gridare al miracolo, ma che denotano comunque uno stile abbastanza personale e ricercato. Oltre alla già citata partitura, sullo schermo potremo ammirare la nostra band esibirsi su diversi palchi, che tenderanno a diventare sempre più grandi e ricchi di effetti man mano che avanzeremo lungo la modalità carriera. Il tutto manterrà sempre un aspetto molto pulito ed in tema con l’ambientazione Rock, fermo restando che sono
Contrariamente a quanto si possa pensare il concept di GH non è del tutto originale. Infatti, il gioco targato Harmonix/RedOctane ha un grosso debito di riconoscenza nei confronti di Guitar Freaks della Konami, uscito anni prima sia in versione arcade che Playstation, e del quale ricalca quasi spudoratamente le meccaniche di gioco. I motivi della diversa fortuna toccata al titolo Konami sono da ricercare sia nella sua mancata localizzazione per il mercato occidentale, che in una discutibile scelta musicale orientata verso il J-Pop, senza sottovalutare il proibitivo costo di una periferica venduta esclusivamente a parte.
Nonostante l’effettiva somiglianza con Guitar Freaks, le migliorie introdotte da GH risultano talmente rilevanti e riguardano così tanti aspetti da fargli comunque meritare il titolo di capostipite di un nuovo genere. Se almeno una volta nella vita avete sognato di vestire i panni di una vera Rock Star, o più semplicemente avete finto di strimpellare una chitarra al suono di un riff particolarmente tagliente, non potete assolutamente lasciarvi scappare questo gioco; le cui uniche pecche risiedono nell’elevato costo del bundle (che potremo però “ammortizzare” con i titoli successivi) e nella qualità non proprio esaltante di alcune cover. Difetti che in ogni caso si fanno abbondantemente perdonare a fronte di un’esperienza unica e coinvolgente.
Emiliano "MasterGen" Valori