Qualche giorno fa ho deciso, per qualche misterioso motivo, di acquistare alla minor cifra possibile lo Humble Bundle dedicato al Team 17, o per meglio dire dedicato a Worms, visto che è composto quasi soltanto da titoli e spin-off di quella serie.
Dato che il mio anellide preferito era e resta Earthworm Jim, mi sono buttato quasi solo sulla riedizione HD del vecchio classico piattaformico Superfrog, che ammetto di non avere mai giocato prima.
La grafica HD tanto osannata non è altro che uno stile blando e freddo che mi ricorda molto i filmati in Flash più banali, ben altro rispetto alla pixel art che tanto amiamo, ma non è questo il punto del mio post.
Questo Superfrog HD riprende i 6 mondi originali del titolo, ma con livelli del tutto ridisegnati, e offre la possibilità di sbloccare tutti i livelli originali (ma sempre con la grafica nuova purtroppo) giocando alla slot machine che compare tra uno stage e l'altro.
Tempo un'oretta e mezza, e avevo già finito 3/4 dei livelli nuovi e degli achievement ad essi collegati, e non mi reputo certo un campione (gioco anche sì con la tastiera e non col pad). In effetti i livelli originali servono solo come fattore nostalgia, dato che completarli non da diritto ad alcun premio aggiuntivo (basta solo sbloccarli tutti)... e anzi vengono descritti come "da giocatore hardcore" tra le istruzioni del titolo. Addirittura.
Forse si sono accorti di avere un po' esagerato, e in effetti gli ultimi 2 stage "nuovi" sono effettivamente difficili... ma solo perché la velocità di tutto è stata alzata artificialmente, con effetti anche abbastanza grotteschi.
Direi che questa riedizione di un vecchio titolo riassume bene quanto sia cambiata l'industria del videogioco in questi vent'anni.
Comunque sulla "questione remake", io penso che debbano smetterla una buona volta di considerare i retrogames, vecchi anche soltanto di pochi anni, come una roba da museo improponibile per gli standard odierni e quindi a cui mettere mano pesantemente. Per i film le operazioni di restauro sono di norma molto rispettosi degli originali: beneficiano di alcune aggiunte contenutistiche (scene tagliate ecc) o al limite di una ritoccatina per quanto riguarda la risoluzione, ma non è che le scene vengono rigirate! Cambiare lo stile grafico di un gioco (o addirittura rifare la grafica da zero, come ad esempio stanno facendo per il remake del primo Gabriel Knight) è un'operazione che va a incidere troppo sull'originale, facendogli perdere la sua identità. Per non parlare di quando semplificano gli enigmi (magari aggiungendo sistemi di aiuti che non fanno altro che attentare all'intelligenza del giocatore o rendendo evidenti tutti i punti sensibili, vedi "director's cut" di Broken sword) o, come nel caso di Superfrog, stravolgono (spesso banalizzandolo) il level design.
Poi ci sono però gli esempi virtuosi: vedi il remake di Sonic CD, che in realtà sarebbe più un porting, con alcune aggiunte molto carine (anche filtri grafici diversi, comunque sempre disattivabili) ma assolutamente rispettose dell'originale, o quello di Another world.
Io comunque limiterei queste operazioni di riproposizione allo strettissimo necessario, e per il resto ci pensa GOG, che si limita a rendere molti retrogames (solo per PC però) compatibili coi sistemi operativi moderni, e per il resto non li sfiora neanche (e in più regala contenuti extra)